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GORGO

L’Atlas “Transversal” at Wunderkammern Gallery (Recap)

Aperta lo scorso 22 Novembre, andiamo finalmente a dare un occhiata a “Transversal” ultimo solo show del grande L’Atlas all’interno degli spazi della bella Wunderkammern Gallery di Roma, prima esibizione dell’artista in terra Italiana.

Facendo seguito alla bella parete realizzata qualche giorno fa nella zona di Torpignattara (Covered), la Wunderkammern Gallery prosegue l’intensa programmazione di Limitless. Il progetto espositivo, che porterà in galleria alcuni dei nomi più importanti della scena italiana ed internazionale, è un indagine sul concetto di limite e di come travalicandolo sia possibile dare vita a forme ed alterazioni visive differenti in funzione di una trascendenza dalla nostra vita quotidiana. Se questo rappresenta lo stimolo principale, le esibizioni stanno portando e porteranno alla luce le differenti declinazioni di questo concetto attraverso il lavoro e la ricerca di interpreti quali Sam3 con la sua “Monumental”, Sten&Lex, Alexey Luka ed infine 2501.

Il fascino delle produzioni firmate da L’Atlas sta tutta nella radicata e personale ricerca portata avanti nel corso del tempo. Partito come writer negli anni ’90 l’artista ha poi evoluto il proprio percorso cementando la personale attrattiva verso gli alfabeti, le differenti combinazioni calligrafiche e tipografiche, in una miscela visiva capace di racchiudere stimoli e sensazioni differenti, una sorta di scrittura universale che raccoglie differenti elementi fondendoli in unica traccia. Chi osserva si ritrova a confrontarsi con opere complesse, devi veri e propri labirinti da cui vediamo emergere parole e scritte differenti, spesso lo stesso nome dell’autore, in quella che diviene una precisa e personale astrazione geometrica. In questo senso è indubbio costatare come le opere si leghino a lavori di arte cinetica, land art e soprattutto optical art, offrendo quindi una percezione differente in base a chi osserva, stimoli visivi nuovi che di volta in volta si susseguono scatenando emotività inaspettate, il tutto accompagnato da una grande componente criptica e interpretativa difficoltosa.

Lo show proposto dall’autore negli spazi della galleria romana attraversa trasversalmente il suo percorso produttivo, da qui il nome dell’esibizione. Le opere in mostra passano quindi dai lavori incentrati sulle rielaborazioni calligrafiche fino a quelli più recenti, dove la leggibilità e compromessa in favore di una astrazione più radicata e complessa. Infine L’Atlas ha presentato una nuova serie di opere su legno e vetro, alcune stampe, opere in acrilico, aerosol e lacca sia su legno che su tela.

Null’altro da aggiungere, vi lasciamo piuttosto ad una bella e ricca serie di scatti con le immagini ed i dettagli dell’allestimento proposto, in aggiunta agli scatti durante il vernissage, dateci un occhiata.

Thanks to Wunderkammern Gallery for The Pics
Pics by Giorgio Coen Cagli

L’Atlas “Transversal” at Wunderkammern Gallery (Recap)

Aperta lo scorso 22 Novembre, andiamo finalmente a dare un occhiata a “Transversal” ultimo solo show del grande L’Atlas all’interno degli spazi della bella Wunderkammern Gallery di Roma, prima esibizione dell’artista in terra Italiana.

Facendo seguito alla bella parete realizzata qualche giorno fa nella zona di Torpignattara (Covered), la Wunderkammern Gallery prosegue l’intensa programmazione di Limitless. Il progetto espositivo, che porterà in galleria alcuni dei nomi più importanti della scena italiana ed internazionale, è un indagine sul concetto di limite e di come travalicandolo sia possibile dare vita a forme ed alterazioni visive differenti in funzione di una trascendenza dalla nostra vita quotidiana. Se questo rappresenta lo stimolo principale, le esibizioni stanno portando e porteranno alla luce le differenti declinazioni di questo concetto attraverso il lavoro e la ricerca di interpreti quali Sam3 con la sua “Monumental”, Sten&Lex, Alexey Luka ed infine 2501.

Il fascino delle produzioni firmate da L’Atlas sta tutta nella radicata e personale ricerca portata avanti nel corso del tempo. Partito come writer negli anni ’90 l’artista ha poi evoluto il proprio percorso cementando la personale attrattiva verso gli alfabeti, le differenti combinazioni calligrafiche e tipografiche, in una miscela visiva capace di racchiudere stimoli e sensazioni differenti, una sorta di scrittura universale che raccoglie differenti elementi fondendoli in unica traccia. Chi osserva si ritrova a confrontarsi con opere complesse, devi veri e propri labirinti da cui vediamo emergere parole e scritte differenti, spesso lo stesso nome dell’autore, in quella che diviene una precisa e personale astrazione geometrica. In questo senso è indubbio costatare come le opere si leghino a lavori di arte cinetica, land art e soprattutto optical art, offrendo quindi una percezione differente in base a chi osserva, stimoli visivi nuovi che di volta in volta si susseguono scatenando emotività inaspettate, il tutto accompagnato da una grande componente criptica e interpretativa difficoltosa.

Lo show proposto dall’autore negli spazi della galleria romana attraversa trasversalmente il suo percorso produttivo, da qui il nome dell’esibizione. Le opere in mostra passano quindi dai lavori incentrati sulle rielaborazioni calligrafiche fino a quelli più recenti, dove la leggibilità e compromessa in favore di una astrazione più radicata e complessa. Infine L’Atlas ha presentato una nuova serie di opere su legno e vetro, alcune stampe, opere in acrilico, aerosol e lacca sia su legno che su tela.

Null’altro da aggiungere, vi lasciamo piuttosto ad una bella e ricca serie di scatti con le immagini ed i dettagli dell’allestimento proposto, in aggiunta agli scatti durante il vernissage, dateci un occhiata.

Thanks to Wunderkammern Gallery for The Pics
Pics by Giorgio Coen Cagli