Gola Hundun “Olio Santo” New Fanzine
Parte dell’eccellente progetto OLIO SANTO, realizzato grazie al supporto degli amici di Pigment Workroom, Gola Hundun, con l’uscita di una bella fanzine omonima, chiude il cerchio sulla personale riflessione sul male che ha colpito gli oliveti pugliesi.
Dopo l’esibizione (Covered) e la splendida parete realizzata lo scorso Marzo (Covered), l’artista chiude quindi la sua esperienza con una uscita tangibile capace di ben rappresentare le sensazioni e gli stimoli che un progetto di questo tipo hanno saputo trasmettergli.
È infatti importante sottolineare come la scelta di Gola Hundun non è affatto casuale, l’artista e la sua personale ricerca, rappresentano l’ideale propellente visivo per porre l’accento su uno dei temi caldi del meridione, e delle Puglia in particolare. Il nome stesso del progetto, è un riferimento all’olio piccante prodotto nel meridione, e rappresenta ideale contenitore della volontà dell’autore di legarsi quanto più possibile al territorio. La riflessione dell’interprete abbraccia la difficile situazione degli ulivi pugliesi e sul male che li ha colpiti, la Xylella. La malattia che sta letteralmente facendo morire e seccare gli alberi, piante che sono li da secoli e che ora sono sotto attacco di fini commerciali, manovre oscure di potenti e da parte di chi, vuole mettere le mani sui terreni e sugli splendidi paesaggi di queste zone. C’è una forte attrattiva turistica, c’è la volontà di prendere possesso di questi territori e di sfruttarli per il proprio tornaconto, ma sopratutto c’è l’utilizzo di pratiche scorrette e dannose per la natura ed il terriotorio, al fine di cancellare il valore della terra e delle sue piante.
Tutta la sensibilità e l’attenzione per la natura e la biosfera intera, rappresentano elemento centrale della produzione firmata dal grande artista Italiano. Per Olio Santo Gola approfondisce e pone l’accento sul misterioso male, ponendo domande, sottolineando come le circostanze intorno alla comparsa di questo male sia oscure, sottolinea come le misure risolutive di questa problematica siano di fatto l’ennesima mano oscura calata all’interno del Sud Italia. C’è sensibilità in tutto questo, non è un attacco velenoso, quanto piuttosto una riflessione delicata, sviluppata attraverso medium e contesti artistici differenti, e capace quanto mai di rendere quante più persone consapevoli di questo problema.
La fanzine racconta un altro capitolo, quello personale con l’artista che durante il suo transitare tra gli alberi ha avuto modo di toccare personale le cortecce di questi oliveti strumentalizzati. Le cortecce per Gola Hundun rappresentano i volti astratti di queste piante, una sorta di sentiero organico all’interno del quale scegliamo consapevolmente di perderci. L’artista lavora attraverso piccole pigmentazioni in grado di restituire una volto, una traccia che guida lo spettatore attraverso percezioni differenti in grado di restituire proprio un assonanza visiva con visi antropomorfi.
L’uscita è composta da 8 risografie in A5 colorate e firmate dall’artista, ogni risografia è un lavoro unico, fatto a mano e colorato. La fanza esce in 30 pack differenti tutti rigorosamente fatti a mano.
Ad accompagnare il nostro testo alcuni scatti delle immagini che compongono le pagine di questa bella uscita, dateci un occhiata e se volete acquistare la vostra copia, potete farlo direttamente dallo store di Pigment Workroom. Per approfondire il progetto qui il nostro precedente post.
Thanks to The Artist for The Pics