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GORGO

Ever “Description de l’utopie anarchiste” for Bien Urbain Festival 2014

Dopo qualche giorno di pausa torniamo con piacere per le strade di Besançon in Francia, per l’ottimo Bien Urbain Festival scende infatti in campo Ever che ha da poco terminato questa splendido intervento dal titolo “Description de l’utopie anarchiste”.

La rassegna Francese ci sta regalando davvero dei bei momenti, dopo i lavori di Elian (Covered) e Pastel (Covered) ed infine JAZ (Covered) è quindi un altro Argentino ad infiammarci con un intervento che da una parte ne porta avanti l’approccio visivo e dall’altra insiste su riflessioni e spunti tematici nuovi ed attinenti con il luogo di lavoro.

Esattamente come accaduto durante la sua partecipazione al Viavai Project di Racale in Sicilia (Covered) anche qui l’artista lega il proprio lavoro con il vessillo e con la bandiera dello stato dove si trova, la riflessione portata questa volta avanti abbraccia però spunti nuovi cogliendo quegli aspetti legati all’anarchia. In particolare Ever sceglie di soffermarsi sulla figura di Pierre-Joseph Proudhon, filosofo, sociologo, economista e primo intellettuale conosciuto per essersi definito “anarchico” ma soprattutto primo ad attribuire un significato positivo alla parola “anarchia”, capovolgendone il senso dispregiativo.

Da questo spunto, che ancora una volta abbraccia il forte valore storico della cittadina Francese, parte la personale riflessione dell’interprete su come in quest’epoca e società moderna non ci sia più spazio per l’anarchia.

Per sviluppare questo pensiero Ever si affida ancora una volta alla personale impostazione visiva, ancora una volta l’intervento segna quindi l’esigenza dell’artista di portare avanti spunti e situazioni dal fortissimo impatto visivo, laddove vanno a svilupparsi due percorsi cromatici e stilistici ben definiti. Il binomio offerto dalle produzioni dell’artista rappresenta di fatto un caratterizzazione duplice laddove le tinte sature ed accese dei canonici fasci colorati che partano dagli occhi, vero e proprio simbolo delle produzioni dell’artista, vanno a rapportarsi con le passate delicate e ripetute, che richiamano una forte espressività emotiva, dei volti, delle sezioni dei corpi e dei paesaggi, che fanno da scenografia agli interventi dell’interprete.

Le opere come questa risultano quindi assolutamente ricche e profonde sia dal punto di vista dei contenuti sia da quelli degli spunti da poter cogliere, incrociando temi ed argomenti differenti l’interprete va spesso a cimentarsi in spunti e situazioni che richiamano la parte più emotiva e personale dell’uomo, la crescita e la riflessione personale così come il rapporto con se stessi, ed ancora la comunità od i luoghi, indagando e dando una propria visione pittorica attraverso il proprio personale filtro visivo. Non solo osservando le opere l’impressione è quella di una sorta di rapporto tra un parte figurativa alimentata dal fitto intrecci di pennellate ed un più astratta che rappresenta proprio lo spirito, i pensieri e la voce dei suoi volti e dei suoi personaggi, con forme e configurazioni cromatiche che si sviluppano partendo proprio dagli occhi.

Non aggiungiamo altro vi lasciamo piuttosto ad una ricca serie di scatti con le immagini del lavoro terminato dall’interprete, il consiglio è quello di darci un occhiata, siamo certi che anche voi come noi non mancherete di apprezzare, nei prossimi giorni proseguiremo il nostro viaggio nella rassegna Francese, qui tutti i precedenti interventi.

Thanks to The Artist for The Pics

Ever “Description de l’utopie anarchiste” for Bien Urbain Festival 2014

Dopo qualche giorno di pausa torniamo con piacere per le strade di Besançon in Francia, per l’ottimo Bien Urbain Festival scende infatti in campo Ever che ha da poco terminato questa splendido intervento dal titolo “Description de l’utopie anarchiste”.

La rassegna Francese ci sta regalando davvero dei bei momenti, dopo i lavori di Elian (Covered) e Pastel (Covered) ed infine JAZ (Covered) è quindi un altro Argentino ad infiammarci con un intervento che da una parte ne porta avanti l’approccio visivo e dall’altra insiste su riflessioni e spunti tematici nuovi ed attinenti con il luogo di lavoro.

Esattamente come accaduto durante la sua partecipazione al Viavai Project di Racale in Sicilia (Covered) anche qui l’artista lega il proprio lavoro con il vessillo e con la bandiera dello stato dove si trova, la riflessione portata questa volta avanti abbraccia però spunti nuovi cogliendo quegli aspetti legati all’anarchia. In particolare Ever sceglie di soffermarsi sulla figura di Pierre-Joseph Proudhon, filosofo, sociologo, economista e primo intellettuale conosciuto per essersi definito “anarchico” ma soprattutto primo ad attribuire un significato positivo alla parola “anarchia”, capovolgendone il senso dispregiativo.

Da questo spunto, che ancora una volta abbraccia il forte valore storico della cittadina Francese, parte la personale riflessione dell’interprete su come in quest’epoca e società moderna non ci sia più spazio per l’anarchia.

Per sviluppare questo pensiero Ever si affida ancora una volta alla personale impostazione visiva, ancora una volta l’intervento segna quindi l’esigenza dell’artista di portare avanti spunti e situazioni dal fortissimo impatto visivo, laddove vanno a svilupparsi due percorsi cromatici e stilistici ben definiti. Il binomio offerto dalle produzioni dell’artista rappresenta di fatto un caratterizzazione duplice laddove le tinte sature ed accese dei canonici fasci colorati che partano dagli occhi, vero e proprio simbolo delle produzioni dell’artista, vanno a rapportarsi con le passate delicate e ripetute, che richiamano una forte espressività emotiva, dei volti, delle sezioni dei corpi e dei paesaggi, che fanno da scenografia agli interventi dell’interprete.

Le opere come questa risultano quindi assolutamente ricche e profonde sia dal punto di vista dei contenuti sia da quelli degli spunti da poter cogliere, incrociando temi ed argomenti differenti l’interprete va spesso a cimentarsi in spunti e situazioni che richiamano la parte più emotiva e personale dell’uomo, la crescita e la riflessione personale così come il rapporto con se stessi, ed ancora la comunità od i luoghi, indagando e dando una propria visione pittorica attraverso il proprio personale filtro visivo. Non solo osservando le opere l’impressione è quella di una sorta di rapporto tra un parte figurativa alimentata dal fitto intrecci di pennellate ed un più astratta che rappresenta proprio lo spirito, i pensieri e la voce dei suoi volti e dei suoi personaggi, con forme e configurazioni cromatiche che si sviluppano partendo proprio dagli occhi.

Non aggiungiamo altro vi lasciamo piuttosto ad una ricca serie di scatti con le immagini del lavoro terminato dall’interprete, il consiglio è quello di darci un occhiata, siamo certi che anche voi come noi non mancherete di apprezzare, nei prossimi giorni proseguiremo il nostro viaggio nella rassegna Francese, qui tutti i precedenti interventi.

Thanks to The Artist for The Pics