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BLU – New Mural in Niscemi, Sicilia

È passato davvero parecchio tempo dall’ultima volta che vi abbiamo mostrato un aggiornamento di BLU, il grande artista Italiano ha da poco aggiornato la propria pagina mostrandoci questo secondo intervento realizzato a Niscemi, un lavoro che porta avanti i temi e gli spunti di denuncia cari alla gente del posto.

Come abbiamo visto con il suo precedente lavoro, BLU a Niscemi continua a portare avanti attraverso i propri lavori una critica serrata, potente e ridondante su temi il più delle volte scomodi e sepolti sotto una informazione pilotata e decisamente ambigua. Bersaglio ancora una volta gli Stati Uniti, un simbolo di arroganza e prepotenza che va ad imporre la propria egemonia mondiale all’interno del nostro territorio. Proprio da qui si sviluppa tutta la vicenda del MUOS, ci troviamo a Niscemi in Sicilia dove è stato scelto di costruire una serie di satelliti per offrire comunicazioni globali in connettività a banda stretta con il fine ultimo di irrobustire le capacità comunicative degli alleati. Per la gente del posto in realtà tutto ciò prende forma sotto forma di un gigantesco mostro tecnologico che prende vita proprio accanto alla città inondando i suoi stessi cittadini di onde elettromagnetiche, tutto il giorno, ogni singolo cittadino, bambino, donna e uomo vengono investiti da una continua contaminazione che è già risultata dannosissima per il corpo umano. I cittadini hanno così deciso di fondare il comitato NO MUOS e proprio BLU regala loro la possibilità di farsi ascoltare attraverso un mezzo così impattante come una parete e, come abbiamo visto negli ultimi tempi, utilizzando di riflesso la grande notorietà dell’artista Italiano per aumentare i riflettori sulla propria e personale vicenda.

Se nel primo lavoro l’interprete si è impegnato nella realizzazione fisionomica del mostro che attanaglia le vite dei cittadini, in questa sua seconda parete spinge se è possibile ancora di più la propria critica andando a realizzare l’ennesima controversa pittura. Su uno sfondo costantemente irradiato dalle onde elettromagnetiche fa infatti la sua apparizione una figura militare, un soldato americano intento a suonare una sorta di xilofono, dove sull’estremità delle bacchette vediamo due teschi e sullo stesso strumento musicale una serie di giganteschi fucili che vanno di fatto a sostituire i tasti e dai quali partono proiettili e missili. L’opera è come sempre intrisa anzitutto di un significato profondo, una lettura assolutamente d’impatto che si appoggia su una capacità pittorica come sempre elevata ed essenziale, pochi colori, dettagli al massimo per un lavoro caratterizzato da un effetto registico che non potevamo non apprezzare e da una forte caratterizzazione tematica, la guerra, la morte, le angherie degli Stati Uniti.

Non aggiungiamo altro, vi lasciamo piuttosto alla immagini ed ai dettagli di quest’ultima magia, dateci un occhiata siamo certi che non mancherete di apprezzare e se volete approfondire vi rimandiamo al nostro precedente post qui, che dire, welcome back!

Pics by The Artist

BLU – New Mural in Niscemi, Sicilia

È passato davvero parecchio tempo dall’ultima volta che vi abbiamo mostrato un aggiornamento di BLU, il grande artista Italiano ha da poco aggiornato la propria pagina mostrandoci questo secondo intervento realizzato a Niscemi, un lavoro che porta avanti i temi e gli spunti di denuncia cari alla gente del posto.

Come abbiamo visto con il suo precedente lavoro, BLU a Niscemi continua a portare avanti attraverso i propri lavori una critica serrata, potente e ridondante su temi il più delle volte scomodi e sepolti sotto una informazione pilotata e decisamente ambigua. Bersaglio ancora una volta gli Stati Uniti, un simbolo di arroganza e prepotenza che va ad imporre la propria egemonia mondiale all’interno del nostro territorio. Proprio da qui si sviluppa tutta la vicenda del MUOS, ci troviamo a Niscemi in Sicilia dove è stato scelto di costruire una serie di satelliti per offrire comunicazioni globali in connettività a banda stretta con il fine ultimo di irrobustire le capacità comunicative degli alleati. Per la gente del posto in realtà tutto ciò prende forma sotto forma di un gigantesco mostro tecnologico che prende vita proprio accanto alla città inondando i suoi stessi cittadini di onde elettromagnetiche, tutto il giorno, ogni singolo cittadino, bambino, donna e uomo vengono investiti da una continua contaminazione che è già risultata dannosissima per il corpo umano. I cittadini hanno così deciso di fondare il comitato NO MUOS e proprio BLU regala loro la possibilità di farsi ascoltare attraverso un mezzo così impattante come una parete e, come abbiamo visto negli ultimi tempi, utilizzando di riflesso la grande notorietà dell’artista Italiano per aumentare i riflettori sulla propria e personale vicenda.

Se nel primo lavoro l’interprete si è impegnato nella realizzazione fisionomica del mostro che attanaglia le vite dei cittadini, in questa sua seconda parete spinge se è possibile ancora di più la propria critica andando a realizzare l’ennesima controversa pittura. Su uno sfondo costantemente irradiato dalle onde elettromagnetiche fa infatti la sua apparizione una figura militare, un soldato americano intento a suonare una sorta di xilofono, dove sull’estremità delle bacchette vediamo due teschi e sullo stesso strumento musicale una serie di giganteschi fucili che vanno di fatto a sostituire i tasti e dai quali partono proiettili e missili. L’opera è come sempre intrisa anzitutto di un significato profondo, una lettura assolutamente d’impatto che si appoggia su una capacità pittorica come sempre elevata ed essenziale, pochi colori, dettagli al massimo per un lavoro caratterizzato da un effetto registico che non potevamo non apprezzare e da una forte caratterizzazione tematica, la guerra, la morte, le angherie degli Stati Uniti.

Non aggiungiamo altro, vi lasciamo piuttosto alla immagini ed ai dettagli di quest’ultima magia, dateci un occhiata siamo certi che non mancherete di apprezzare e se volete approfondire vi rimandiamo al nostro precedente post qui, che dire, welcome back!

Pics by The Artist