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GORGO

Basik – New Piece in Venice for B2B

Continua il fitto programma della “Back to Back to Biennale – Free Expression”, che in concomitanza con la 55^ Biennale Veneziana sta offrendo ad una bella fetta di artisti nostrani l’opportunità di dipingere un grande pannello. Dopo l’intervento di 2501 prima (qui) e Agostino Iacurci (qui) è arrivato il momento di dare un occhiata al lavoro di un altro dei nostri big, Basik.

La passione che nutriamo verso il lavoro di Basik si riflette nelle sue splendide tavolozze di colori, i volti accennati a contrasto con il nero avvolgente ed intervallati da spruzzate di color oro, ci fanno puntualmente perdere la testa, ecco perché al vedere il risultato finale siamo rimasti esterrefatti. Sebbene infatti ad una prima impressione il lavoro possa sembrare perdere efficacia senza tinte a risaltarne le forme, in verità l’utilizzo unicamente del bianco e del nero ci offre l’opportunità di godere di una pulizia maggiore, al limite del minimalismo Basik ci mostra quelle che sono le linee e le trame che lo costituiscono, gli intrecci delle forme si fanno più nitidi, le configurazioni e la profondità delle forme affiora lentamente scorrendo il lavoro porzione per porzione, sovvertendo in un colpo solo una prima e frettolosa impressione.

In attesa quindi di un ritorno alle tinte ci godiamo quest’ultima meraviglia e vi lasciamo in compagnia degli scatti durante le fasi di realizzazione e del bel risultato finale.

Thanks to The Artist for The Pics

Basik – New Piece in Venice for B2B

Continua il fitto programma della “Back to Back to Biennale – Free Expression”, che in concomitanza con la 55^ Biennale Veneziana sta offrendo ad una bella fetta di artisti nostrani l’opportunità di dipingere un grande pannello. Dopo l’intervento di 2501 prima (qui) e Agostino Iacurci (qui) è arrivato il momento di dare un occhiata al lavoro di un altro dei nostri big, Basik.

La passione che nutriamo verso il lavoro di Basik si riflette nelle sue splendide tavolozze di colori, i volti accennati a contrasto con il nero avvolgente ed intervallati da spruzzate di color oro, ci fanno puntualmente perdere la testa, ecco perché al vedere il risultato finale siamo rimasti esterrefatti. Sebbene infatti ad una prima impressione il lavoro possa sembrare perdere efficacia senza tinte a risaltarne le forme, in verità l’utilizzo unicamente del bianco e del nero ci offre l’opportunità di godere di una pulizia maggiore, al limite del minimalismo Basik ci mostra quelle che sono le linee e le trame che lo costituiscono, gli intrecci delle forme si fanno più nitidi, le configurazioni e la profondità delle forme affiora lentamente scorrendo il lavoro porzione per porzione, sovvertendo in un colpo solo una prima e frettolosa impressione.

In attesa quindi di un ritorno alle tinte ci godiamo quest’ultima meraviglia e vi lasciamo in compagnia degli scatti durante le fasi di realizzazione e del bel risultato finale.

Thanks to The Artist for The Pics