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Guido Bisagni 108

Guido Bisagni meglio noto come 108 è un artista Italiano che vive e lavora ad Alessandria.

La sua ricerca è caratterizzata da una commistione di studi, interessi differenti ed esperienze personali che ne hanno forgiato la particolare estetica. Ha iniziato il suo percorso artistico nei graffiti e sul finire degli anni ’90 ha evoluto formalmente e concettualmente la sua pratica diventando uno dei primi artisti post-graffiti europei ad interessarsi e lavorare con le forme astratte.

L’interesse e lo studio della forma sono il risultato dell’avvicendamento con le correnti di inizio ‘900. È il confronto con le opere ed i concetti espressi da Arp, Malevich e Kandinskij in particolare a portare 108 a cancellare (quasi) un secolo di arte ripartendo dagli spunti legati alle avanguardie e sviluppando in questo modo una personale direzione artistica. L’autore scopre così la sua passione per la forma pura, eliminando le lettere e la figurazione e trasformando se stesso in una cifra impersonale, dapprima attraverso adesivi di colore giallo per poi successivamente approdare allo sviluppo delle iconiche forme nere.

Legato alla natura, agli spazi abbandonati e con una viscerale attrazione per il nero, 108 nella sua pratica scansa qualsiasi preconcetto estetico. Egli lavora attraverso un processo spontaneo e legato all’inconscio dove l’utilizzo del colore, oltre a rispondere a sensazioni e stati d’animo personali, costituisce un momento di confronto con la parte razionale quanto con quella irrazionale. La volontà di lavorare attraverso un equilibrio formale tra questi due aspetti rappresenta il propellente per lo sviluppo della sua ricerca d’artista.

La nuova collaborazione tra 108, CT e Nelio108 x CT – A Series of New Murals108 – New Murals in Santa Croce di Magliano108 for Poliniza Dos Festival 2017 in Valencia108 – New Murals in Saint Petersburg108 for Memorie Urbane 2017108 – New Piece at LE M.U.R. Saint Etienne
Streets

108, Arnaud Liard, Graphic Surgery, Moneyless e Nelio in mostra da Plastic MursAbolir toute pensée rationnelle: Guido Bisagni 108 da Galerie Celal108 – “New Ice Age” at Galerie Slika (Recap)108, Andreco, Dem “Forze della Natura” Group Show (Recap)108, Alberonero, CT, Mattia Lullini Marco Schiavone at Galerie Slika (Recap)108 x Moneyless “Antípodas” at Dinámica Galería (Recap)108 – “Svärtans Orolighet” at Nevven (Recap)108 x 1010 “1118” at Galerie SOON (Recap)108 “The Rite of Spring” at Antonio Colombo Gallery (Recap)108 “La Forma e L’ignoto” at Ego Gallery (Recap)108 “La Forma e L’ignoto” at Ego Gallery (Teaser)108 “Passaggi Concreti” at Studio D’Ars (Recap)108, Ekta, Erosie, Nelio at Galerie SLIKA (Recap)108 – “Lava” at Van Der Gallery (Recap)108 “Genius Loci” at Sale D’Arte Alessandria (Recap)108, Dem, Martina Merlini, Ufocinque and Werther at Superbudda108 – “Il solstizio d’inverno e i suoi spiriti” at Palazzo Primavera108 – “La montagna sottile, la montagna morbida” Show108 – “La montagna sottile, la montagna morbida” Show Preview108 at Bien Urbain Festival 2013 in Besançon108 – “LAVA” Exhibition at Ritmo Independent Cultural Space108 – “LAVA” New Exhibition at Ritmo Independent Cultural Space
Exhibitions

Guido Bisagni 108

Guido Bisagni meglio noto come 108 è un artista Italiano che vive e lavora ad Alessandria.

La sua ricerca è caratterizzata da una commistione di studi, interessi differenti ed esperienze personali che ne hanno forgiato la particolare estetica. Ha iniziato il suo percorso artistico nei graffiti e sul finire degli anni ’90 ha evoluto formalmente e concettualmente la sua pratica diventando uno dei primi artisti post-graffiti europei ad interessarsi e lavorare con le forme astratte.

L’interesse e lo studio della forma sono il risultato dell’avvicendamento con le correnti di inizio ‘900. È il confronto con le opere ed i concetti espressi da Arp, Malevich e Kandinskij in particolare a portare 108 a cancellare (quasi) un secolo di arte ripartendo dagli spunti legati alle avanguardie e sviluppando in questo modo una personale direzione artistica. L’autore scopre così la sua passione per la forma pura, eliminando le lettere e la figurazione e trasformando se stesso in una cifra impersonale, dapprima attraverso adesivi di colore giallo per poi successivamente approdare allo sviluppo delle iconiche forme nere.

Legato alla natura, agli spazi abbandonati e con una viscerale attrazione per il nero, 108 nella sua pratica scansa qualsiasi preconcetto estetico. Egli lavora attraverso un processo spontaneo e legato all’inconscio dove l’utilizzo del colore, oltre a rispondere a sensazioni e stati d’animo personali, costituisce un momento di confronto con la parte razionale quanto con quella irrazionale. La volontà di lavorare attraverso un equilibrio formale tra questi due aspetti rappresenta il propellente per lo sviluppo della sua ricerca d’artista.