108 “Passaggi Concreti” at Studio D’Ars (Recap)
Aperta lo scorso 12 Dicembre andiamo finalmente a dare un occhiata approfondita a “Passaggi Concreti” ultimo show del grande 108 all’interno degli spazi dello Studio D’Art che prosegue il percorso del suo progetto espositivo Parentesi Aperte.
Dopo “Grand Tour“ di CT è quindi un altro dei pesi massimi della scena Italiana a disporre degli spazi della galleria Milanese. Questo secondo show come detto prosegue nel migliore dei modi il lavoro portato avanti con “Parentesi Aperte. Personali espressioni contemporanee”, ciclo di mostre curato da Alessandra Ioalé. Il progetto vede cinque differenti artisti che portano avanti una stilistica personale che, sebbene completamente differente, trova il suo seme nella comune estrazione dall’underground degli anni ’90.
Nelle sue differenti declinazioni, in strada, su tela, nella scultura, il lavoro e sopratutto la ricerca condotta da 108 abbracciano una personale astrazione della forma in funzione di una peculiare fascinazione naturale. In questo senso, gli stimoli personali dell’autore si sviluppano attraverso un flusso costante tra gli elementi naturali, le sensazioni che gli stessi producono, che l’autore fa proprie e sviluppa attraverso una personale espressività visiva. Ad emergere da questo contesto sono quindi le gigantesche forme nere, sintesi perfetta dei personali stimoli, coadiuvata da elementi pittorici e grafici differenti. Quello che infatti ci ha sempre lasciato interdetti nello sviluppo lavorativo dell’autore Italiano, è la sua capacità di cambiare costantemente il registro visivo delle sue produzioni. Le figure nere, sono apparse attraverso differenti vesti, risultato delle sensazioni e delle sperimentazioni del grande artista. Masse allungate ed appuntite, dirette ed incisive hanno fatto posto a corpi più, molli, arrotondati e sinuosi, ed ancora le componenti cromatiche che interrompono la profondità del nero, si alternano a tracce e gestualità, dove linee nere segnano percorsi in una raffigurazione viscerale di quelli che cono gli impulsi più arcaici.
Questa ultima fatica di 108 rappresenta quindi l’opportunità per analizzare in particolare gli stimoli naturali che vanno direttamente ed incidere le produzioni dell’artista. Come lo stesso nome suggerisce, lo show riflette in particolare sulla capacità dell’interprete di sintetizzare gli stimoli paesaggistici del luoghi, i suoni, le sensazioni, le immagini, vengono raccolte, elaborate in una catarsi personale che raccoglie stimoli razionali, visivi, ed impulsi irrazionali, legati all’inconscio, alle proprie sensazioni ed infine all’ambiente naturale.
In calce al nostro testo ad attendevi una bella serie di scatti ed immagini con una panoramica dell’allestimento ed i dettagli delle opere presentate, dateci un occhiata e se vi trovate in zona vi ricordiamo che c’è tempo fino al prossimo 13 di Gennaio, noi ve l’abbiamo detto.
Studio D’Ars
Via Sant’Agnese, 12
20123 Milano