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Zilda – “Rinunciazione” New Piece in Napoli

A distanza di parecchi mesi torniamo con piacere a parlarvi del lavoro di Zilda, il grande artista francese, da anni in Italia inaugura il suo nuovo anno con un nuovo intervento che ne segnala il ritorno per le strade della sua Napoli in uno degli spot ai lui più cari.

Con il ricordo dello splendido progetto romano incentrato su Pasolini (Covered) ci spostiamo a Napoli, ci troviamo all’interno del cortile di Santa Chiara, un luogo caro all’artista e palcoscenico che ha fatto già da scenografia a due tra i lavori più famosi dell’artista, “Eva” e Lilith, che proprio qui avevano preso vita in un intenso rapporto con il paesaggio ed in particolare con l’albero che proprio su quel muro fa arrivare i suoi rami e le sue foglie. Proprio l’intensità degli interventi di Zilda, la passionalità ed il fortissimo impatto emotivo delle sue opere rappresentano il valore aggiunto di un lavoro che spesso si spinge nel trattare temi e verità scomode. Gli interventi di Zilda ci sentiamo di dirlo non sono mai banali, la scelta dello spot ha sempre una solida importanza, gli aspetti emotivi e gli spunti visivi che l’artista riesce a cogliere dal luogo vengono catturati e rilasciati attraverso i suoi lavori con l’opportunità quindi di poter cogliere e sentire le alterazione emotive e gli spunti dello stesso interprete. È interessante notare come i soggetti proposti dall’interprete riaffiorino da un tratto prettamente classico andando a contestualizzare temi ed argomenti decisamente moderni, il nudo rappresenta uno degli aspetti peculiari dei corpi rappresentati, sospesi e coscienti si lasciano scrutare, osservare nei loro dettagli, spingendo l’osservatore ad una riflessione interiore sui temi e sugli argomenti trattati o semplicemente si lasciano ammirare nella loro magia di esaltazione di un paesaggio prima solo intravisto di sfuggita e vagamente apprezzato.

L’ultimo intervento prende il nome di “Rinunciazione”, l’immagine ancora una volta è piuttosto forte contrapponendo e ribaltando la figura di una suora, Zilda sceglie di lasciare unicamente il copricapo a distinguere il soggetto che si presenta ancora una volta completamente nudo, gli arti legati in un morsa, il corpo si contorce in una smorfia che arriva fino al volto e che rilascia un sentimento di abbandono. La sensazione, prendendo come riferimento proprio il titolo dell’opera, è quella di una rinuncia ad un ruolo pre-impostato, uno scardinare e ribaltare i concetti di una figura che nell’immaginario collettivo risulta pura e candida, con infine un celato riferimento sessuale che non può che stuzzicare.

Per approfondire al meglio quanto realizzato dall’artista vi lasciamo ad una serie di scatti che ripercorrono come sempre tutto il lavoro in studio, passando per le fasi in strada fino all’eccellente risultato finale, è tutto vostro.

Pics by The Artist

Zilda – “Rinunciazione” New Piece in Napoli

A distanza di parecchi mesi torniamo con piacere a parlarvi del lavoro di Zilda, il grande artista francese, da anni in Italia inaugura il suo nuovo anno con un nuovo intervento che ne segnala il ritorno per le strade della sua Napoli in uno degli spot ai lui più cari.

Con il ricordo dello splendido progetto romano incentrato su Pasolini (Covered) ci spostiamo a Napoli, ci troviamo all’interno del cortile di Santa Chiara, un luogo caro all’artista e palcoscenico che ha fatto già da scenografia a due tra i lavori più famosi dell’artista, “Eva” e Lilith, che proprio qui avevano preso vita in un intenso rapporto con il paesaggio ed in particolare con l’albero che proprio su quel muro fa arrivare i suoi rami e le sue foglie. Proprio l’intensità degli interventi di Zilda, la passionalità ed il fortissimo impatto emotivo delle sue opere rappresentano il valore aggiunto di un lavoro che spesso si spinge nel trattare temi e verità scomode. Gli interventi di Zilda ci sentiamo di dirlo non sono mai banali, la scelta dello spot ha sempre una solida importanza, gli aspetti emotivi e gli spunti visivi che l’artista riesce a cogliere dal luogo vengono catturati e rilasciati attraverso i suoi lavori con l’opportunità quindi di poter cogliere e sentire le alterazione emotive e gli spunti dello stesso interprete. È interessante notare come i soggetti proposti dall’interprete riaffiorino da un tratto prettamente classico andando a contestualizzare temi ed argomenti decisamente moderni, il nudo rappresenta uno degli aspetti peculiari dei corpi rappresentati, sospesi e coscienti si lasciano scrutare, osservare nei loro dettagli, spingendo l’osservatore ad una riflessione interiore sui temi e sugli argomenti trattati o semplicemente si lasciano ammirare nella loro magia di esaltazione di un paesaggio prima solo intravisto di sfuggita e vagamente apprezzato.

L’ultimo intervento prende il nome di “Rinunciazione”, l’immagine ancora una volta è piuttosto forte contrapponendo e ribaltando la figura di una suora, Zilda sceglie di lasciare unicamente il copricapo a distinguere il soggetto che si presenta ancora una volta completamente nudo, gli arti legati in un morsa, il corpo si contorce in una smorfia che arriva fino al volto e che rilascia un sentimento di abbandono. La sensazione, prendendo come riferimento proprio il titolo dell’opera, è quella di una rinuncia ad un ruolo pre-impostato, uno scardinare e ribaltare i concetti di una figura che nell’immaginario collettivo risulta pura e candida, con infine un celato riferimento sessuale che non può che stuzzicare.

Per approfondire al meglio quanto realizzato dall’artista vi lasciamo ad una serie di scatti che ripercorrono come sempre tutto il lavoro in studio, passando per le fasi in strada fino all’eccellente risultato finale, è tutto vostro.

Pics by The Artist