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Zilda – “Meditazione” New Piece in Naples

Torniamo a parlarvi del lavoro del grande Zilda, l’artista Francese ha infatti da poco terminato una delle sue meraviglie all’interno di questa antica chiesa a Napoli, un lavoro pazzesco che ancora una volta ci proietta e ci mostra la particolare stilistica e le tematiche care all’interprete.

In questa sua ispiratissima ed ultima serie di interventi Zilda come abbiamo detto è tornato nella sua Napoli, rendendo omaggio ad uno dei suoi spot preferiti con il primo lavoro (Covered), scegliendo una nuova parete per il secondo (Covered) ed infine addentrandosi all’interno di questa chiesa abbandonata dove tra calcinacci, polvere e piastrelle va ad incollare la sua ultima fatica. La ricerca del luogo di lavoro è senza dubbio uno degli aspetti che maggiormente caratterizza l’operato dell’interprete, mai a caso i luoghi, ma piuttosto vengono scelti, scrutati ed osservati dall’artista che trova in un determinato panorama l’ispirazione per le sue vive composizioni. Da questo primo incipit parte la prerogativa tematica dei lavori dell’interprete, si tratta di un ritorno al passato nell’immagini e nei soggetti scelti, un classicismo atto però a contestualizzare quadri e dipinti all’interno delle quotidianità, dei problemi della società moderna, degli aspetti sociali e politici che stanno caratterizzando questi anni e che trovano attraverso questo preciso e particolare immaginario la loro stessa ciclicità storica. Da questo emerge la volontà di Zilda di offrirci una tematica fortemente riflessiva, il mostrarci come, nonostante i secoli, l’uomo continua a ripetere i propri errori, a mostrare le proprie debolezze interiori ed a percorre sempre e comunque la stessa strada attraverso epoche diverse e soggetti differenti. Cavalca l’onda catartica l’artista e lo fa mostrando il fianco alle differenti e sfaccettature dell’uomo e delle debolezze che lo affliggono mostrandocele attraverso le sue composizioni in totale simbiosi con il panorama al fine di aumentarne l’impatto visivo e viscerale, scuotendoci dal torpore ed animando pensieri e riflessioni, e ci piace eccome.

Per questo sua nuova interpretazione Zilda evoca un dipinto di Francesco Hayez, dal titolo “Meditazione” l’opera racconta l’amarezza ed il naufragio delle speranze dopo gli inutili moti del 1848 ed il conseguente massacro nelle cinque giornate di Milano durante i tentativi di conquistare l’indipendenza dall’Impero Asburgico. L’interprete va a rievocare l’opera attraverso una forte allusione con la situazione attuale, con la sfiducia e la rassegnazione verso una politica sempre più distaccata dal popolo non mancando di lanciarsi in una velenoso confronto tra l’Impero Austriaco e la Germania del presente. Ad alimentare questo fitto calderone di spunti e temi un immagine di una giovane donna con il seno semi scoperto, sguardo penetrante mentre nelle mani tiene una croce ed un tomo rappresentanti il passato ed il presente.

Ad accompagnare il nostro viaggio all’interno delle meraviglie e nei dettagli di quest’ultima fatica del grande interprete, una fitta serie di scatti che documentano le fasi di lavoro in studio fino all’eccezionale risultato finale, da vedere e rivedere, tutto dopo il salto, enjoy it.

Pics by The Artist

Zilda – “Meditazione” New Piece in Naples

Torniamo a parlarvi del lavoro del grande Zilda, l’artista Francese ha infatti da poco terminato una delle sue meraviglie all’interno di questa antica chiesa a Napoli, un lavoro pazzesco che ancora una volta ci proietta e ci mostra la particolare stilistica e le tematiche care all’interprete.

In questa sua ispiratissima ed ultima serie di interventi Zilda come abbiamo detto è tornato nella sua Napoli, rendendo omaggio ad uno dei suoi spot preferiti con il primo lavoro (Covered), scegliendo una nuova parete per il secondo (Covered) ed infine addentrandosi all’interno di questa chiesa abbandonata dove tra calcinacci, polvere e piastrelle va ad incollare la sua ultima fatica. La ricerca del luogo di lavoro è senza dubbio uno degli aspetti che maggiormente caratterizza l’operato dell’interprete, mai a caso i luoghi, ma piuttosto vengono scelti, scrutati ed osservati dall’artista che trova in un determinato panorama l’ispirazione per le sue vive composizioni. Da questo primo incipit parte la prerogativa tematica dei lavori dell’interprete, si tratta di un ritorno al passato nell’immagini e nei soggetti scelti, un classicismo atto però a contestualizzare quadri e dipinti all’interno delle quotidianità, dei problemi della società moderna, degli aspetti sociali e politici che stanno caratterizzando questi anni e che trovano attraverso questo preciso e particolare immaginario la loro stessa ciclicità storica. Da questo emerge la volontà di Zilda di offrirci una tematica fortemente riflessiva, il mostrarci come, nonostante i secoli, l’uomo continua a ripetere i propri errori, a mostrare le proprie debolezze interiori ed a percorre sempre e comunque la stessa strada attraverso epoche diverse e soggetti differenti. Cavalca l’onda catartica l’artista e lo fa mostrando il fianco alle differenti e sfaccettature dell’uomo e delle debolezze che lo affliggono mostrandocele attraverso le sue composizioni in totale simbiosi con il panorama al fine di aumentarne l’impatto visivo e viscerale, scuotendoci dal torpore ed animando pensieri e riflessioni, e ci piace eccome.

Per questo sua nuova interpretazione Zilda evoca un dipinto di Francesco Hayez, dal titolo “Meditazione” l’opera racconta l’amarezza ed il naufragio delle speranze dopo gli inutili moti del 1848 ed il conseguente massacro nelle cinque giornate di Milano durante i tentativi di conquistare l’indipendenza dall’Impero Asburgico. L’interprete va a rievocare l’opera attraverso una forte allusione con la situazione attuale, con la sfiducia e la rassegnazione verso una politica sempre più distaccata dal popolo non mancando di lanciarsi in una velenoso confronto tra l’Impero Austriaco e la Germania del presente. Ad alimentare questo fitto calderone di spunti e temi un immagine di una giovane donna con il seno semi scoperto, sguardo penetrante mentre nelle mani tiene una croce ed un tomo rappresentanti il passato ed il presente.

Ad accompagnare il nostro viaggio all’interno delle meraviglie e nei dettagli di quest’ultima fatica del grande interprete, una fitta serie di scatti che documentano le fasi di lavoro in studio fino all’eccezionale risultato finale, da vedere e rivedere, tutto dopo il salto, enjoy it.

Pics by The Artist