Vine – New Murals in an Abandoned Factory
Con piacere andiamo ad approfondire il lavoro di Vine, l’artista italiano ha infatti da poco terminato una nuova serie di interventi all’interno di questo vecchio stabile abbandonato, un occasione questa per saggiare gli ultimi sviluppi visivi dell’artista e per cogliere al meglio tutti i peculiari aspetti tematici.
Per il momento il lavoro di Vine abbiamo avuto l’occasione di osservarlo solo di riflesso, ricamato all’interno delle trame fitte e diversificate che solo le esuberanti combo sanno offrire, il suo approccio così radicalmente astratto ci ha però sempre incuriosito, frutto di un distacco dalle visioni figurative per abbracciare piuttosto una dimensione meno marcata e battuta ed approfondendo in questo modo, un legame personale con gli spazi abbandonati. Lo ribadiamo ancora una volta, la scoperta di questi luoghi, l’avventurarsi nel silenzio più spettrale accompagnati dal suono dei nostri passi e da una mistura di sensazioni altalenanti, ci ha sempre incuriosito spingendo ad approfondire i lavori di quegli artisti che dedicano ed offrono la propria arte a queste strutture effimere, non più utili alla società, e lasciate li in stato di abbandono ed in totale balia della natura e degli eventi, non si tratta di riqualificare – parola abusata e stuprata – ma piuttosto è un guardarsi dentro, ricercare e sviluppare un dialogo con ciò che sentiamo, vediamo e percepiamo ed attraverso questo, proprio qui, che l’artista imposta il suo lavoro.
Una precisa influenza geometrica ed astratta Vine muove tutte le produzioni dell’interprete che sceglie di sviluppare un interazione visiva e cromatica con quelli che sono gli elementi già esistenti all’interno ed intorno ad una parete. Le sue visioni, interagiscono con ciò che le circonda, con le punte dei triangoli ad interrompere l’omogeneità della forma, si schiudono allo sguardo rilasciando tracce del loro aprirsi, in un moto che segna lo spazio in modo quasi impercettibile, le sfumature corrono sullo superficie fino ad incrociare il loro cammino con una grande figura cromatica, vanno ad intersecarsi, a sovrapporsi creando forme ed elementi differenti che riprendono il loro cammino continuando uno sviluppo e l’apertura stessa della configurazione in una rappresentazione delle lettere che compongono il nome dell’interprete. Se l’impostazione è quindi di tipo geometrico, con gli interessanti effetti tridimensionali a farla da padrona, l’efficacia del lavori è alimentata dalla forte interazione di queste figure con gli elementi che gravitano intorno, osservando le sue ultime due opere è impossibile non notare come l’artista sia impegnato nel collegare le tinte scelte con i mattoncini del muro, o con la busta nera accartocciata sul pavimento, il grigio e la muffa del cemento, in un intrigante ed eccellente risultato finale.
Per darvi modi di cogliere tutti gli aspetti visivi ed il grande impatto dei lavori proposti dall’interprete vi lasciamo a tu per tu con una bella serie di scatti con tutti i dettagli di quest’ultima incursione dell’artista, dateci un occhiata, siamo certi che non mancherete di apprezzarne lo stile ed il particolare approccio urbano.
Thanks to The Artist for The Pics