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Vine – New Murals for Sagra della Street Art

A distanza di qualche settimana torniamo ad approfondire il lavoro di Vine, l’artista Italiano nei giorni scorsi ha preso parti ai lavori per la Sagra della Street Art portando in dote tutto il suo peculiare approccio visivo in questo nuovo intervento.

Come abbiamo avuto modo di vedere per l’evento si sono riversati una ventina di artisti, tra realtà Italiane e nomi stranieri di primo livello, per un festival che ha completamente trasformato l’aspetto di un intero casello dismesso nel Reggiano con in aggiunta, sparsi tra fienili, stalle e cortili, band, gruppi e djs accompagnati da racconti e poesie con infine una mostra/mercato organizzata all’interno della Villa del Ducato di Vedriano a concludere la già ricca esperienza.

Questo nuovo lavoro è l’occasione per tornare ad immergerci all’interno del particolare percorso visivo portato avanti da Vine, come visto più volte l’artista Italiano sviluppa un personale filone astratto coniugato attraverso la personale predilezione verso luoghi abbandonati e fatiscenti, strutture collocate al limite della società con le quali è solito istaurare un dialogo fitto e sfaccettato. In questo senso il lavoro dell’interprete va quindi ad inserirsi all’interno di un piglio largamente emotivo capace di cogliere le sensazioni e gli stati d’animo di queste strutture, le atmosfere, gli odori e le esperienze che inevitabilmente finiscono per influire e influenzare il risultato finale. Si tratta quindi di un approfondimento prima di tutto personale e soprattutto in netta contrapposizione con i meccanismi odierni dell’arte urbana ma che piuttosto mira ad innescare un rapporto con gli spazi effimeri, con le strutture dimenticate e in balia delle intemperie e che proprio attraverso l’operato dell’artista tornano a nuova vita.

Dal punto di vista stilistico il lavoro di Vine si sviluppa attraverso una peculiare rielaborazione del suo stesso nome, se questa è di fatto la prima spinta tematica, l’autore si concentra proprio sul personale piglio visivo andando da una parte ad elaborare le consuete trame a punta, dall’altra innescando un equilibrio cromatico in grado di inserirsi alla perfezione all’interno del paesaggio circostante. Tra gli elementi che compongono l’aspetto finale dell’opera, in quella che assume la forma di un groviglio di elementi geometrici intersecati tra di loro, è impossibile non sottolineare proprio la valenza cromatica del percorso di Vine, con i colori che si alternano in un equilibrio perfetto, innescando effetti di profondità e tridimensionalità, danzando sulle loro differenti tonalità, aprendosi e chiudendosi su se stesse, generando nuove figure, fino ad esplorare tutto lo spazio a disposizione.

Null’altro da aggiungere, vi lasciamo piuttosto ad una bella serie di scatti con i quali possiamo ripercorrere assieme le fasi di realizzazione dell’opera, dateci un occhiata e restate sintonizzati qui sul Gorgo per tutti i prossimi aggiornamenti sul lavoro dell’autore Italiano.

Thanks to The Artist for The Pics

Vine – New Murals for Sagra della Street Art

A distanza di qualche settimana torniamo ad approfondire il lavoro di Vine, l’artista Italiano nei giorni scorsi ha preso parti ai lavori per la Sagra della Street Art portando in dote tutto il suo peculiare approccio visivo in questo nuovo intervento.

Come abbiamo avuto modo di vedere per l’evento si sono riversati una ventina di artisti, tra realtà Italiane e nomi stranieri di primo livello, per un festival che ha completamente trasformato l’aspetto di un intero casello dismesso nel Reggiano con in aggiunta, sparsi tra fienili, stalle e cortili, band, gruppi e djs accompagnati da racconti e poesie con infine una mostra/mercato organizzata all’interno della Villa del Ducato di Vedriano a concludere la già ricca esperienza.

Questo nuovo lavoro è l’occasione per tornare ad immergerci all’interno del particolare percorso visivo portato avanti da Vine, come visto più volte l’artista Italiano sviluppa un personale filone astratto coniugato attraverso la personale predilezione verso luoghi abbandonati e fatiscenti, strutture collocate al limite della società con le quali è solito istaurare un dialogo fitto e sfaccettato. In questo senso il lavoro dell’interprete va quindi ad inserirsi all’interno di un piglio largamente emotivo capace di cogliere le sensazioni e gli stati d’animo di queste strutture, le atmosfere, gli odori e le esperienze che inevitabilmente finiscono per influire e influenzare il risultato finale. Si tratta quindi di un approfondimento prima di tutto personale e soprattutto in netta contrapposizione con i meccanismi odierni dell’arte urbana ma che piuttosto mira ad innescare un rapporto con gli spazi effimeri, con le strutture dimenticate e in balia delle intemperie e che proprio attraverso l’operato dell’artista tornano a nuova vita.

Dal punto di vista stilistico il lavoro di Vine si sviluppa attraverso una peculiare rielaborazione del suo stesso nome, se questa è di fatto la prima spinta tematica, l’autore si concentra proprio sul personale piglio visivo andando da una parte ad elaborare le consuete trame a punta, dall’altra innescando un equilibrio cromatico in grado di inserirsi alla perfezione all’interno del paesaggio circostante. Tra gli elementi che compongono l’aspetto finale dell’opera, in quella che assume la forma di un groviglio di elementi geometrici intersecati tra di loro, è impossibile non sottolineare proprio la valenza cromatica del percorso di Vine, con i colori che si alternano in un equilibrio perfetto, innescando effetti di profondità e tridimensionalità, danzando sulle loro differenti tonalità, aprendosi e chiudendosi su se stesse, generando nuove figure, fino ad esplorare tutto lo spazio a disposizione.

Null’altro da aggiungere, vi lasciamo piuttosto ad una bella serie di scatti con i quali possiamo ripercorrere assieme le fasi di realizzazione dell’opera, dateci un occhiata e restate sintonizzati qui sul Gorgo per tutti i prossimi aggiornamenti sul lavoro dell’autore Italiano.

Thanks to The Artist for The Pics