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GORGO

Ufocinque x Werther for CHEAP Festival 2015

Tra gli ospiti di spessore di questa nuova edizione di CHEAP Festival ritroviamo con piacere Ufocinque e Werther, il duo tutto italiano ha da poco terminato di realizzare un nuovo intervento indoor, interamente su carta, all’interno degli spazi del TPO di Bologna.

Diciamolo subito, si tratta di un intervento inedito rispetto a quanto ci ha abituato la rassegna bolognese, i due autori ideano e realizzano per la prima volta un intervento indoor, utilizzando il supporto cartaceo come unico e principale medium. L’opera stessa, che prende vita su questo grande palco, vede i due artisti coprogettare un installazione site-specifica capace di combinare disegno e paper cut, svilupparsi su tre livelli differenti, per un totale di ben 75 metri totali di carta utilizzata.

Quello che ci troviamo di fronte è un intervento che raccoglie nel migliore dei modi i punti in comune dei differenti percorso artistici dei due interpreti. Ufocinque ha saputo mettere al centro della propria produzione la carta, sviluppando, attraverso la tecnica del paper cut, intensi scenari e visioni oniriche a tre dimensioni. Sta qui la magia delle produzioni firmate dall’autore Italiano, nella capaci di comporre attraverso una sottrazione di elementi, attraverso la generazione di layer che, nel loro insieme, vanno ad imbastire gli scenari desiderati. E’ proprio la struttura a livelli differenti che permette una lettura dello spazio e del piano dimensionale sfaccettata, in cui lo spettatore, ha libera interpretazione, e la luce rappresenta una sorta di coprotagonista, illuminando il supporto e generando intense combinazioni sceniche. Dal canto suo Werther è maggiormente legato al disegno in una personale ricerca che vede un forte connubio tra segno grafico e realistico. L’idea dell’artista è quella di commutare all’interno delle proprie produzioni elementi simbolici, l’equilibrio delle forma e la potenza delle icone al fine di imbastire un dialogo capace di abbracciare due distinti percorsi tematici. Da una parte la fascinazione per la storia antica ed attuale, con miti e personaggi pubblichi intrecciati tra loro, dall’altra l’elemento naturale, con forme e figure organiche, la perfezione delle geometriche che chiudono il cerchio di un approccio sospeso in un limbo tra mistico ed onirico.

Entrambi lavorano servendosi del bianco e del nero come unici stimoli tonali, l’essenzialità e l’equilibrio, entrambi giocano con le percezioni, commutando piani di visione differenti e rompendo la dimensione.

Lavorando anzitutto attraverso il disegno, che prende forma e sostanza sulle imponenti strisce di carta che compongono l’installazione, gli autori delineando spunti dal passato. Ci si ritrova ad osservare stilemi ed elementi architettonici di differenti epoche storiche, in perfetta simbiosi tra loro nel microcosmo di cellulosa creato con cura dai due artisti.

Dal titolo “Crono-philia”, l’opera appare come una gigantesca macchina del tempo capace di articolare immagini e visioni da differenti momenti passati, tra rimandi e suggestioni che si rifanno alle personali fascinazione dei due autori. Entrambi gli interpreti infatti raccolgono l’eredità del passato in una rielaborazione in cui gli aspetti formali, la cultura della storia dell’arte europea , vengono raccolti e contestualizzati all’interno di una nuova immagine. Se Werther sceglie di concentrarsi sulle culture dell’antichità, Ufocinque pone invece l’accento sul Medioevo, arrivando infine al Barocco, per una miscela che, nonostante le epoche differenti, appare assolutamente equilibrata e sopratutto poetica nella sua forma finale.

Dopo il salto potete ripercorrere insieme a noi le fasi di realizzazione di questo progetto fino al suo eccellente risultato finale, dateci un occhiata e restate sintonizzati qui sul Gorgo per nuovi aggiornamenti dalla rassegna e sul lavoro degli artisti.

Thanks to The Festival for The Pics
Pics by Pierfrancesco Lafratta, Federica Ciarlariello, Sonia Piedad Marinangeli, Valeria Altavilla

Ufocinque x Werther for CHEAP Festival 2015

Tra gli ospiti di spessore di questa nuova edizione di CHEAP Festival ritroviamo con piacere Ufocinque e Werther, il duo tutto italiano ha da poco terminato di realizzare un nuovo intervento indoor, interamente su carta, all’interno degli spazi del TPO di Bologna.

Diciamolo subito, si tratta di un intervento inedito rispetto a quanto ci ha abituato la rassegna bolognese, i due autori ideano e realizzano per la prima volta un intervento indoor, utilizzando il supporto cartaceo come unico e principale medium. L’opera stessa, che prende vita su questo grande palco, vede i due artisti coprogettare un installazione site-specifica capace di combinare disegno e paper cut, svilupparsi su tre livelli differenti, per un totale di ben 75 metri totali di carta utilizzata.

Quello che ci troviamo di fronte è un intervento che raccoglie nel migliore dei modi i punti in comune dei differenti percorso artistici dei due interpreti. Ufocinque ha saputo mettere al centro della propria produzione la carta, sviluppando, attraverso la tecnica del paper cut, intensi scenari e visioni oniriche a tre dimensioni. Sta qui la magia delle produzioni firmate dall’autore Italiano, nella capaci di comporre attraverso una sottrazione di elementi, attraverso la generazione di layer che, nel loro insieme, vanno ad imbastire gli scenari desiderati. E’ proprio la struttura a livelli differenti che permette una lettura dello spazio e del piano dimensionale sfaccettata, in cui lo spettatore, ha libera interpretazione, e la luce rappresenta una sorta di coprotagonista, illuminando il supporto e generando intense combinazioni sceniche. Dal canto suo Werther è maggiormente legato al disegno in una personale ricerca che vede un forte connubio tra segno grafico e realistico. L’idea dell’artista è quella di commutare all’interno delle proprie produzioni elementi simbolici, l’equilibrio delle forma e la potenza delle icone al fine di imbastire un dialogo capace di abbracciare due distinti percorsi tematici. Da una parte la fascinazione per la storia antica ed attuale, con miti e personaggi pubblichi intrecciati tra loro, dall’altra l’elemento naturale, con forme e figure organiche, la perfezione delle geometriche che chiudono il cerchio di un approccio sospeso in un limbo tra mistico ed onirico.

Entrambi lavorano servendosi del bianco e del nero come unici stimoli tonali, l’essenzialità e l’equilibrio, entrambi giocano con le percezioni, commutando piani di visione differenti e rompendo la dimensione.

Lavorando anzitutto attraverso il disegno, che prende forma e sostanza sulle imponenti strisce di carta che compongono l’installazione, gli autori delineando spunti dal passato. Ci si ritrova ad osservare stilemi ed elementi architettonici di differenti epoche storiche, in perfetta simbiosi tra loro nel microcosmo di cellulosa creato con cura dai due artisti.

Dal titolo “Crono-philia”, l’opera appare come una gigantesca macchina del tempo capace di articolare immagini e visioni da differenti momenti passati, tra rimandi e suggestioni che si rifanno alle personali fascinazione dei due autori. Entrambi gli interpreti infatti raccolgono l’eredità del passato in una rielaborazione in cui gli aspetti formali, la cultura della storia dell’arte europea , vengono raccolti e contestualizzati all’interno di una nuova immagine. Se Werther sceglie di concentrarsi sulle culture dell’antichità, Ufocinque pone invece l’accento sul Medioevo, arrivando infine al Barocco, per una miscela che, nonostante le epoche differenti, appare assolutamente equilibrata e sopratutto poetica nella sua forma finale.

Dopo il salto potete ripercorrere insieme a noi le fasi di realizzazione di questo progetto fino al suo eccellente risultato finale, dateci un occhiata e restate sintonizzati qui sul Gorgo per nuovi aggiornamenti dalla rassegna e sul lavoro degli artisti.

Thanks to The Festival for The Pics
Pics by Pierfrancesco Lafratta, Federica Ciarlariello, Sonia Piedad Marinangeli, Valeria Altavilla