Turbosafary – New Mural for Festival PopUp!
Continuiamo a seguire con interesse gli sviluppi del lavoro del collettivo Turbosafary, gli artisti irrompono al Pop Up! Festival andando a cambiare completamente il volto di questa piccola struttura presso la Stazione di Castelplanio nelle Marche.
Si scrive Turbosafary ma noi leggiamo Cripsta, Dilen, Est Her, Acca e Tybet, tutti riuniti in uno dei nomi che maggiormente riesce a scaldarci ed impressionarci.
Uno degli aspetti che senza dubbio caratterizza le produzioni degli artisti, è la volontà di raccogliere le differenti identità e di sviluppare un percorso unico ed unito all’interno dello spazio pubblico. Inevitabilmente quelli che emergono sono lavoro spessi e sfaccettati, carichi di spunti e stimoli differenti, figli di percezioni personali, capaci di sfociare in un unico e grande immaginario. Si tratta di un calderone, un safari ci viene da scrivere, in cui vengono sintetizzate le differenti personali e le fascinazioni artistiche di ognuno dei componenti. I percorsi personali, accademici e non, la volontà di lavorare attraverso differenti discipline, il background, sono tutti spunti che trovano la loro migliore collocazione all’interno di una visione sfaccettata, sintetica nella forma e nell’aspetto, che paga la propria influenza, in un personale filone astratto.
Curata da MAC Manifestazioni Artistiche Contemporanee, l’obiettivo della rassegna è quello di raccontare il territorio e porre in essere un cambiamento attivo attraverso il lavoro di artisti di primissimo livello, in un dialogo serrato con l’ambiente e lo spazio circostante. Ancora una volta la kermesse offre l’opportunità di un confronto con un intera struttura, sfida raccolta nel migliore dei modi dagli autori.
L’opera dei Turbosafary si inserisce sulla superfice di questo deposito merci andando a trasformarne completamente l’aspetto finale. L’idea è quella di un intervento non invasivo e scandito da una grande forza gestuale. Gli interpreti scelgono di lavorare infatti attraverso una serie di forme, prive di bakground e giocare ad intrecciare e sovrapporre le stesse, all’interno della superfice. In totale armonia con lo spazio, ecco quindi emergere differenti, per dimensione e forma, forme irregolari, tutte scandite da tonalità eterogenee. L’idea è quella di un intreccio attivo, dove, per ogni sovrapposizione assistiamo ad un cambio di passo, di tipo tonale o alla generazione di textures, il tutto infine concluso con una serie di figure sottili che vanno ad intrecciarsi ed a scandire la sostanza e l’aspetto di alcuni elementi. Impeto.
Null’altro da aggiungere, ad accompagnare il nostro testo ricca galleria di scatti con tutti i dettagli di quest’ultima pittura, dateci un occhiata e restate sintonizzati qui sul Gorgo per nuovi aggiornamenti sulla rassegna e sugli artisti.
Thanks to The Artists for The Pics