Tomek – “Accident” at Galerie Celal (Recap)
A pochi giorni dal finissage, ci immergiamo all’interno degli spazi della Galerie Celal per andare ad approfondire “Accident” nuovo corpo di lavoro firmato dal grande Tomek all’interno degli spazi della galleria Parigina.
Lo show segna il ritorno del grande autore negli spazi bella galleria, a distanza di tempo da “Croisement”, corposo group show aperto lo scorso anno in compagnia di Erosie e dei Graphic Surgery.
Questa nuova personale è l’opportunità quindi, per tornare ad approfondirne il lavoro attraverso una nuova e profonda serie di pezzi che fanno seguito agli interventi realizzati in strada qualche giorno (Covered).
Quando si parla di Tomek è inevitabile sottolineare il radicato passato da writer che tutt’ora scandisce la totalità delle produzioni dell’artista. Nato e cresciuto nella periferia della capitale Francese, l’interprete porta avanti un approccio pittorico contraddistinto dalla rapida, dall’utilizzo di linee sinuoso e sopratutto di un impulso altamente viscerale. La gestualità e la spontaneità rappresentano i principali cardini di un percorso che sceglie di affidarsi ad un tratto sporco e grezzo, ideale volano espressivo in grado di proseguire la ricerca dell’interprete sulle dinamiche gestuali e su come queste ultime, vadano ad influenzare lo sviluppo delle lettere all’interno dello spazio. L’utilizzo di differenti impostazioni tonali, è applicato in funzione di una ricerca sulla proporzioni od addirittura sulle sezioni delle stesse, tra zoom, e vere e proprie parti che vengono raffigurate, ci troviamo inevitabilmente a contatto con una produzione cadenzata da impulsi altamente viscerali ed emotivi.
Per questo nuovo corpo di lavoro, Tomek prosegue nel confrontarsi con il particolare impulso gestuale attraverso una nuova serie di opere. L’idea dell’interprete è quella di promuovere la sperimentazione con la pittura astratta attraverso pennellate gestuali su vetro, capaci di creare un movimento vivo e di rimarcare la traccia con il quale l’artista segna il passaggio del pennello. L’intrecciarsi dei percorsi differenti, delle linee spesse e ‘grasse’ che incidono sulla superficie, si connette con il radicato background dell’artista nel mondo dei graffiti. Unendo quindi la personale pratica in strada, l’autore declina un approccio altamente viscerale e capace di impattare lo spettatore attraverso uno stimolo inconscio e primordiale.
La scelta di utilizzare superfici in vetro permette all’interprete di alimentare la nitidezza e la luminosità degli interventi, al fine di sottolineare la crudezza delle tracce dipinte. E’ infine interessante sottolineare come, per la realizzazione di questo corpo di lavoro, l’artista scelga di lavorare con strumenti di solito impiegati per la pulizia, generando quindi un paradosso tematico in grado di innescare una nuova serie di opere radicali direttamente connesse con le personale espressioni della coscienza.
Scrollate giù, ad accompagnare il nostro testo infatti una ricchissima serie di scatti con tutti una bella panoramica della galleria e tutti i dettagli delle opere in mostra, dateci un occhiata, siamo certi che non mancherete di apprezzare.
Galerie Celal
45, Rue St Honore
75001 Paris
Thanks to The Gallery for The Pics