TOBE – A New Mural in Bremen, Germany

In occasione dell’apertura della sua “Face Off”, TOBE ha da poco terminato un nuovo interessante intervento su questa grande parete per le strade di Brema portando in dote come sempre tutta la sua ricerca ed il suo caratteristico stile visivo.

Il lavoro di Tobias Kroger aka TOBE affonda la sua natura all’interno dell’indomito background da writers dell’artista tedesco, in occasione proprio della sua mostra, con la quale si presenterà al pubblico con il suo vero nome proponendo una serie di 40 tavole inedite, l’artista ha avuto modo di portare avanti la sua peculiare impostazione visive andando ad elaborare un intervento caratterizzato dai suoi caratteristici ritratti cubisti. L’idea dell’interprete è quella di applicare una struttura interamente costituita da cubi e forme più morbide al fine di elaborare i peculiari volti attorno ai quali si sviluppa una vivacità di dettaglio unica. Osservando le opere veniamo colti dalla sensazione di trovarci di fronte ad un estremizzazione unica dei tratti somatici, i visi rappresentati spiccano per profondità e tridimensionalità, raccolto le tracce dell’uomo sotto forma di blocchi ed elementi squadrati intervallati da una trama più dolce che gioca approfitta dei cambi di colore per tracciare il ritratto. La sensazione è quella di trovarsi di fronte ad una sorta di maschera dove la decostruzione delle forme del viso seguono la precisa volontà dell’interprete di miscelare sotto un’unica cornice elementi ed influenze del passato con un approccio stilistico moderno. Scavando in profondità, all’interno delle viscere delle figure dipinte, appare chiaro come TOBE voglia unificare una struttura che si ispira alle architetture urbane, con la città nella sua schematicità e nella sua precisione ossessiva come principale spunto ed ispirazione, le forme dei palazzi e delle strade, dei grattacieli e di tutte quelle architetture silenti che si ergono nei centri abitati, vanno a collocarsi in una struttura disciplinata dal colore ed atta a trasferire la propria eredità visiva all’interno di un tessuto differente che fa emergere di fatto volti e corpi dei soggetti raffigurati. Una ricerca peculiare e molto personale che attraverso la creazione di questa maschera visiva, torna ad approfondire il rapporto controverso tra uomo e città, trasferendo l’eredità visiva di quest’ultima all’interno di un velo, rivelando tutta l’insistente esigenza di crearsi un proprio ruolo all’interno di un grande e variegato habitat che sa sempre più di prigione.

Per questa sua esperienza a Brema l’interprete elabora su questo grande pannello quattro differenti figure, caratterizzate da dimensioni differenti ed interamente costituite attraverso il suo peculiare spunto tematico e visivo, un percorso che ci ha parecchio interessato e di cui siamo curiosi di vedere gli sviluppi.

In attesa di scoprire nel dettaglio quanto proposto dall’artista nella sua ultima mostra, vi invitiamo a dare un occhiata alle immagini in calce con tutti i dettagli ed alcune fasi del making of di questa sua ultima fatica, il consiglio è quello di darci un occhiata, siamo certi che non mancherete di apprezzare.

Pics via Graffuturism