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GORGO

THE BOOST – Geometricbang

THE BOOST nasce dalla voglia di raccontarvi quella che è la grande scena artistica italiana, in questa rubrica cercheremo di proporvi artisti dotati ma poco conosciuti al grande pubblico. Uno spazio che vogliamo dedicare a coloro che ci hanno colpito per capacità e stile personale, andando poi seguirne l’evoluzione nel corso del tempo.

Questa volta fari puntati su Geometricbang

Instillare di volta in volta la passione per quello che vedo, l’arte come strumento emotivo principale, l’arte come veicolo di sensazioni e stati d’animo diversi, principalmente cerco di trasmettervi una serie di emozioni che si susseguono quando poso gli occhi su qualcosa di nuovo, forte e potente. La sorpresa che ho avuto osservando i lavori di Geometricbang è stata forte, mi piacciono i colori e mi piacciono le forme, ma più di tutto mi piace quando guardo qualcosa con una certa percezione, frutto del momento, e poi a distanza la riosservo con un altro piglio, un altro stato d’animo al quale sussegue un emozione diversa, e così ancora ed ancora e questo mi fà apprezzare decisamente di più quello che ho davanti. Nel caso di Geometricbang torno bambino, mi scopro adulto, mi perdo nei colori nelle punte e nei cerchi, nei triangoli, nelle forme nascoste per uscirne nuovo, diverso e spaesato, un lavoro potente il suo, che mi ha rapito e stravolto mi spinge a riosservare a cibarmi di quello che ho davanti per scoprire cose che precedentemente mi erano sfuggite, un viaggio diverso sempre e comunque.

Geometricbang nasce a Lodi una città nebbiosa e fredda d’inverno,afosa e piena di zanzare d’estate, dice lui, come base per la sua crescita si avvicina da prima alla musica hip-hop e come naturale conseguenza ne scaturisce una passione per i graffiti, l’acronimo scelto è slik e con questo inizia a bombardare la propria città, con un occhio alla scena italina e francese degli anni ’90. Come abbiamo avuto modo di notare diverse volte, spesso e volentieri questo è il focolaio giusto per partire ma spesso viene abbandonato per una ricerca personale, più propria dove la voglia di esprimersi cercando un distacco netto la fa da padrona e dove all’evoluzione dell’artista susseguo un periodo di allentamento, di studio per tornare in strada con nuove idee e nuovi sistemi su cui sperimentare il personale modo di proporre arte.

L’artista quindi dapprima continua lo studio delle lettere, me presto se ne distacca approdando un idea più sua che possa far esplodere le sue idee, uno sparo, un bang, una scintilla dalla quale emergono possenti, saltano agli occhi, nuove figure legate alla geometria, nasce così Geometricbang.

Il primo approccio è quello di utilizzare come base le geometrie per poi in seguito apportare una rielaborazione totalmente propria, non basta però, quello che vuole proporre è una elaborazione più semplice, quindi utilizzando triangoli, quadrati e cerchi inizia mano mano a deformarli e a riempirli con colori con un forte contrasto cromatico, funziona.

Dapprima inizia ad utilizzare come medium una serie di carte viniliche adesive, piccoli sticker realizzati strappando le carte e sovrapponendo forme o ritagli l’uno sopra l’altro, inizia a bombardare pareti, pali e cassette con questa idea, ma non basta ancora.

Geometricbang vuole tornare su muro e lo vuole fare apportando quello che ha sperimentato con i piccoli sticker riportandolo su muro utilizzando quindi vernici e spray, ha trovato il proprio sistema per esprimere al meglio quello che sente, funziona ancora una volta.

Esplodono così i lavori su parete, forme irregolari, punte di colore, cerchi, triangoli, quadrati deformati si susseguono in un gioco di colori, sempre diverse e costantemente in movimento le sue forme sono un insieme di ritagli di colori sovrapposti che uniti creano un texture unico di geometrie, non c’è spazio per il figurativo, il suo lavoro è semplificare al massimo tentando piuttosto di creare forme dentro altre forme e giocare con la contrapposizione di tinte diverse.
La pittura gli trasmette sensazioni da vivere sul momento, l’appagamento che gli dà poter realizzare qualcosa e sapere che quello rimarrà li per anni per lui è come lasciare in ogni posto una piccola parte di se, un lascito per chi osserva, non importa il posto o la superficie, che si tratti di una fabbrica abbandonata, un muro, un palazzo ma anche oggetti più piccoli come una tavola di legno, tutto viene toccato e trasformato dalla sua personalissima interpretazione, ed ancora e ancora in un continuo sentire il bisogno di esprimersi e portare avanti la propria idea di arte semplificando al massimo i propri lavori, evitando la banalità e la sterilità.

Non solo produzione però Geometricbang nel 2006 apre, insieme ad altri 3 amici uno spazio espositivo e laboratorio di nome CLAB, dove all’interno organizzare mostre con artisti, interpreti e amici, uno spazio che gli permette di conoscere e scambiare approfondendo discorsi diversi dai quali fruttano esperienze dalle quale approfondire e continuare il proprio personalissimo lavoro ma anche interessanti collaborazioni con l’estero.

Con Islandfold,una casa editrice indipendente canadese, per la realizzazione di 2 fanzine, una personale e una in collaborazione con l’artista inglese Jon Boam, con Museruola Edizioni, un’altra realtà indipendente, partorita dalla mente del grande amico e artista Rugge.
Ma nella stessa città vivono altri due interpreti del colore, altri due artisti che hanno trasformato le proprie percezioni ed emotività in abbagli di forme e sperimentazioni cromatiche, Alberonero, Alfano e Geometricbang uniscono i propri personali stili per dar vita a SINAPSI che insieme altri 3 amici, con competenze diverse come fotografia, editing video e grafica pura, porta avanti un’idea collettiva con l’intento di proporre ed elaborare progetti d’arte a 360 gradi.

Ti ci perdi dentro questi colori e queste forme, indaghi, scopri nuove allucinazioni emotive, ne esci fuori e vuoi tornare dentro per approfondire quello stato d’animo ma vieni colto da un altro e così via ed ancora. I colori sono il veicolo più forte ma se appuntati senza senso perdono la loro efficacia, Geometricbang con il suo studio delle forme ne propone una chiave diversa ne analizza la forza emotiva e impatta agli occhi di chi osserva che per diversità di stato emotivo e d’umore ne coglie diversi significati è come guardare il cielo ed immaginare le nuvole come forme a noi familiari, un analisi personale che varia da persona a persona, è di tutti e per tutti.

geometricbang.com

THE BOOST – Geometricbang

THE BOOST nasce dalla voglia di raccontarvi quella che è la grande scena artistica italiana, in questa rubrica cercheremo di proporvi artisti dotati ma poco conosciuti al grande pubblico. Uno spazio che vogliamo dedicare a coloro che ci hanno colpito per capacità e stile personale, andando poi seguirne l’evoluzione nel corso del tempo.

Questa volta fari puntati su Geometricbang

Instillare di volta in volta la passione per quello che vedo, l’arte come strumento emotivo principale, l’arte come veicolo di sensazioni e stati d’animo diversi, principalmente cerco di trasmettervi una serie di emozioni che si susseguono quando poso gli occhi su qualcosa di nuovo, forte e potente. La sorpresa che ho avuto osservando i lavori di Geometricbang è stata forte, mi piacciono i colori e mi piacciono le forme, ma più di tutto mi piace quando guardo qualcosa con una certa percezione, frutto del momento, e poi a distanza la riosservo con un altro piglio, un altro stato d’animo al quale sussegue un emozione diversa, e così ancora ed ancora e questo mi fà apprezzare decisamente di più quello che ho davanti. Nel caso di Geometricbang torno bambino, mi scopro adulto, mi perdo nei colori nelle punte e nei cerchi, nei triangoli, nelle forme nascoste per uscirne nuovo, diverso e spaesato, un lavoro potente il suo, che mi ha rapito e stravolto mi spinge a riosservare a cibarmi di quello che ho davanti per scoprire cose che precedentemente mi erano sfuggite, un viaggio diverso sempre e comunque.

Geometricbang nasce a Lodi una città nebbiosa e fredda d’inverno,afosa e piena di zanzare d’estate, dice lui, come base per la sua crescita si avvicina da prima alla musica hip-hop e come naturale conseguenza ne scaturisce una passione per i graffiti, l’acronimo scelto è slik e con questo inizia a bombardare la propria città, con un occhio alla scena italina e francese degli anni ’90. Come abbiamo avuto modo di notare diverse volte, spesso e volentieri questo è il focolaio giusto per partire ma spesso viene abbandonato per una ricerca personale, più propria dove la voglia di esprimersi cercando un distacco netto la fa da padrona e dove all’evoluzione dell’artista susseguo un periodo di allentamento, di studio per tornare in strada con nuove idee e nuovi sistemi su cui sperimentare il personale modo di proporre arte.

L’artista quindi dapprima continua lo studio delle lettere, me presto se ne distacca approdando un idea più sua che possa far esplodere le sue idee, uno sparo, un bang, una scintilla dalla quale emergono possenti, saltano agli occhi, nuove figure legate alla geometria, nasce così Geometricbang.

Il primo approccio è quello di utilizzare come base le geometrie per poi in seguito apportare una rielaborazione totalmente propria, non basta però, quello che vuole proporre è una elaborazione più semplice, quindi utilizzando triangoli, quadrati e cerchi inizia mano mano a deformarli e a riempirli con colori con un forte contrasto cromatico, funziona.

Dapprima inizia ad utilizzare come medium una serie di carte viniliche adesive, piccoli sticker realizzati strappando le carte e sovrapponendo forme o ritagli l’uno sopra l’altro, inizia a bombardare pareti, pali e cassette con questa idea, ma non basta ancora.

Geometricbang vuole tornare su muro e lo vuole fare apportando quello che ha sperimentato con i piccoli sticker riportandolo su muro utilizzando quindi vernici e spray, ha trovato il proprio sistema per esprimere al meglio quello che sente, funziona ancora una volta.

Esplodono così i lavori su parete, forme irregolari, punte di colore, cerchi, triangoli, quadrati deformati si susseguono in un gioco di colori, sempre diverse e costantemente in movimento le sue forme sono un insieme di ritagli di colori sovrapposti che uniti creano un texture unico di geometrie, non c’è spazio per il figurativo, il suo lavoro è semplificare al massimo tentando piuttosto di creare forme dentro altre forme e giocare con la contrapposizione di tinte diverse.
La pittura gli trasmette sensazioni da vivere sul momento, l’appagamento che gli dà poter realizzare qualcosa e sapere che quello rimarrà li per anni per lui è come lasciare in ogni posto una piccola parte di se, un lascito per chi osserva, non importa il posto o la superficie, che si tratti di una fabbrica abbandonata, un muro, un palazzo ma anche oggetti più piccoli come una tavola di legno, tutto viene toccato e trasformato dalla sua personalissima interpretazione, ed ancora e ancora in un continuo sentire il bisogno di esprimersi e portare avanti la propria idea di arte semplificando al massimo i propri lavori, evitando la banalità e la sterilità.

Non solo produzione però Geometricbang nel 2006 apre, insieme ad altri 3 amici uno spazio espositivo e laboratorio di nome CLAB, dove all’interno organizzare mostre con artisti, interpreti e amici, uno spazio che gli permette di conoscere e scambiare approfondendo discorsi diversi dai quali fruttano esperienze dalle quale approfondire e continuare il proprio personalissimo lavoro ma anche interessanti collaborazioni con l’estero.

Con Islandfold,una casa editrice indipendente canadese, per la realizzazione di 2 fanzine, una personale e una in collaborazione con l’artista inglese Jon Boam, con Museruola Edizioni, un’altra realtà indipendente, partorita dalla mente del grande amico e artista Rugge.
Ma nella stessa città vivono altri due interpreti del colore, altri due artisti che hanno trasformato le proprie percezioni ed emotività in abbagli di forme e sperimentazioni cromatiche, Alberonero, Alfano e Geometricbang uniscono i propri personali stili per dar vita a SINAPSI che insieme altri 3 amici, con competenze diverse come fotografia, editing video e grafica pura, porta avanti un’idea collettiva con l’intento di proporre ed elaborare progetti d’arte a 360 gradi.

Ti ci perdi dentro questi colori e queste forme, indaghi, scopri nuove allucinazioni emotive, ne esci fuori e vuoi tornare dentro per approfondire quello stato d’animo ma vieni colto da un altro e così via ed ancora. I colori sono il veicolo più forte ma se appuntati senza senso perdono la loro efficacia, Geometricbang con il suo studio delle forme ne propone una chiave diversa ne analizza la forza emotiva e impatta agli occhi di chi osserva che per diversità di stato emotivo e d’umore ne coglie diversi significati è come guardare il cielo ed immaginare le nuvole come forme a noi familiari, un analisi personale che varia da persona a persona, è di tutti e per tutti.

geometricbang.com