THE BOOST – Dilen
THE BOOST nasce dalla voglia di raccontarvi quella che è la grande scena artistica italiana, in questa rubrica cercheremo di proporvi artisti dotati ma poco conosciuti al grande pubblico. Uno spazio che vogliamo dedicare a coloro che ci hanno colpito per capacità e stile personale, andando poi seguirne l’evoluzione nel corso del tempo.
Secondo appuntamento dell’anno con Dilen
Dopo aver intrapreso diversi viaggi all’interno di realtà astratte e poligonali nelle quali la mia mente è rimasta costantemente impegnata nel fantastico e nella rielaborazione di quanto proposto, questa volta mi fermo un secondo, stacco il cervello e torno ad un approccio più figurativo, prendo una boccata d’aria e riprendo ad immergermi in mondi fatti di personaggi, scenografie e situazioni nelle quali tutti è ciò sembra e dove non serve lavorare di fantasia ma piuttosto osservare attentamente quello che si ha davanti, mi perdo nei personaggi di Dilen.
Come la maggior parte di quelli che iniziano il proprio cammino artistico il primo approccio è con il mondo dei graffiti, Dilen conosce la scena hip hop Anconese attraverso il proprio istituto, qui, in forte connessione con gli sviluppi della piazza Bologna, inizia il suoi primi approcci su muro, grazie ad uno scambio e condivisione propria delle scuole d’arte. La naturale predisposizione al disegno, il rubare con gli occhi ed un costante impegno fanno emergere un proprio tratto distintivo che si realizza nella prima serie di graffiti.
Ma si sà c’è chi continua il proprio studio sulle lettere e chi invece preferisce staccarsene cercando un proprio stile e sperimentando nuovi metodi, approcci e superfici diversi. Dilen così abbandona questo mondo cercando nuove ispirazioni e metodologie tornando ad una forma di disegno propria prima su carta e poi su muro. Importante per la crescita dell’artista sono i diversi incontri con altri esponenti, con scambi e condivisioni su tutti gli importanti viaggi estivi in Francia con la possibilità, vista la grande tolleranza che vige in territorio francese, di dipingere e continuare così la propria evoluzione.
Nei lavori di Dilen sono ricorrenti animali antropomorfi, piccole creature dalle orecchie a punta, lupi con il petto villoso, gatti, bizzarri uccelli, tutto l’ampio immaginario appartenente all’artista, che lo prende, lo rielabora e lo instilla nelle pareti attraverso l’utilizzo di diversi supporti.
DIlen diverte e fa divertire, il suo stile ne rivela la semplicità, l’impeto creativo nel tratto, dipinge senza ripensamenti o ritocchi, lascia semplicemente scorrere la mano senza pensare troppo o calcolare esattamente come comportarsi davanti ad un nuovo spot, e la mente che vaga e crea, le mani al servizio della fantasia.