Tellas – New Mural for ALTrove Festival 2015
C’è anche Tellas ad imprimere il personale contributo a quest’eccellente edizione dell’ALTrove Festival 2015, il grande interprete italiano per il Festival ha da poco terminato di realizzare questa esaltante pittura nel quartiere Materdomini di Catanzaro.
Nella esaltante scelta degli autori che quest’anno hanno preso parte ai lavori del Festival, c’è l’esigenza degli organizzatori di voler incentrare quest’edizione verso un spirito di fruizione maggiormente personale. Attraverso differenti cifre stilistiche, per mezzo di una impostazione che trova nell’astratto il suo ideale canale esplorativo ed artistico, ognuno degli autori impegnati ha tracciato e dato forma ad una immagine in stretta relazione con il luogo.
A pochi passi dalla luminosa esplosione cromatica di Alberonero (Covered), esiste ora un percorso gradiente ed acceso in cui la natura torna a reclamare il proprio posto, esplodendo in tutta la sua irruenza, scagliando particelle organiche e frammenti che si innestano sulla superfice, cambiandone completamente l’assetto e l’aspetto finale. La natura che avanza, rapida, incessante, potente e senza freno, declinata attraverso un onda motoria infrangibile, insistente, capace qui più che mai di irretire lo spazio a disposizione, accendendo emozioni, sentimenti e stimoli, in una melodia delicata e profonda.
Tellas sceglie qui di prenderci per mano, con minuzia e garbo ci trasporta in una nuova dimensione. Profondo Sud è una parola ascendente verso un nuovo universo, dalla terra al cielo ed oltre, l’altrove in questo caso si manifesta attraverso i colori della natura ed i suoi stessi elementi, gravitano forme e figure, si compongono linee e percorsi, filamenti ed intrecci, all’interno di un filtro cromatico che sale rapidamente fino a toccare la vetta dell’edificio, staccandosi dallo stesso, proseguendo la sua corsa attraverso i sentimenti e le sensazioni di chi osserva.
La dimensione generata dall’autore è spessa, si concede allo sguardo attraverso la moltitudine di elementi presenti, parabola ideale dei pensieri che, mano a mano che l’opera sale, si fanno più fitti, intensi, corposi ed intrecciati. Spazza via tutto. Cancella e ricompone, esalta e soprattutto produce un riverbero forte, tangibile, investendo la gente del posto, producendo pensieri, stimoli capaci di sovvertire l’apatia e la non voglia di fare. Si apre un cambiamento netto, uno spaccato potente, un analogia visiva che costantemente il festival ha voluto proporre, e che qui, ancora volta, riesce nella sua stessa intrinseca forza a calamitare una trasformazione attiva. Lo spazio che circonda la quotidianità che torna vivo, rigetta il grigio e la passività, inietta uno spirito nuovo che trova nel colore, il suo ideale canale espressivo.
Per guastarvi appieno i dettagli di questa nuova proposta firmata Tellas, vi lasciamo alle immagini ed ai dettegli dell’intervento, è tutto vostro.
Thanks to The Festival for The Pics
Pics by Angelo Jaroszuk Bogasz