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GORGO

TECK for Katowice Street Art Festival 2014

Con piacere torniamo a Katowice per approfondire nuovamente le meraviglie di quest’ultima edizione del Katowice Street Art Festival, tra gli ospiti troviamo con piacere TECK che ha da poco terminato questa grande e splendida pittura.

Probabilmente siamo di fronte ad uno dei lavori di dimensioni maggiori tra quelli prodotti dall’artista ed il risultato finale ci ha lasciato assolutamente entusiasti, osservando da vicino le opere dell’interprete veniamo accolti anzitutto da una duplice identità visiva che si manifesta attraverso un impronta tematica forte, sorda e con ampi risvolti malinconici e riflessivi. In questo senso giunge quindi inevitabile sentire la forte connotazione tematica ed il valore di un lavoro che sceglie di lanciare spunti ed argomenti differenti attraverso un alfabeto visivo insolito. Le configurazioni geometriche rappresentano la base, nonché vero e proprio corpo, dei volti rappresentati, i tratti somatici di quest’ultimi vengono invece realizzati con una cura del dettaglio ed attraverso un impronta visiva che richiama lo stile fortemente classico, vediamo i volti come delle apparizioni che suggeriscono un forte valore sacrale ed al contempo rivelano tutta la loro dimensione di morte, lo sguardo si fa chiuso solenne, quasi come se si trattasse di una gigantesca maschera alimentata da tinte grigie e nere. Le figure geometriche appaiono in questo modo netto contrasto con la parte più figurativa dell’opera dell’interprete, se da una parte la pittura rivolge il proprio interesse su tonalità scure e profonde, dall’altra con gli elementi maggiormente astratti assistiamo ad una concentrazione di colori forti e vivi, in totale contrasto con la trama oscura e solenne del lavoro. Questa particolare inflessione inevitabilmente suggerisce un paragone tra vita e morte, la prima viene incanalata all’interno dei colori vivaci e forti la seconda invece si serve di tinte più scure, profonde e malinconiche in un equilibrio spezzato e spesso tendente in favore di quest’ultima.

La parete realizzata da TECK per la rassegna va quindi a portare avanti la base sia tematica che visiva del proprio percorso, il grande spazio a disposizione in questo alimenta una carattere decisamente pittorico e ne favorisce la spiccata propensione al dettaglio, l’opera in questo senso viene quindi maggiormente impostata attraverso un impasto pittorico figurativo, lasciando agli elementi geometrici lo scopo di alimentare e porre l’accento su determinate sezioni o dettagli del lavoro.

Il carattere simbolico così come la sensazione di trovarsi di fronte ad una sorta di mitologica presenza va ad alimentare quest’ultima fatica dell’interprete rivelandosi come uno dei lavori più interessanti tra quelli fin qui visti a Katowice.

Non aggiungiamo altro, vi lasciamo piuttosto ad una bella ed ampia serie di immagini con gli scatti che ripercorrono il processo di lavorazione della parete fino all’eccellente risultato finale, il consiglio è quello di darci un occhiata e se vi siete persi qualcosa, qui tutti gli altri lavori realizzati per il famoso Festival Polacco.

Pics via Eko

TECK for Katowice Street Art Festival 2014

Con piacere torniamo a Katowice per approfondire nuovamente le meraviglie di quest’ultima edizione del Katowice Street Art Festival, tra gli ospiti troviamo con piacere TECK che ha da poco terminato questa grande e splendida pittura.

Probabilmente siamo di fronte ad uno dei lavori di dimensioni maggiori tra quelli prodotti dall’artista ed il risultato finale ci ha lasciato assolutamente entusiasti, osservando da vicino le opere dell’interprete veniamo accolti anzitutto da una duplice identità visiva che si manifesta attraverso un impronta tematica forte, sorda e con ampi risvolti malinconici e riflessivi. In questo senso giunge quindi inevitabile sentire la forte connotazione tematica ed il valore di un lavoro che sceglie di lanciare spunti ed argomenti differenti attraverso un alfabeto visivo insolito. Le configurazioni geometriche rappresentano la base, nonché vero e proprio corpo, dei volti rappresentati, i tratti somatici di quest’ultimi vengono invece realizzati con una cura del dettaglio ed attraverso un impronta visiva che richiama lo stile fortemente classico, vediamo i volti come delle apparizioni che suggeriscono un forte valore sacrale ed al contempo rivelano tutta la loro dimensione di morte, lo sguardo si fa chiuso solenne, quasi come se si trattasse di una gigantesca maschera alimentata da tinte grigie e nere. Le figure geometriche appaiono in questo modo netto contrasto con la parte più figurativa dell’opera dell’interprete, se da una parte la pittura rivolge il proprio interesse su tonalità scure e profonde, dall’altra con gli elementi maggiormente astratti assistiamo ad una concentrazione di colori forti e vivi, in totale contrasto con la trama oscura e solenne del lavoro. Questa particolare inflessione inevitabilmente suggerisce un paragone tra vita e morte, la prima viene incanalata all’interno dei colori vivaci e forti la seconda invece si serve di tinte più scure, profonde e malinconiche in un equilibrio spezzato e spesso tendente in favore di quest’ultima.

La parete realizzata da TECK per la rassegna va quindi a portare avanti la base sia tematica che visiva del proprio percorso, il grande spazio a disposizione in questo alimenta una carattere decisamente pittorico e ne favorisce la spiccata propensione al dettaglio, l’opera in questo senso viene quindi maggiormente impostata attraverso un impasto pittorico figurativo, lasciando agli elementi geometrici lo scopo di alimentare e porre l’accento su determinate sezioni o dettagli del lavoro.

Il carattere simbolico così come la sensazione di trovarsi di fronte ad una sorta di mitologica presenza va ad alimentare quest’ultima fatica dell’interprete rivelandosi come uno dei lavori più interessanti tra quelli fin qui visti a Katowice.

Non aggiungiamo altro, vi lasciamo piuttosto ad una bella ed ampia serie di immagini con gli scatti che ripercorrono il processo di lavorazione della parete fino all’eccellente risultato finale, il consiglio è quello di darci un occhiata e se vi siete persi qualcosa, qui tutti gli altri lavori realizzati per il famoso Festival Polacco.

Pics via Eko