Tayone – New Mural for DesOrdes Creativas 2015
Torniamo nuovamente per le strade di Ordes in Spagna, proseguono infatti i lavori per l’ottimo DesOrdes Creativas che accoglie Tayone al lavoro su questa grande superfice, completamente trasformata attraverso vibranti effetti iperrealistici.
Probabilmente uno dei progetti a cui certamente ci sentiamo più legati, capace negli anni di portare nella cittadina alcuni tra gli autori più importanti a livello internazionale e soprattutto artista rappresentativi della scena Spagnola, offrendo loro ampi spazi e libertà di manovra all’interno delle strade e delle architetture della città. Il progetto continua il suo percorso anche quest’anno con una nuova edizione ancora una volta connessa all’esigenza di dare nuova vita ad aree e strutture in totale stato di abbandono, capaci proprio attraverso l’intervento di autori di spessore, di tornare a nuova vita.
L’impatto con il lavoro di Tayone ci ha dapprima lasciato perplessi, successivamente siamo rimasti completamente assorti alla ricerca di tutti i vivissimi dettagli inseriti dall’interprete all’interno del particolare spazio a disposizione. Un approccio infatti il suo direttamente connesso con gli elementi urbani, che divengono quindi non solo stimolo prettamente ambientale, quanto vera e proprio impulso pittorico.
Animato da una profonda connessione con l’universo illustrativo e dall’esigenza di produrre textures ed elementi effimeri, l’opera realizzata qui dall’artista ribalta completamente il valore grafico delle sue produzioni, andando piuttosto a scandire lo spazio attraverso una finzione grafica capace di rifarsi agli elementi comune della città.
In questo senso quella che emerge è quindi una pittura altamente realistica all’interno della quale, Tayone commuta la superfice a disposizione, inserisce ad esempio delle piastrelle, sassi, parti in legno, profili metallici, sacchi neri, tubi e pensiline, tutti assolutamente realistici ed in grado di mutare la percezione dello spazio ed ingannare chi osserva. Sta proprio qui il valore dell’opera, la capacità di ingannare la vista di chi osserva proponendo una miscela impossibile di elementi vivi e realistici, dipinti a mano dallo stesso interprete, letteralmente inseriti all’interno della superfice.
In questa sua ultima fatica emerge quindi la volontà di un dialogo aperto tra lo stesso autore e lo spazio ma soprattutto tra la struttura e chi osserva, un architettura incosciamente cancellata dalla vista, isolata dalla società e capace, proprio attraverso le visioni reali ed impossibili dell’interprete, di tornare a farne parte e di impattare profondamente con il panorama circostante.
In calce al nostro testo una ricca serie di scatti con tutti i dettagli di quest’ultima fatica, dateci un occhiata, siamo certi infatti che anche voi come noi non mancherete di apprezzare.
Pics by The Project