SPY – “Funeral” New Piece at Bien Urbain Festival 2013
Continuiamo il nostro full coverage sugli ultimi interventi realizzati dal grande SPY, l’artista spagnolo ci presenta il suo secondo lavoro realizzato all’interno dell’eccellente Bien Urbain Festival di Besançon, un lavoro epico e profondissimo che ci ha lasciato piacevolmente colpiti, tanto per cambiare.
Abbiamo intrapreso questa serie di aggiornamenti per darvi modo di apprezzare appieno tutte la smisurata capacità lavorati di SPY, per coglierne appieno il lascito e per mostrarvi, attraverso la grande infornata di lavori tutti i lati caratteristici del suo lavoro. L’interprete si muove con grande disinvoltura tra la pittura e lavori di tipo installatorio attraverso un viscerale rapporto con il paesaggio circostante con il quale è solito relazionarsi ma è soprattutto la spiccata sensibilità per i temi caldi di questo periodo, la società, i problemi economici, sociali e politici che rappresentano il vero incipit di tutti suoi interventi che si elevano così come anzitutto una critica sociale ed economica, la visione dell’artista è quella però di un approccio al limite dell’ironico, divertente per molti aspetti, portando a chi ci s’imbatte si un sorriso ma soprattutto uno serie di spunti sui quali riflettere e ragionare, due facce della stessa identica medaglia sviscerate con classe ed ingegno.
La partecipazione alla rassegna francese è stata come abbiamo visto segnata dalla spettacolare opera a tema naturale di qualche giorno fa (qui), SPY ha avuto modo di elaborare un secondo intervento, questa volta decisamente più complesso sia per la difficile ed impegnativa lavorazione sia per i temi sui quali ha deciso di focalizzare questa suo ultimo lavoro.
“Funeral”, questo il titolo del pezzo, rappresenta a nostro avviso quella che è la summa dell’operato dell’interprete, la critica si fa forte, diretta e dall’elevato impatto finale, viene creta attraverso uno strumento ridondante ma soprattutto l’accostamento con la morte ci risulta quanto mai assolutamente riuscitissimo. Le scritte Liberté, Ègalité , Fraternité in color oro, sono il simbolo della totale decadenza, figlie dei tempi che furono, con i moti della Rivoluzione Francese che trovano nei tempi odierni tutta la loro totale inutilità, parole vacue a cui l’artista dedica una lapide, un ricordo finemente lavorato e posto come avvisaglia di un mondo alla deriva, dove non c’è più spazio per sentimenti del genere, abusati e mal interpretati possono ora riposare in pace.
Vi lasciamo in compagnia dell’ampissima galleria con tutte le immagini del making of e dello splendido risultato finale, qui invece potete dare un occhiata al bel video di tutto il processo produttivo, il consiglio è quello di darci un occhiata, siamo certi che come noi apprezzerete, enjoy it.
Pics by The Artist