Simek – New Mural in Abandoned Factory in Greece
Torna al lavoro anche Simek, l’autore Greco nei giorni scorsi si è spostato all’interno di questa fabbrica abbandonata dove ha avuto modo di realizzare un nuovo intervento proseguendo nel tracciare il personale percorso visivo.
Come parte del duo Blaqk, Simek, come visto più volte, porta spesso avanti un percorso solitario che lo spinge a sperimentare e tentare nuove soluzioni visive con le quali sviluppare la sua personale ricerca. È quindi interessante constatare come gli interventi singoli vadano poi ad incidere con le produzioni in coppia con il suo partner Greg Papagrigoriou.
Le produzioni firmate dall’autore Greco incarnano tutta la personale fascinazione dell’artista verso un ricerca astratta in grado di commutare elementi e forme di tipo geometrico. Lo spirito degli interventi è di fatto legato alle generazione di figure altamente criptiche, dirette ed incisive. Se in passato l’autore sviluppava le sue opere attraverso un equilibrio della forma, con le figure slegate ed intervallate da linee e costruzioni differenti e generate attraverso l’utilizzo del bianco e del nero come unici vettori cromatici, nell’ultimo periodo stiamo assistendo ad un sviluppo più concentrato ed innescato da interessanti effetti ottici e da un progressivo dialogo con gli spazi di lavoro.
Nell’idea dell’autore c’è l’esigenza di portare avanti un percorso razionale e legato ad una personale costruzione e decostruzione di elementi e forme differenti, in funzione di una pulizia ed un equilibrio visivo e cromatico. Questa nuova direzione adottata dall’autore ci ha seriamente impressionato, gli elementi proposti, sviluppati attraverso la consueta spinta geometrica, risultano l’ideale risultato di un intenso moto continuo, di una forte pulizia visiva e soprattutto di una tridimensionalità particolarmente accentuata che riesce ad innescare interessanti ed inediti giochi prospettivi.
Quest’ultima fatica di Simek, come detto prende vita sulla parete interna di questa fabbrica abbandonata, l’interprete va a generare una doppia forma speculare giocando proprio le percezioni e gli effetti ottici ed affidandosi ad una inedito binomio cromatico. Ad aggiungersi a questa nuova pittura troviamo poi una serie di copertoni trovati all’interno del fabbricato che vanno a porsi come ideale antitesi della forma stessa, dall’elemento piatto e tagliente, a quello tridimensionale, materico e più arrotondato nella forma. Davvero bello.
Per approfondire al meglio quest’ultimo intervento dell’autore, in calce al nostro testo potete trovare una bella e ricca serie di scatto con le fasi di elaborazione dell’intervento fino al risultato finale, dateci un occhiata.
Pics by Dimitris Vasiliou via The Artist