Simek – “Frozen Fire” A New Mural

A distanza di qualche settimana torniamo con piacere ad approfondire il lavoro di Simek, l’interprete si è infatti lanciato in un nuovo intervento caratterizzato dal consueto impianto visivo ed al contempo da alcune interessanti e nuove sperimentazioni.

Continuiamo con piacere a seguire gli sviluppi del lavoro di Simek, l’artista che rappresenta la metà esatta del duo tutto Greco Blaqk, prosegue infatti il periodo di sperimentazioni lasciando però invariata la natura del proprio e personale piglio visivo. In questo senso l’impronta dell’interprete si sviluppa attraverso un impostazione tipicamente astratta laddove sono le geometrie e gli esperimenti con configurazioni differenti, tra forme e linee, fino a formare una miscela altamente criptica che sfocia in elementi finali arricchiti da sfide tridimensionali ed una forte dose di misticità.

Se negli ultimi tempi abbiamo assistito ad una continua ricerca cromatica, che ne ha liberato il lavoro dal iconico binomio bianco e nero, è inevitabile sottolineare come l’artista si stia impegnando nel portare avanti nuovi ed intensi elaborati che raccolgono alla perfezione stimoli maggiormente istintivi traducendo l’impostazione dell’interprete in un approccio più profondo e senza dubbio legato ad effetti ed accorgimenti visivi particolari, ricordate la bella parete di Atene?

Alla costante interazione con le location e gli spot, sia a livello visivo sia a livello prettamente sociale, che sempre di più sta caratterizzando il lavoro di molti artisti, Simek qui va ad aggiungere un fattore atmosferico, un vero e proprio climax che da una parte eleva le caratteristiche del luogo, una vecchia struttura abbandonata, dall’altra si inserisce alla perfezione con il proprio stesso dipinto, bilanciando gli strati cromatici del blu e del nero con il bianco, ed infine raccogliendo entrambe le eredità visive per sviluppare sensazioni e stati d’animo differenti. L’utilizzo dell’estintore sa di rilascio istintivo quasi a stemperare emozioni recondite in uno sfogo che incide nello spazio, sulla superfice della parete dipinti, gettando infine una fitta coltre bianco tutt’intorno al lavoro. Ed è proprio quest’ultima a cambiare le sensazioni del lavoro che, ereditando il consueto approccio dell’interprete, ancora una volta ha nel suo valore criptico e nell’impostazione tridimensionale il suo fulcro visivo ma che attraverso l’interazione con l’ambiente risulta maggiormente criptica, quasi arcaica per un segno forte, deciso e ridondante all’interno dello spazio, tutto molto bello.

Non aggiungiamo altro, vi lasciamo piuttosto ad una ricca e bella serie di scatti con tutti i dettagli del caso ed alcune fasi durante lo spettacolare making of d’azione dell’intervento, dateci un occhiata e restate sintonizzati siamo quasi certi dell’uscita del video.

Pics by Dimitris Vasiliou