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GORGO

GORGO ISSUE #04 – “La Beffa” by Ericailcane

15,00

Esaurito

Descrizione

Quella che è passata alla storia come “La Beffa di Baldenich” è una vicenda di astuzia e libertà, e soprattutto di non violenza. Si tratta di un’azione frutto del semplice ingegno, dove i personaggi ed i protagonisti, sono stati qui tradotti dall’immaginario di Ericailcane.

16 giugno 1944 – Dodici Partigiani Italiani e Russi, parte della Divisione Nino Nannetti, riuscirono a far evadere dal carcere Baldenich di Belluno, settanta prigionieri politici. Tutta l’operazione si è svolta senza colpo ferire, senza uno sparo, senza spargere ulteriore sangue.

La mattina del 16 giugno Mariano, “Carlo” Mandolesi, guida i suoi uomini, travestiti da soldati tedeschi, all’interno del carcere Bellunese. Qui, una volta impadronitisi delle chiavi, liberati i prigionieri e incarcerati tutti gli altri, il manipolo di fuggiaschi si dirige a piedi verso le montagne. Solo venti minuti dopo le guardie riuscirono a dare l’allarme, troppo tardi però, il gruppo si trovava già in salvo alle pendici del monte Serva.

Alle ideologie politiche, ai maltrattamenti subiti dai prigionieri, alla violenza ed al sangue, al dolore della morte, all’oppressione del tiranno ed in risposta alla guerra, questo manipolo di uomini ha scelto la non violenza. L’intelligenza come personale ed efficace, nonché unica, risposta.
È la rivincita dell’essere umano, che sceglie una strada differente per abbattere la tirannia, un esempio quanto mai calzante ed attuale, soprattutto in questo particolare momento storico caratterizzato dall’odio verso il prossimo ed il diverso.

La fanzine è ispirata alla pittura realizzata da Ericailcane su una cabina elettrica inutilizzata nei pressi del carcere di Baldenich (Belluno). Parte dei lavori per il Clorofilla – Arti Pubbliche Condivise.

GORGO ISSUE #04 – “La Beffa” by Ericailcane

15,00

Esaurito

Descrizione

Quella che è passata alla storia come “La Beffa di Baldenich” è una vicenda di astuzia e libertà, e soprattutto di non violenza. Si tratta di un’azione frutto del semplice ingegno, dove i personaggi ed i protagonisti, sono stati qui tradotti dall’immaginario di Ericailcane.

16 giugno 1944 – Dodici Partigiani Italiani e Russi, parte della Divisione Nino Nannetti, riuscirono a far evadere dal carcere Baldenich di Belluno, settanta prigionieri politici. Tutta l’operazione si è svolta senza colpo ferire, senza uno sparo, senza spargere ulteriore sangue.

La mattina del 16 giugno Mariano, “Carlo” Mandolesi, guida i suoi uomini, travestiti da soldati tedeschi, all’interno del carcere Bellunese. Qui, una volta impadronitisi delle chiavi, liberati i prigionieri e incarcerati tutti gli altri, il manipolo di fuggiaschi si dirige a piedi verso le montagne. Solo venti minuti dopo le guardie riuscirono a dare l’allarme, troppo tardi però, il gruppo si trovava già in salvo alle pendici del monte Serva.

Alle ideologie politiche, ai maltrattamenti subiti dai prigionieri, alla violenza ed al sangue, al dolore della morte, all’oppressione del tiranno ed in risposta alla guerra, questo manipolo di uomini ha scelto la non violenza. L’intelligenza come personale ed efficace, nonché unica, risposta.
È la rivincita dell’essere umano, che sceglie una strada differente per abbattere la tirannia, un esempio quanto mai calzante ed attuale, soprattutto in questo particolare momento storico caratterizzato dall’odio verso il prossimo ed il diverso.

La fanzine è ispirata alla pittura realizzata da Ericailcane su una cabina elettrica inutilizzata nei pressi del carcere di Baldenich (Belluno). Parte dei lavori per il Clorofilla – Arti Pubbliche Condivise.