Sepe – New Mural in Wołczyn
Prosegue l’ottimo periodo di Sepe, il talento Polacco ha da poco terminato di realizzare un nuova pittura, ancora una volta all’interno di un vecchio edificio abbandonato questa volta a Wołczyn, continuando ad alimentare il suo ultimo filone narrativo.
Con l’avvento di “The Golden Age Of Grotesque”, esibizione aperta dall’artista all’interno degli spazi della Lawrence Alikin Gallery di Londra, di cui presto vi faremo vedere l’allestimento, Sepe ha massicciamente spostato la propria attenzione verso stimoli e impulsi tematici differenti. Ci siamo infatti spesso confrontati con le produzioni dell’artista, sottolineando come la particolare pittura sia sempre stata legata ad una rappresentazione figurativa mai fine a se stessa. I soggetti dell’autore, cupi, malinconici, sorretti da una estetica fortemente influenzata dal fumetto e dall’illustrazione, hanno rappresentato lo spettro dell’esistenza umana. Nel loro aspetto così corrotto ed irregolare, hanno saputo tracciare una riflessione sui vizi e sulle problematiche che, in particolar modo, rappresentano i problemi dei paesi dell’Est Europa. Ora, con questo nuovi filone, l’autore scava maggiormente affondo.
Continuando a lavorare attraverso un sintesi estetica tra astratto e figurativo, l’operato dell’artista si concentra ora maggiormente sull’individuo, su come la società moderna ne abbia irrimediabilmente corrotto l’animo, andando in particolare a sottolineare l’inesistenza e l’inefficacia dell’individualità. Tutte le fragilità, l’esistenza tormentata, le paure infine, dell’essere umano vengono ora proiettate attraverso una commutazione dell’aspetto stesso dei suoi iconici personaggi, appaiono maschere di pagliacci, volti più vicini a scheletri, come se fossero scavati da profondi solchi emotivi, ideale e personale analogia dell’uomo moderno.
Questo cambio repentino porta con se una maggiore enfasi pittorica, con i corpi che si fanno meno distinti, un approccio maggiormente pittorico, ricco di colori, non più quindi legato ad una unica a principale tonalità. L’artista prosegue il suo racconto con “And We Left All Our Cares Behind”, ultima produzione realizzata all’interno della consueta ambientazione industriale, tra grandi pareti erose dal tempo, muffe e ciottoli, prendono vita nuovi spettri, nuovi connotati su cui riflettere e confrontarsi.
In attesa di scoprire nuovi aggiornamenti sul lavoro dell’artista, vi lasciamo ad una bella serie di scatti con i dettagli di questa sua ultima fatica, dateci un occhiata, siamo certi che anche voi come noi non mancherete di apprezzare.
Pics by The Artist