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Blessings: Il murale di Sepe a Jyvaskyla in Finlandia

Tra gli artisti al lavoro per l’ultima edizione del Upeart Festival c’è anche Sepe che ha da poco terminato di dipingere un nuovo murale a Jyvaskyla. Intitolata “Blessing”, l’opera è una riflessione sull’effimero e prende spunto dagli eventi accaduti all’artista prima della sua partecipazione al festival.

Tre città coinvolte nel festival hanno infatti rifiutato la sua partecipazione senza nemmeno aver chiesto o visionato una bozza preparatorio. Il motivo? Un estetica troppo oscura e temi troppo vicini alla guerra. La città di Jyvaskyla ha invece dato a Sepe questa opportunità offrendogli di lavorare sugli spazi di un edificio che verrà demolito nei prossimi 4 anni. Da qui l’artista ha iniziato a riflettere sul concetto di effimero.

L’opera, dipinta con una vernice speciale che si ossida in circa 5-6 mesi rivelando uno strato d’oro opaco, diviene per Sepe una metafora dello scorrere del tempo, dell’entropia ma soprattutto dell’interpretazione errata di eventi o situazioni esistenti. L’artista sottolinea come senza un contesto, senza un visione e un quadro generale sia impossibile valutare in modo efficace gli eventi che ci accadono.

Photo credit: The Artist

Blessings: Il murale di Sepe a Jyvaskyla in Finlandia

Tra gli artisti al lavoro per l’ultima edizione del Upeart Festival c’è anche Sepe che ha da poco terminato di dipingere un nuovo murale a Jyvaskyla. Intitolata “Blessing”, l’opera è una riflessione sull’effimero e prende spunto dagli eventi accaduti all’artista prima della sua partecipazione al festival.

Tre città coinvolte nel festival hanno infatti rifiutato la sua partecipazione senza nemmeno aver chiesto o visionato una bozza preparatorio. Il motivo? Un estetica troppo oscura e temi troppo vicini alla guerra. La città di Jyvaskyla ha invece dato a Sepe questa opportunità offrendogli di lavorare sugli spazi di un edificio che verrà demolito nei prossimi 4 anni. Da qui l’artista ha iniziato a riflettere sul concetto di effimero.

L’opera, dipinta con una vernice speciale che si ossida in circa 5-6 mesi rivelando uno strato d’oro opaco, diviene per Sepe una metafora dello scorrere del tempo, dell’entropia ma soprattutto dell’interpretazione errata di eventi o situazioni esistenti. L’artista sottolinea come senza un contesto, senza un visione e un quadro generale sia impossibile valutare in modo efficace gli eventi che ci accadono.

Photo credit: The Artist