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GORGO

Sepe for Artmossphere Biennale of Urban Art

Con l’intervento realizzato da Sepe, prosegue la nostra full immersion all’interno dell’Artmossphere Biennale of Urban Art di Mosca.

L’opera vede Sepe interagire con questa piccola parete indoor, realizzando una delle sue iconiche pitture scandita dalle ultime evoluzione del peculiare setting pittorico. L’opera è al tempo stesso un nuovo momento di riflessione che, come accade per la maggior parte delle produzioni firmate dall’interprete, riflette su temi ed argomenti legati all’essere umano e alla società moderna.

Dal titolo “Invisible Walls”, l’opera tratta il tema de muri, quelli invisibili, più potenti e pericolosi: i muri ideologici. Questi tracciano e stabiliscono i confini e le segregazioni più forti. Non c’è spazio per il libero pensiero, per la fiducia in se stessi, per l’autonomia, individualità. C’è solo un unico punto di vista, un unico modo di pensare, un’unica verità, e la completa obbedienza a questa.

Nella sua spiegazione dell’opera Sepe approfondisce, richiamando i concetti di propaganda, dell’ideologia che diviene strumento di manipolazione e controllo in mano ai leader politici, che continuano a fare i propri interessi. Riflettendo infine sulla società, caratterizzata da questi ‘semi’ che divengono idee fortemente radicate nella mente delle persone, al punto che le stesse sono pronte a morire od ad uccidere per queste (falsa) verità. Basta puntare o creare un nemico comune, un capro espiatorio, ed una volta fatto, lasciare che questa ‘santa verità’, faccia il resto. Tutto chiaro?

Ad accompagnare le nostre parole, consueta serie di scatti con tutti i dettagli del lavoro presentato dall’interprete, dateci un occhiata e restate sintonizzati qui sul Gorgo per nuovi aggiornamenti dalla Biennale Russa.

Thanks to The Artist for The Pics

Sepe for Artmossphere Biennale of Urban Art

Con l’intervento realizzato da Sepe, prosegue la nostra full immersion all’interno dell’Artmossphere Biennale of Urban Art di Mosca.

L’opera vede Sepe interagire con questa piccola parete indoor, realizzando una delle sue iconiche pitture scandita dalle ultime evoluzione del peculiare setting pittorico. L’opera è al tempo stesso un nuovo momento di riflessione che, come accade per la maggior parte delle produzioni firmate dall’interprete, riflette su temi ed argomenti legati all’essere umano e alla società moderna.

Dal titolo “Invisible Walls”, l’opera tratta il tema de muri, quelli invisibili, più potenti e pericolosi: i muri ideologici. Questi tracciano e stabiliscono i confini e le segregazioni più forti. Non c’è spazio per il libero pensiero, per la fiducia in se stessi, per l’autonomia, individualità. C’è solo un unico punto di vista, un unico modo di pensare, un’unica verità, e la completa obbedienza a questa.

Nella sua spiegazione dell’opera Sepe approfondisce, richiamando i concetti di propaganda, dell’ideologia che diviene strumento di manipolazione e controllo in mano ai leader politici, che continuano a fare i propri interessi. Riflettendo infine sulla società, caratterizzata da questi ‘semi’ che divengono idee fortemente radicate nella mente delle persone, al punto che le stesse sono pronte a morire od ad uccidere per queste (falsa) verità. Basta puntare o creare un nemico comune, un capro espiatorio, ed una volta fatto, lasciare che questa ‘santa verità’, faccia il resto. Tutto chiaro?

Ad accompagnare le nostre parole, consueta serie di scatti con tutti i dettagli del lavoro presentato dall’interprete, dateci un occhiata e restate sintonizzati qui sul Gorgo per nuovi aggiornamenti dalla Biennale Russa.

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