SeaCreative x Centina – New Mural for Sagra della Street Art

Torniamo con piacere a Vedriano, tra i nomi che hanno preso parte ai lavori per La Sagra della Street Art ritroviamo con piacere SeaCreative e Centina, i due interpreti Italianiu propongono un bel lavoro che combina i loro due differenti approcci visivi.

Non nuovi a sperimentazioni congiunte, specialmente all’interno del maxi combo che di volta in volta siamo soliti raccontarvi, SeaCreative e Centina propongono un intervento capace di abbracciare entrambe le dinamiche tematiche e visive dei rispetti percorsi in una miscela che risulta assolutamente equilibrata e dall’indubbio impatto finale. È interessante notare come gli aspetti prettamente tematici di ciascuno dei percorsi dei due autori siano incentrati sulla figura dell’uomo, una linea diretta che si interseca e tocca differenti spunti sfociando in una analisi personale capace di tratteggiare la moltitudine di sfaccettature che caratterizzano l’uomo moderno. In questo senso è quindi importante sottolineare come entrambi riescono a scardinare la terza dimensione, proiettando chi osserva all’interno dell’intervento, una partecipazione attiva che mira proprio a stimolare una riflessione interpersonale, un occasione per pensare a noi stessi, alle nostre debolezze, alla nostra storia personale, in una personificazione che non smette di coinvolgerci.

Abbiamo avuto spesso l’opportunità di immergerci nelle visioni di SeaCreative, l’artista, attraverso un dialogo serrata con lo spettatore, va ad esplorare uno spettro emotivo vicino alle esperienze di vita, lo fa attraverso i suoi iconici personaggi, calando gli stessi all’interno di situazioni di volta in volta differenti e muovendo attraverso loro temi e spunti capaci di abbracciare la quotidianità, i trascorsi personali. I volti in particolare riescono puntualmente a trasmettere sensazioni, suggeriscono emozioni e stati d’animo, parlandoci e spingendoci a rispondere. Dal canto suo Centina apre un filo diretto con quelle che sono le sensazioni più recondite, l’oscuro, il disagio, la malinconia, ci ritroviamo ad attraversare un ipotetica porta per immergerci all’interno di una visione oscura, inquieta. L’impressione è quella di un impostazione ruvida e capace di tracciare con forza quelli che sono i dannamenti interiori, la violenza, le paure che prendono il sopravvento, il tutto va ad influire direttamente sull’aspetto dei suoi peculiari personaggi, anime squarciate, volti raggrinziti che si propongono come ombre erranti andando ad impattare con lo spettatore, provocando un senso di disagio, manipolando sensazioni e stati d’animo obbligandoci ad osservare con i nostri occhi i propri dannamenti interiori.

Null’altro da aggiungere, vi lasciamo piuttosto alle immagini in calce con tutti i dettagli di quest’ultima fatica dei due autori, dateci un occhiata e restate sintonizzati per nuovi aggiornamenti sull’evento e sul lavoro di entrambi.

Thanks to The Artist for The Pics