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GORGO

SBAGLIATO “Trottola” New Piece at Palazzo Collicola

Gli amici di SBAGLIATO tornano a colpire e lo fanno con un nuovo splendido intervento realizzato ancora una volta all’interno dell’importante Palazzo Collicola di Spoleto proseguendo in questo modo il bel progetto Collicola on The Wall che già li aveva visti coinvolti qualche mese fa.

Con ancora negli occhi lo splendido lavoro realizzato in compagnia di Alberonero qualche giorno addietro (Covered) torniamo quindi ad approfondire il lavoro di uno dei nomi caldi della nostra scena che a cadenza random, attraverso il particolare approccio visivo, riesce puntualmente ad emozionarci ed esaltarci. È infatti importante sottolineare come il lavoro portato avanti, ma soprattutto la crescita nei temi così come negli spunti, che gli interpreti stanno portando avanti attraverso il loro operato, sia diametralmente proporzionale all’impatto delle loro opere.

La ricerca di SBAGLIATO si pone perfettamente come una illusione della realtà che ci circonda per mezzo di un processo visivo atto proprio ad un eludere la stessa ed ad innescare sensazioni e spunti differenti, in questo senso la capacità di sviluppare emozioni differenti è senza dubbio legato all’utilizzo di immagini reali, poste proprio in luoghi alcune volte impossibili, altre assolutamente perfetti e che non solo fanno da cornice, ma letteralmente si trasformano cambiando aspetto proprio in funzione di ciò che gli interpreti vanno a proporre. Il dialogo quindi con lo spot, con il panorama e con ciò che circonda la parete è quindi fondamentale e soprattutto diventa la linea di demarcazione tra ciò che vediamo e ciò che sappiamo non esserci all’interno di una realtà appunto che si trasforma presto in un cortocircuito visivo. La frattura visiva portata vanti da SBAGLIATO ha quindi in sé il seme della ragione, la perfetta coniugazione con gli spazi ed contempo tutta l’impostazione talvolta filosofica, alcune volte unicamente visiva, va quindi a generare una nuova realtà drasticamente influenzata sia dall’immaginazione degli artisti ma soprattutto dove trovano posto porte, spiragli e qualsiasi altro elemento architettonico che viene campionato e riproposto all’interno di un nuovo tessuto visivo, pronto per accoglierlo e con esso modificare il proprio dna e la propria immagine finale.

L’intervento di Palazzo Collicola, dal titolo “Trottola”, porta avanti i concetti prettamente tematici tipici di SBAGLIATO portandone avanti le invenzioni visive, andando a pescare però da un immagine nuova e differente, una roulotte posta all’interno di un museo, un oggetto fatiscente a confronto con il catalogo di opere d’arte, un immagine ‘sporca’ ma che al contempo fa da riflesso al Palazzo stesso ed alla sue bellezze esposte in uno spunto mirato proprio a mette l’accento sulle contraddizioni tipiche di un museo.

Nel museo tutto è fermo, si entra per percepire emozioni e visioni. Appena queste mettono piede al suo interno vengono classificate. avviene un’archiviazione culturale. Si prova a definire uno stato d’animo. l’atmosfera che regna è densa e immobile. il museo, luogo per eccellenza di diffusione dell’arte, porta con se anche un lato omicida.
L’intenzione questa volta è quella di mettere una lente di ingrandimento sul ruolo, per certi versi contraddittorio, del museo stesso.
Abbiamo scelto un soggetto con delle caratteristiche evidenti: vivibilità, dinamismo e fascinazione per l’ignoto.
la roulotte in un contesto come quello appena descritto si immobilizza e smette di vivere.

Thanks to The Artist for The Pics
Pics by Valeria Rocca

SBAGLIATO “Trottola” New Piece at Palazzo Collicola

Gli amici di SBAGLIATO tornano a colpire e lo fanno con un nuovo splendido intervento realizzato ancora una volta all’interno dell’importante Palazzo Collicola di Spoleto proseguendo in questo modo il bel progetto Collicola on The Wall che già li aveva visti coinvolti qualche mese fa.

Con ancora negli occhi lo splendido lavoro realizzato in compagnia di Alberonero qualche giorno addietro (Covered) torniamo quindi ad approfondire il lavoro di uno dei nomi caldi della nostra scena che a cadenza random, attraverso il particolare approccio visivo, riesce puntualmente ad emozionarci ed esaltarci. È infatti importante sottolineare come il lavoro portato avanti, ma soprattutto la crescita nei temi così come negli spunti, che gli interpreti stanno portando avanti attraverso il loro operato, sia diametralmente proporzionale all’impatto delle loro opere.

La ricerca di SBAGLIATO si pone perfettamente come una illusione della realtà che ci circonda per mezzo di un processo visivo atto proprio ad un eludere la stessa ed ad innescare sensazioni e spunti differenti, in questo senso la capacità di sviluppare emozioni differenti è senza dubbio legato all’utilizzo di immagini reali, poste proprio in luoghi alcune volte impossibili, altre assolutamente perfetti e che non solo fanno da cornice, ma letteralmente si trasformano cambiando aspetto proprio in funzione di ciò che gli interpreti vanno a proporre. Il dialogo quindi con lo spot, con il panorama e con ciò che circonda la parete è quindi fondamentale e soprattutto diventa la linea di demarcazione tra ciò che vediamo e ciò che sappiamo non esserci all’interno di una realtà appunto che si trasforma presto in un cortocircuito visivo. La frattura visiva portata vanti da SBAGLIATO ha quindi in sé il seme della ragione, la perfetta coniugazione con gli spazi ed contempo tutta l’impostazione talvolta filosofica, alcune volte unicamente visiva, va quindi a generare una nuova realtà drasticamente influenzata sia dall’immaginazione degli artisti ma soprattutto dove trovano posto porte, spiragli e qualsiasi altro elemento architettonico che viene campionato e riproposto all’interno di un nuovo tessuto visivo, pronto per accoglierlo e con esso modificare il proprio dna e la propria immagine finale.

L’intervento di Palazzo Collicola, dal titolo “Trottola”, porta avanti i concetti prettamente tematici tipici di SBAGLIATO portandone avanti le invenzioni visive, andando a pescare però da un immagine nuova e differente, una roulotte posta all’interno di un museo, un oggetto fatiscente a confronto con il catalogo di opere d’arte, un immagine ‘sporca’ ma che al contempo fa da riflesso al Palazzo stesso ed alla sue bellezze esposte in uno spunto mirato proprio a mette l’accento sulle contraddizioni tipiche di un museo.

Nel museo tutto è fermo, si entra per percepire emozioni e visioni. Appena queste mettono piede al suo interno vengono classificate. avviene un’archiviazione culturale. Si prova a definire uno stato d’animo. l’atmosfera che regna è densa e immobile. il museo, luogo per eccellenza di diffusione dell’arte, porta con se anche un lato omicida.
L’intenzione questa volta è quella di mettere una lente di ingrandimento sul ruolo, per certi versi contraddittorio, del museo stesso.
Abbiamo scelto un soggetto con delle caratteristiche evidenti: vivibilità, dinamismo e fascinazione per l’ignoto.
la roulotte in un contesto come quello appena descritto si immobilizza e smette di vivere.

Thanks to The Artist for The Pics
Pics by Valeria Rocca