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GORGO

Saner – New Mural in Rabat, Morocco

Con quest’ultima pittura realizzata a Rabat per il Jidar Festival, torniamo con piacere ad approfondire il lavoro di Saner.

L’africa ed in particolare proprio il Marocco, continuano ad essere una metà piuttosto attraente per gli autori internazionali. Dopo le meraviglie dell’ottimo MB6 Street Art Project, ecco quindi una nuova serie di interventi in occasione di una nuova rassegna urbana.

Il confronto con le produzioni di Saner passa inevitabilmente con le influenze, gli usi ed i costumi, il folklore e le tradizioni Messicane. L’estetica dell’interprete è quindi figlia di un forte senso di appartenenza con il proprio paese, attraverso il quale declinare una peculiare riflessione sull’essere umano e sulla società moderna. È interessante notare come Saner in particolare utilizzi il simbolo della maschera per esercitare tutta la profondità di una riflessione che diviene introspettiva e soggettiva.

Per la rassegna Marocchina, Saner sviluppa un intervento che accoglie e raccoglie l’eredità del luogo di lavoro. In questo modo le peculiari influenze estetiche, si fondono con quelle Marocchine, andando a generare una figura capace di porsi come ideale allegoria all’integrazione tra culture differenti e distanti.

Dopo il salto alcuni scatti con le fasi del making of e le immagini del bel risultato finale, dateci un occhiata, siamo certi che non mancherete di apprezzare.

Pics via Street Art News

Saner – New Mural in Rabat, Morocco

Con quest’ultima pittura realizzata a Rabat per il Jidar Festival, torniamo con piacere ad approfondire il lavoro di Saner.

L’africa ed in particolare proprio il Marocco, continuano ad essere una metà piuttosto attraente per gli autori internazionali. Dopo le meraviglie dell’ottimo MB6 Street Art Project, ecco quindi una nuova serie di interventi in occasione di una nuova rassegna urbana.

Il confronto con le produzioni di Saner passa inevitabilmente con le influenze, gli usi ed i costumi, il folklore e le tradizioni Messicane. L’estetica dell’interprete è quindi figlia di un forte senso di appartenenza con il proprio paese, attraverso il quale declinare una peculiare riflessione sull’essere umano e sulla società moderna. È interessante notare come Saner in particolare utilizzi il simbolo della maschera per esercitare tutta la profondità di una riflessione che diviene introspettiva e soggettiva.

Per la rassegna Marocchina, Saner sviluppa un intervento che accoglie e raccoglie l’eredità del luogo di lavoro. In questo modo le peculiari influenze estetiche, si fondono con quelle Marocchine, andando a generare una figura capace di porsi come ideale allegoria all’integrazione tra culture differenti e distanti.

Dopo il salto alcuni scatti con le fasi del making of e le immagini del bel risultato finale, dateci un occhiata, siamo certi che non mancherete di apprezzare.

Pics via Street Art News