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RUN – New Mural for ALTrove Festival

Proseguiamo il nostro viaggio per le strade di Catanzaro, tra i grandi artisti coinvolti nell’ALTrove Festival ritroviamo con piacere RUN che ha da poco terminato questa lunghissima parete portando nella zona del mercato tutto il suo particolare approccio visivo.

E’ anzitutto un piacere ritrovare uno dei grandi nomi Italiani per le strade del nostro paese, RUN infatti da anni si trova a Londra dove sta portando avanti un personalissimo percorso artistico, dopo quindi averci deliziato con una splendida serie di lavori in terra Inglese eccolo ritornare nel bel paese per un lavoro sensazionale. La rassegna come detto affonda le sue radici nella volontà degli organizzatori di mutare il panorama percettivo e visivo della città, concentrando gli sforzi degli artisti coinvolti nei luoghi cardine e simbolo per una rielaborazione degli stessi che possa cancellare la staticità ed il declino di queste zone, e di conseguenza rompere l’illusione che tutto vada bene così, dopo quindi aver posato lo sguardo sull’intervento caratteristico di SBAGLIATO (Covered) ci concentriamo ora sull’opera di un altro big Italiano.

Come spesso abbiamo avuto il piacere di notare il lavoro di RUN porta avanti una peculiare visione e rappresentazione umana che va ad abbracciare tematiche e spunti differenti e che, grazie alla continue ricerche e per mezzo di un tratto che continua la sua evoluzione costante nel tempo, non finisce mai di stupirci e coinvolgerci. L’interprete focalizza il proprio percorso sulla pittura e sul disegno di quelli che sono i mezzi e gli strumenti espressivi per eccellenza, il volto e le mani, che vengono raccolti e reinterpretati dall’artista attraverso un immersione in situazioni e tematiche differenti e che trovano il loro giusto canale espressivo all’interno di un tratto delicato e che spesso poggia le solide sue radici sul binomio cromatico offerto dal bianco e dal nero anche se nell’ultimo periodo stiamo assistendo ad una maggiore caratterizzazione cromatica delle figure rappresentate. Si erge quindi un operato altamente espressivo che riesce attraverso la realizzazione di volti, mani e corpi tipicamente umani, a veicolare sensazioni e stati d’animo differenti, le emozioni vengono quindi trascinate dall’espressività dei personaggi raffigurati rivelando tutta la profondità di un lavoro che non smette di interessarci e coinvolgerci.

Raccogliendo quindi a piene mani da tutto il personalissimo immaginario RUN per questa sua ultima fatica va a realizzare un opere altamente caratteristica, ancora una volta ritroviamo i consueti e peculiari volti, troviamo quindi una serie di facce, uno dopo l’altro l’interprete sviscera differenti frame di differenti soggetti, caratterizzati da una parte dal differente angolo di prospettiva ma sopratutto dal cambio costante di espressioni. Ogni volto raccoglie un emozioni ed una sensazione differente in un percorso in cui l’artista va qui a dialogare con il circondario e con ciò che è già esistente sulla superficie di lavoro, il muretto adiacente si trasforma quindi in ipotetica estensione del muro andando ad ospitare le parti finali dei volti, il mento e la bocca, oppure la siepe che spuntando fuori dalla parete va a prendere il posto del naso con lo stupore della figura dipinta che ne consegue. Ad accompagnare questa profonda caratterizzazione troviamo infine una componente cromatica delicata, l’artista sceglie infatti di affidarsi a pochi colori, il bianco su tutti, per dar vita ai volti ed andando piuttosto ad inserire all’interno degli stessi sfumature e giochi di colore tra il rosso ed il giallo, per ampliarne e caratterizzarne i tratti somatici, tutto davvero molto bello.

Come consuetudine in calce al nostro testo trovate una bella serie di scatti con tutti i dettagli di quest’ultima fatica dell’interprete, il consiglio è quello di darci un occhiata, ma restate sintonizzati nei prossimi giorni infatti continueremo a mostrarvi tutti gli interventi realizzati nel corso del bel Festival Calabrese.

Thanks to The Festival and The Artist for The Pics
Pics by Angelo Jaroszuk Bogasz

RUN – New Mural for ALTrove Festival

Proseguiamo il nostro viaggio per le strade di Catanzaro, tra i grandi artisti coinvolti nell’ALTrove Festival ritroviamo con piacere RUN che ha da poco terminato questa lunghissima parete portando nella zona del mercato tutto il suo particolare approccio visivo.

E’ anzitutto un piacere ritrovare uno dei grandi nomi Italiani per le strade del nostro paese, RUN infatti da anni si trova a Londra dove sta portando avanti un personalissimo percorso artistico, dopo quindi averci deliziato con una splendida serie di lavori in terra Inglese eccolo ritornare nel bel paese per un lavoro sensazionale. La rassegna come detto affonda le sue radici nella volontà degli organizzatori di mutare il panorama percettivo e visivo della città, concentrando gli sforzi degli artisti coinvolti nei luoghi cardine e simbolo per una rielaborazione degli stessi che possa cancellare la staticità ed il declino di queste zone, e di conseguenza rompere l’illusione che tutto vada bene così, dopo quindi aver posato lo sguardo sull’intervento caratteristico di SBAGLIATO (Covered) ci concentriamo ora sull’opera di un altro big Italiano.

Come spesso abbiamo avuto il piacere di notare il lavoro di RUN porta avanti una peculiare visione e rappresentazione umana che va ad abbracciare tematiche e spunti differenti e che, grazie alla continue ricerche e per mezzo di un tratto che continua la sua evoluzione costante nel tempo, non finisce mai di stupirci e coinvolgerci. L’interprete focalizza il proprio percorso sulla pittura e sul disegno di quelli che sono i mezzi e gli strumenti espressivi per eccellenza, il volto e le mani, che vengono raccolti e reinterpretati dall’artista attraverso un immersione in situazioni e tematiche differenti e che trovano il loro giusto canale espressivo all’interno di un tratto delicato e che spesso poggia le solide sue radici sul binomio cromatico offerto dal bianco e dal nero anche se nell’ultimo periodo stiamo assistendo ad una maggiore caratterizzazione cromatica delle figure rappresentate. Si erge quindi un operato altamente espressivo che riesce attraverso la realizzazione di volti, mani e corpi tipicamente umani, a veicolare sensazioni e stati d’animo differenti, le emozioni vengono quindi trascinate dall’espressività dei personaggi raffigurati rivelando tutta la profondità di un lavoro che non smette di interessarci e coinvolgerci.

Raccogliendo quindi a piene mani da tutto il personalissimo immaginario RUN per questa sua ultima fatica va a realizzare un opere altamente caratteristica, ancora una volta ritroviamo i consueti e peculiari volti, troviamo quindi una serie di facce, uno dopo l’altro l’interprete sviscera differenti frame di differenti soggetti, caratterizzati da una parte dal differente angolo di prospettiva ma sopratutto dal cambio costante di espressioni. Ogni volto raccoglie un emozioni ed una sensazione differente in un percorso in cui l’artista va qui a dialogare con il circondario e con ciò che è già esistente sulla superficie di lavoro, il muretto adiacente si trasforma quindi in ipotetica estensione del muro andando ad ospitare le parti finali dei volti, il mento e la bocca, oppure la siepe che spuntando fuori dalla parete va a prendere il posto del naso con lo stupore della figura dipinta che ne consegue. Ad accompagnare questa profonda caratterizzazione troviamo infine una componente cromatica delicata, l’artista sceglie infatti di affidarsi a pochi colori, il bianco su tutti, per dar vita ai volti ed andando piuttosto ad inserire all’interno degli stessi sfumature e giochi di colore tra il rosso ed il giallo, per ampliarne e caratterizzarne i tratti somatici, tutto davvero molto bello.

Come consuetudine in calce al nostro testo trovate una bella serie di scatti con tutti i dettagli di quest’ultima fatica dell’interprete, il consiglio è quello di darci un occhiata, ma restate sintonizzati nei prossimi giorni infatti continueremo a mostrarvi tutti gli interventi realizzati nel corso del bel Festival Calabrese.

Thanks to The Festival and The Artist for The Pics
Pics by Angelo Jaroszuk Bogasz