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RUN – New Mural at nEXt Emerson in Florence

Guess who’s back! Il nostro RUN torna in Italia, si sposta a Firenze dove, chiamato dai ragazzi di 400 Drops, ha avuto l’opportunità di trasformare attraverso la proprio visione, tutta la superfice esterna del centro sociale culturale nEXt Emerson.

Nell’attesa che ci separa dalle immagini dell’allestimento di “L’uomo con la coda”, ultima esibizione firmata dall’interprete all’interno degli spazi della Galleria Varsi di Roma, il campione italiano con base a Londra, torna qui dove tutto è iniziato. È lo stesso artista a svelarci come questo luogo, rappresenti uno dei primi dove ha avuto modo di imparare l’arte murale. Non stupisce quindi la volontà dell’interprete di segnare lo spazio attraverso una sorta di omaggio al luogo.

Ci vuole la pietra e delle cose difficili da spostare, quando c’è uno sgombero. Parte da qui la riflessione di RUN, sebbene infatti la struttura non sia (ancora) sottoposta a sgombero, l’autore italiano ha voluto lasciare una forte senso di monumentalità. Un posto storico, antico, capace di entrare nella cultura della gente del posto, dei giovani soprattutto, un vero e proprio patrimonio che, se distrutto, recherebbe un danno non indifferente.

Osservando le opere del campione italiano ci si ritrova coinvolti in una sorta di ritmo, una danza sinuosa in cui lo stesso artista pone l’accento sul linguaggio del corpo, sul dinamismo dei volti e delle mani, quanto mai capaci di stimolare e veicolare sensazioni ed impulsi differenti. La ricerca dell’artista ha saputo continuamente evolvere la personale sintesi, i corpo umano viene quindi piegato in funzione di situazioni, riflessioni e tematiche differenti, storie che si autoalimentano proprio grazie alle particolari pose o espressioni dei volti rappresentati. Il tutto viene raccolto da una sensibilità per il dettaglio spinta da una base cromatica che continua ad affidarsi al bianco ed al nero come principali vettori tonali.

Lavorando attraverso differenti percorsi tecnici e stilistici, l’autore dà vita ad icone e personaggi animate da un indole primitiva, quasi immersi in rituali antichi, mentre continuano a rinnovare la loro stessa ed intrinseca esistenza. Sono figure intime, profonde, silenti, legate al mistico ed all’onirico, quanto mai capaci di penetrare le sensazioni e gli stati percettivi di chi osserva.

Proprio quest’ultima ispirazione concettuale appare essere la principale leva tematica dell’ultima fatica dell’artista. L’opera realizzata da RUN vede la pittura di una serie di giganteschi menir, posti letteralmente alla base della struttura, andando quindi ad aumentarne il ‘peso’ da spostare, ma soprattutto realizzati come ideale parabola del lavoro fin qui svolto dalla struttura per i cittadini.

Ad accompagnare il nostro testo una bella serie di scatti con le fasi di realizzazione del progetto ed il bel risultato finale, dateci un occhiata e restate sintonizzati qui sul Gorgo per nuovi e succosi aggiornamenti sull’autore italiano.

Thanks to The Artist for The Pics

RUN – New Mural at nEXt Emerson in Florence

Guess who’s back! Il nostro RUN torna in Italia, si sposta a Firenze dove, chiamato dai ragazzi di 400 Drops, ha avuto l’opportunità di trasformare attraverso la proprio visione, tutta la superfice esterna del centro sociale culturale nEXt Emerson.

Nell’attesa che ci separa dalle immagini dell’allestimento di “L’uomo con la coda”, ultima esibizione firmata dall’interprete all’interno degli spazi della Galleria Varsi di Roma, il campione italiano con base a Londra, torna qui dove tutto è iniziato. È lo stesso artista a svelarci come questo luogo, rappresenti uno dei primi dove ha avuto modo di imparare l’arte murale. Non stupisce quindi la volontà dell’interprete di segnare lo spazio attraverso una sorta di omaggio al luogo.

Ci vuole la pietra e delle cose difficili da spostare, quando c’è uno sgombero. Parte da qui la riflessione di RUN, sebbene infatti la struttura non sia (ancora) sottoposta a sgombero, l’autore italiano ha voluto lasciare una forte senso di monumentalità. Un posto storico, antico, capace di entrare nella cultura della gente del posto, dei giovani soprattutto, un vero e proprio patrimonio che, se distrutto, recherebbe un danno non indifferente.

Osservando le opere del campione italiano ci si ritrova coinvolti in una sorta di ritmo, una danza sinuosa in cui lo stesso artista pone l’accento sul linguaggio del corpo, sul dinamismo dei volti e delle mani, quanto mai capaci di stimolare e veicolare sensazioni ed impulsi differenti. La ricerca dell’artista ha saputo continuamente evolvere la personale sintesi, i corpo umano viene quindi piegato in funzione di situazioni, riflessioni e tematiche differenti, storie che si autoalimentano proprio grazie alle particolari pose o espressioni dei volti rappresentati. Il tutto viene raccolto da una sensibilità per il dettaglio spinta da una base cromatica che continua ad affidarsi al bianco ed al nero come principali vettori tonali.

Lavorando attraverso differenti percorsi tecnici e stilistici, l’autore dà vita ad icone e personaggi animate da un indole primitiva, quasi immersi in rituali antichi, mentre continuano a rinnovare la loro stessa ed intrinseca esistenza. Sono figure intime, profonde, silenti, legate al mistico ed all’onirico, quanto mai capaci di penetrare le sensazioni e gli stati percettivi di chi osserva.

Proprio quest’ultima ispirazione concettuale appare essere la principale leva tematica dell’ultima fatica dell’artista. L’opera realizzata da RUN vede la pittura di una serie di giganteschi menir, posti letteralmente alla base della struttura, andando quindi ad aumentarne il ‘peso’ da spostare, ma soprattutto realizzati come ideale parabola del lavoro fin qui svolto dalla struttura per i cittadini.

Ad accompagnare il nostro testo una bella serie di scatti con le fasi di realizzazione del progetto ed il bel risultato finale, dateci un occhiata e restate sintonizzati qui sul Gorgo per nuovi e succosi aggiornamenti sull’autore italiano.

Thanks to The Artist for The Pics