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GORGO

ROA for POW WOW Festival 2015

Tra i grandi nomi al lavoro per le strade del distretto di distretto di Kaka’Ako ad Honolulu in occasione del POW WOW Festival, ritroviamo il grande ROA, il globetrotter Belga ha infatti da poco terminato di realizzare questa nuova ed intensa pittura.

Continuano quindi i lavori per la rassegna hawaiana, vero e proprio epicentro di questo inizio d’anno grazie ad un roster di artisti di primo livello, tra realtà internazionali ed autori locali. Per noi è l’occasione per tornare ad approfondire il lavoro di uno degli artisti di maggior rilievo delle scena internazionale, attraverso una pittura di piccole dimensione capace di ereditare però tutto lo spessore delle produzioni tipiche dell’interprete.

Ci addentriamo quindi nuovamente all’interno del particolare universo tematico di ROA, un mondo tetro ed oscuro costantemente alimentato dalla particolare riflessione dell’artista sul mondo animale. Gli animali da sempre rappresentano infatti il principale stimolo tematico per l’artista, una narrativa visiva la sua, in grado di tracciare con forza e carattere tutta la sofferenza e la brutalità a cui gli stessi sono sottoposti. Questo preciso indirizzo tematico, viene sorretto da una impostazione stilistica votata anzitutto al dettaglio, alla personale abilità di tratteggiare con cura i corpi dei suoi protagonisti ed al tempo stesso, da una precisa e sensibile direzione cromatica. Il nero pece, l’oscurità del tratto, proposti dall’autore Belga, rappresentano il primo sintomo di una produzione difficile, scoraggiante e velenosa, un impronta stilistica in grado di porsi al meglio come ideale canale espressivo delle personali fascinazioni.

Le bestie proposte dall’autore si ergono all’interno del contesto urbano, impattano lo spettatore attraverso la loro splendida brutalità espressiva, rabbia pura, che colpisce chi osserva con violenza scaraventando addosso le inquietudini e le malinconie di questi essere viventi. Gli sguardi si fanno fermi, penetranti e si pongono come ideale connessione, come propellente visivo in grado di stimolare spunti e riflessioni differenti. Approfondendo questi esseri, direttamente legati al contesto naturale nel quale vengono raffigurati, portano una sorta di riappropriazione degli spazi, ne rivendicano l’appartenenza ed in modo più sottile, si pongono come ideale specchio riflesso della condizione umana, ponendo l’accento sulla deriva che l’uomo moderno ha intrapreso negli ultimi anni.

Quest’ultima fatica vede ROA raffigurare due specie autoctone delle isole Hawaii. Attraverso il peculiare approccio stilistico questi due animali incrociano il loro cammino in una sorta di abbraccio o lotto intestina. Ancora una volta violento ed efficace.

Ad accompagnare il nostro testo una bella serie di scatti con le fasi di lavorazione del pezzo fino al suo bel risultato finale, dateci un occhiata e restate sintonizzati qui sul Gorgo per nuovi aggiornamenti dal Festival Statunitense.

Pics via Street Art News and Arrested Motion

ROA for POW WOW Festival 2015

Tra i grandi nomi al lavoro per le strade del distretto di distretto di Kaka’Ako ad Honolulu in occasione del POW WOW Festival, ritroviamo il grande ROA, il globetrotter Belga ha infatti da poco terminato di realizzare questa nuova ed intensa pittura.

Continuano quindi i lavori per la rassegna hawaiana, vero e proprio epicentro di questo inizio d’anno grazie ad un roster di artisti di primo livello, tra realtà internazionali ed autori locali. Per noi è l’occasione per tornare ad approfondire il lavoro di uno degli artisti di maggior rilievo delle scena internazionale, attraverso una pittura di piccole dimensione capace di ereditare però tutto lo spessore delle produzioni tipiche dell’interprete.

Ci addentriamo quindi nuovamente all’interno del particolare universo tematico di ROA, un mondo tetro ed oscuro costantemente alimentato dalla particolare riflessione dell’artista sul mondo animale. Gli animali da sempre rappresentano infatti il principale stimolo tematico per l’artista, una narrativa visiva la sua, in grado di tracciare con forza e carattere tutta la sofferenza e la brutalità a cui gli stessi sono sottoposti. Questo preciso indirizzo tematico, viene sorretto da una impostazione stilistica votata anzitutto al dettaglio, alla personale abilità di tratteggiare con cura i corpi dei suoi protagonisti ed al tempo stesso, da una precisa e sensibile direzione cromatica. Il nero pece, l’oscurità del tratto, proposti dall’autore Belga, rappresentano il primo sintomo di una produzione difficile, scoraggiante e velenosa, un impronta stilistica in grado di porsi al meglio come ideale canale espressivo delle personali fascinazioni.

Le bestie proposte dall’autore si ergono all’interno del contesto urbano, impattano lo spettatore attraverso la loro splendida brutalità espressiva, rabbia pura, che colpisce chi osserva con violenza scaraventando addosso le inquietudini e le malinconie di questi essere viventi. Gli sguardi si fanno fermi, penetranti e si pongono come ideale connessione, come propellente visivo in grado di stimolare spunti e riflessioni differenti. Approfondendo questi esseri, direttamente legati al contesto naturale nel quale vengono raffigurati, portano una sorta di riappropriazione degli spazi, ne rivendicano l’appartenenza ed in modo più sottile, si pongono come ideale specchio riflesso della condizione umana, ponendo l’accento sulla deriva che l’uomo moderno ha intrapreso negli ultimi anni.

Quest’ultima fatica vede ROA raffigurare due specie autoctone delle isole Hawaii. Attraverso il peculiare approccio stilistico questi due animali incrociano il loro cammino in una sorta di abbraccio o lotto intestina. Ancora una volta violento ed efficace.

Ad accompagnare il nostro testo una bella serie di scatti con le fasi di lavorazione del pezzo fino al suo bel risultato finale, dateci un occhiata e restate sintonizzati qui sul Gorgo per nuovi aggiornamenti dal Festival Statunitense.

Pics via Street Art News and Arrested Motion