ROA – New Mural in Sadali, Sardinia
Invitato dall’Associazione Culturale Look-Out per il progetto di residenza d’artista Murartista, il grande artista Belga ROA, nei giorni scorsi, si trovava a Sadali in Sardegna dove ha avuto modo di realizzare questa nuova ed intensa pittura.
Ci troviamo all’interno di un piccola comunità nella Barbagia di Seulo in Sardegna, gli artisti chiamati sono protagonisti di una residenza di 15 giorni dove si sono trovati a stretto contatto con l’ambiente piccolo e la forte e collaborativa comunità del paese, incoraggiamento ideale, nell’esplorazione di nuovi processi e concetti negli spazi pubblici, e di una interazione, senza alcun dubbio, maggiore con la gente del posto.
In questo particolare contesto lavorativo si inserisce il talento di uno degli artisti più rappresentativi a livello internazionale. È innegabile il forte impatto dei lavori dell’artista, legati senza dubbio ad un ottima capacità riproduttiva, e connessi con la forte dose di sentimenti cupi, malinconici e per certi versi anche violenti ed oscuri dei suoi soggetti. Si tratta in questo senso di un preciso filtro tematico atto a rappresentare il mondo animale attraverso un punto di vista nuovo e differente. C’è rabbia nelle immagini che vediamo, c’è violenza e rancore ed il vettore cromatico perfetto per esplorare e sviluppare al meglio questo preciso piglio tematico, non poteva che essere il nero.
Le creature di ROA vengono così intrise all’interno di un bagno oscuro che ne pervade tutta la carne, trasformando la pelle, i peli, le squame in una mistura oscura che va inevitabilmente ad alimentare i sentimenti e le emozioni tipiche dei lavori dell’interprete Belga. L’idea di elaborare i soggetti e gli animali prendono unicamente spunto da quella che è la fauna locale, dimostra tutta la sensibilità dell’interprete nel voler coinvolgere il più possibile la gente del posto all’interno delle sensazioni e stati d’animo che la sua pittura fa scaturire, l’impressione è quella di una riflessione sinistra ma al contempo profonda sulla condizione degli animali, ci mostra un lato differente ed in parte inesplorato portandoci e impattando la nostra vista attraverso immagini soffocanti, brutali per una visione per certi versi feroce che va a scuotere i sensi, sveglia da un intorpidimento alimentano il nostro disagio. Ma gli animali ed i soggetti raffigurati inevitabilmente possono essere letti come una precisa rappresentazione del nostro essere umani, ne riflettono le barbarie, la violenza, la fame e la distruzione continua con la quale ne stiamo distruggendo l’habitat, la città con le sue pareti diviene uno specchio ed un canale visivo per urlare la morte e con essa provare a sviluppare una riflessione dura ed imponente.
Per il progetto ROA ancora una volta si connette al luogo di lavoro prendendo come protagonista un piccolo cinghiale, legato ed affiancato dal teschio di un suo simile. Potente e diretto proprio come piace a noi.
In attesa di nuovi aggiornamenti dal progetto, vi lasciamo ad alcuni scatti con le fasi di realizzazione dell’opera ed il suo bel risultato finale, dateci un occhiata e restate sintonizzati qui sul Gorgo per nuovi e succosi aggiornamenti.
Pics by The Project