ROA – New Mural for FORM Public Art Project Part 2
Proseguiamo nel seguire da vicino il lavoro di ROA, come visto il grande interprete Belga è tra i grandi nomi che hanno preso parte all’eccellente FORM Public Art Project di Perth in Australia, ora a distanza di qualche giorno scopriamo un nuovo intervento realizzato dall’artista per la rassegna.
Come visto praticamente tutti i partecipanti al Festival prima di lasciare la cittadina Australiana, hanno poi avuto modo di realizzare una seconda parete, spesso di dimensioni inferiori rispetto alla precedente, anche ROA quindi chiude in bellezza la sua esperienza con la realizzazione di questo piccolo roditore su questa porzione di parete sulla Wolf Lane.
Tra gli artisti più apprezzati e seguiti, ROA continua da anni a portare avanti la propria personale visione decadente del mondo animale, la ricerca dell’artista ci ha regalato istantanee cocenti e dal forte impatto, figlie di una visione cupa, triste ed a tratti anche violenta, specialmente se si osservano le declinazioni rosso sangue che ogni tanto fanno capolino su parete. L’interprete Belga ha fatto del suo vagare per la terra e della sua ricerca sulla fauna locale il principale fulcro tematico del suo lavoro, sono infatti gli animali tipici del luogo a diventare i protagonisti delle sue incursioni che hanno nell’aspetto e nella loro visione finale il fulcro visivo nella scelta dell’artista di affidarsi unicamente a colori come il nero ed i suoi derivati, supportato dal bianco e dai grigi, il tratto invece è fortemente ricercato con forti e ripetute linee a dare vita alla pelle, il pelo e gli occhi delle sue belve. Quello che stupisce nei suoi interventi, oltre alla grande resa realistica che l’interprete riesce ad imprimere, è la forte connotazione emotiva che rappresenta da sempre il valore aggiunto del suo operato, ROA applica una riflessione sul mondo animale, ci mostra un lato differente della stessa medaglia, punta e spara diretto la propria feroce visione, in un impatto fragoroso che scuote i sensi e lascia intorpiditi da sensazioni di disagio e di aperto contrasto, le bestie riflettono il nostro essere umani, la nostra fame, la distruzioni che stiamo apportando ai loro habitat, le violenze che sono obbligati a ricevere, la loro debolezza e tutta l’atrocità della più elementare delle verità che porta con sè la violenza di una scala alimentare troppo spesso abusata dall’uomo stesso.
Per questa sua seconda fatica, ROA porta nuovamente in dote tutto il personale immaginario, spazio quindi ai toni cupi, agli sguardi velenosi ed alle fittissime trame scure e rigorosamente nere, per un immagine ancora una volta forte, malinconica ed altamente espressiva e che richiama tutta la violenza e la rabbia dell’universo animale.
In attesa di scoprire nuovi aggiornamenti sull’interprete, vi lasciamo alle immagini in calce, se invece vi siete persi qualcosa e volete approfondire tutti i lavori realizzati per il bel progetto urbano Australiano vi rimandiamo nella nostra apposita sezione qui.
Pics by Jeremy Storey