Peeta – New Mural in Rovigo
Ci spostiamo a Rovigo, nei giorni scorsi qui il nostro Peeta ha infatti terminato di realizzare un nuovo intervento per il progetto I.C.A.Ro, andando a lavorare sulla facciata esterna dell’ex biglietteria dell’autostazione.
Con ancora negli occhi il bell’allestimento realizzato per “Parallel Realities”, il bel solo show aperto lo scorso Febbraio all’interno degli spazi della Montana Gallery di Barcellona, andiamo quindi ad immergerci nuovamente all’interno della particolare impostazioni stilistica e tematica dell’autore.
Con una solida base e background all’interno del mondo dei graffiti, la produzione di Peeta entra in diretta connessione con una personale e peculiare ricerca capace di coadiuvare forme ed aspetti scultorei, in una particolare elaborazione letterale.
L’impatto è fragoroso, l’artista Italiano si concentra sulla forma elaborando un percorso percettivo in cui l’impulso scultoreo si avvicina ad un contesto visivo tridimensionale, trasformando quindi l’aspetto delle lettere che compongono il suo stesso nome, in vere e proprie forme scultoree, caratterizzate da una riproduzione pittorica a tre dimensioni. Lo studio della forma portato avanti dall’interprete, parte quindi dalla silhouette delle lettere, queste vengono commutate in funzione di aspetti differenti, si aprono, si accartocciano e si chiudono, andando a sviluppare elementi irregolari, composizioni per nulla statiche e che anzi, attraverso un moto simulato, emergono direttamente dagli spazi e dalle pareti, cambiandone completamente la fisionomia. Un moto fluido capace di rendere realistica una tridimensionalità materica attraverso la riproduzione di luci e ombre, effetti gradienti di colore ed infine, sfumature perfette.
Aldilà dell’aspetto prettamente pittorico, gli interventi dell’autore ereditano uno stimolo introspettivo. La stessa idea di commutare il proprio nome, attraverso effetti differenti e con la conseguente scomparsa del loro stesso valore semantico, rivelano l’esigenza dell’artista di porsi a contatto con sentimenti e stimoli personali. La cadenza viscerale, gli stati d’animo del momento, gli spunto del luogo, vanno quindi ad intrecciarsi con una trasformazione che nel corso del tempo si è fatta sempre più ricca e complessa.
Chi osserva viene si spinto a scardinare la chiave di lettura di ciò che ha di fronte, al tempo stesso però pone in essere un dialogo con lo stesso interprete, attraverso un filo percettivo che passa inevitabilmente per la forma ed il particolare aspetto delle sue produzioni.
Raccogliendo appieno tutto il carattere delle sue produzioni, Peeta per questo suo ultimo intervento, va ad ispirarsi alle peculiarità tonali del luogo. Dialogando quindi con l’edificio, con alcuni dettaglio come i contorni delle finestre, la ruggine delle porte e degli infissi, ecco emerge una nuova elaborazione letterale del suo stesso nome.
Null’altro da aggiungere, in calce al nostro testo, potete trovare una bella e ricca serie di scatti con tutti i dettagli di quest’ultima fatica, il consiglio è quello di darci un occhiata, siamo certi che anche voi come noi non mancherete di apprezzare.