Pastel – New Mural for Traffic Design Festival Part 2
Ancora Gdynia ed ancora Traffic Design Festival, dopo la bella parete a tema storico del precedente intervento, l’artista Argentino Pastel fa il bis con un nuovo intervento ancora una volta profondamente connesso con temi e spunti dettati dal luogo.
Esattamente come accaduto durante il Bien Urbain anche qui Pastel ha l’opportunità di lavorare ad una seconda parete, andando ad elaborare un intervento decisamente inedito rispetto a ciò che siamo soliti aspettarci, un nuovo step quindi che non potevamo che apprezzare.
La vena pittorica dell’interprete Argentino come abbiamo avuto il piacere di vedere diverso volte muove forme, linee e visioni prettamente astratte, si tratta di un piglio personale che vede unificati sotto un unica veste visiva gli studi accademici e la spiccata sensibilità pittorica, le forme così come tutti quei dettagli ed accorgimenti visivi vanno a creare un percorso profondo e dettagliato che spinge l’interprete ad una rievocazione di elementi naturali così come urbani. Il piglio tematico è affidato come detto ad una riflessione che accoglie elementi storici, sociali od umani, ed è supportata da una scelta cromatica che mira a mettere in evidenza proprio le particolari forme elaborata dell’artista, gli sfondi si fanno spessi e profondi, spesso caratterizzati dall’utilizzo di tinte piuttosto scuro o comunque in contrasto con quelle che sono le figure dipinte, queste ultime invece rivelato tutta lo spiccato piglio verso il dettaglio e vengono arricchite da una vivissima serie di dettagli, tutto raccolto in un equilibrio visivo puntualmente ricercato e disciplinato dallo stesso interprete.
Quest’ultima fatica dell’artista poggia anzitutto le basi su una nuova riflessione, l’interprete analizza e riflette sull’estinzione delle comunità indigente a causa della continua gentrificazione, in particolare Pastel rivolge il proprio sguardo nel nord della Polonia dove esiste una piccola comunità chiamata Kashubians che difende la propria cultura, le proprie radici ed il proprio dialetto.
Per sviluppare un argomento di questo genere, l’artista va a concentrare la proprio impostazione visive all’interno di un tratto che attraverso il cerchio con i fiori al suo interno raccoglie il simbolo della comunità, dell’unione d’intenti, mentre attraverso la spessa linea blu che attraversa la parete da parte a parte va a simboleggiare lo sviluppo urbano e la gentrificazione, posta accuratamente sotto al livello del grande cerchio in modo da non scalfirne assolutamente la forma, tutto chiaro.
Non aggiungiamo altro, vi lasciamo piuttosto ad una bella e ricca serie di scatti con tutti i dettagli di quest’ultima fatica dell’artista certi che anche voi come noi non mancherete di apprezzare, ma restate sintonizzati nei prossimi giorni proseguiremo il nostro full recap nelle meraviglie della rassegna Polacca, se vi siete persi qualcosa qui tutti i precedenti interventi.
Thanks to The Artist and The Festival for The Pics