Pastel for Memorie Urbane 2015
Ancora aggiornamenti dal Memorie Urbane, epicentro di questo inizio estate, con l’ultima fatica realizzata dal grande Pastel a Gaeta, un nuovo intervento con cui l’artista Argentino continua a confrontarsi con temi e spunti legati al posto.
Con ancora negli occhi le immagini di “Fallas“, esibizione a quattro mani con coinvolti l’artista e Pastel, aperta nelle scorse settimane negli spazi della Montana Gallery di Barcellona, ecco tornare in strada l’autore Argentino con una nuova ed intensa pittura.
Abbiamo spesso seguito gli sviluppi della pittura dell’artista, le sue differenti alterazioni, fino all’attuale forma e cifra stilistica, evidenziano gli aspetti peculiari, per una ricerca che ha saputo sempre coinvolgerci e spingerci verso una personale riflessione. L’approccio dell’interprete risulta strettamente legato al luogo di lavoro, sia dal punto di vista prettamente stilistico quanto tematico, con una personale enfasi su un approfondimento che coinvolge spunti tematici quanto paesaggistici.
Al centro delle produzioni dell’Argentino, troviamo una personale fascinazione in cui l’elemento naturale non risulta unicamente utilizzato ad un fine rappresentativo, quanto piuttosto, propellente per una nuova e peculiare analisi. Nella relazione che intercorre tra le pitture ed il luogo di lavoro, l’operato dell’interprete si colloca come vera e propria eredità storica del posto, come personale rielaborazione della flora esistente in un determinato luogo, intrecciando quindi elementi tangibili con stimoli prettamente tematici. In questo senso l’artista agisce per mezzo di una pittura per analogia, cogliendo l’ispirazione dalle piante, dai fiori e dai sassi presenti sul posto, intrecciando queste forme organiche e naturali con temi storici, legati alla personale emotività ed agli stati d’animo dello stesso artista.
Quelli che emergono sono corposi intrecci scanditi da tonalità, da dettagli vivi, capaci di irretire lo spazio trasformandone completamente la percezioni, oppure maestose ghirlande decorative in grado di legarsi con forza con l’identità storica del luogo di lavoro.
Inevitabilmente anche per la rassegna, Pastel porta in dote tutto il personale bagaglio stilistico, l’interprete si cimenta in una nuova pittura che va trasformare completamente lo spazio di questa grande struttura architettonica. L’opera, dal titolo “Non Ora”, vede la pittura di una serie di piante tipicamente Africane, queste si ergono come simbolo delle radici profonde di tutte quelle persone che emigrano in Europa in cerca di una nuova vita.
In attesa di nuovi aggiornamenti dal Festival e dall’artista, ad accompagnare il nostro testo alcuni scatti con i dettagli di quest’ultima fatica, dateci un occhiata e restate sintonizzati qui sul Gorgo.
Thanks to The Artist for The Pics