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Nevercrew for Urban Nation Project in Berlin

In occasione dei lavori per il progetto Berlinese Urban Nation, torniamo con piacere ad immergerci all’interno del particolare immaginario dei Nevercrew, il duo Svizzero presenta infatti una nuova pittura sviluppata attraverso il consueto approccio stilistico.

Curato da Steven P. Harrington e Jamie Rojo da Brooklyn Street Art, il progetto ci offre l’opportunità di tornare ad approfondire il lavoro di Christian Rebecchi e Pablo Togni, aka Nevercrew.

Quello che ci ha sempre incuriositi nel nostro raccontarvi le peripezie degli artisti, è la capacità degli stessi di entrare a contatto con la strada attraverso un slancio tematico ben definito ed atto ad impattare profondamente le percezioni di chi osserva. La duplicità identità di ciascuno dei due artisti, ha permesso la creazione di un impulso stilistico personale, sfaccettato nella sua forma e costantemente alimentato dalle personali fascinazioni del duo.

L’universo narrativo imbastito dagli artisti è anzitutto legato alla fantasia, canale principale e componente primaria ed imprescindibile di ciascuna delle loro opere. Le produzioni vivono in una costante tensione sia dal punto di vista cromatico, con un intenso utilizzo di toni accessi ed impattanti a contrasto con il binomio bianco e nero, sia da quello prettamente pittorico. Lo spettatore ha di fronte due differenti percorso, tra razionalità e fantasia, viene accolto da un stimolo votato all’iperrealismo posto a contrasto con elementi e strutture meccaniche. Quello che emerge è un costante equilibrio tra due forze repulsive, i corpi dei soggetti, potenti ed intrisi di immaginazione, si scontrano con la rigidezza e perfezione intrinseca delle macchine e degli strumenti raffigurati. Si tratta di un piglio visivo che si rifà quindi al reale, alterandone però la concezione e le regole, ci porta ad immergerci all’interno di un universo somigliante eppure dissimile, capace di farsi carico di riflessioni e spunti differenti sulle nostre stesse divagazioni mentali, sul modo in cui affrontiamo la quotidianità, plasmando nuove e interessanti visioni.

Dall’evocativo titolo “Highlighting machine n°1”, quest’ultima fatica dei Nevercrew raccoglie appieno quelli che sono gli stimoli tipici del lavoro del duo, che torna qui a proporre il curioso rapporto tra macchina e mondo naturale. Realizzato sulla Bülowstrasse 97, nei pressi della sede di Urban Nation, l’opera mette l’accento sulla duplice identità degli artisti. Ancora una volta veniamo a contatto quindi con elementi meccanici a confronto con stimoli altamente grafici. I primi vanno a dare forma e sostanza qui ad una nuova incarnazione tecnologica, contemporaneamente questa, viene messa a confronto con una vena maggiormente pittorica, attraverso la pittura di un nuova balena. A calamitare l’attenzione infine, l’intelligente utilizzo della luca presente sulla parete, che viene letteralmente utilizzata come cuore della macchina creando quindi una nuova e riuscitissima interazione tra lo spazio circostante e la pittura.

Proprio quest’ultimo punto rappresenta un nuovo ed inedito slancio, l’opera si pone come personale riflessione degli autori sulla percezione delle cose. Incanalando quindi le ombre e la luci generate del piccolo faro, gli artisti si interrogano nuovamente, in base ai differenti punti di vista, su cosa sia vero e cosa sia invece irreale stabilendo un punto di contatto proprio attraverso l’utilizzo della luca artificiale all’interno della loro stessa pittura. Pollice in su!

Ad accompagnare il nostro testo una lunga e bella serie di scatti, con le fasi di realizzazione del lavoro, ed il bel risultato finale, in attesa di nuovi aggiornamenti, dateci un occhiata, siamo certi che anche voi come noi non mancherete di apprezzare.

Thanks to The Artist for The Pics

Nevercrew for Urban Nation Project in Berlin

In occasione dei lavori per il progetto Berlinese Urban Nation, torniamo con piacere ad immergerci all’interno del particolare immaginario dei Nevercrew, il duo Svizzero presenta infatti una nuova pittura sviluppata attraverso il consueto approccio stilistico.

Curato da Steven P. Harrington e Jamie Rojo da Brooklyn Street Art, il progetto ci offre l’opportunità di tornare ad approfondire il lavoro di Christian Rebecchi e Pablo Togni, aka Nevercrew.

Quello che ci ha sempre incuriositi nel nostro raccontarvi le peripezie degli artisti, è la capacità degli stessi di entrare a contatto con la strada attraverso un slancio tematico ben definito ed atto ad impattare profondamente le percezioni di chi osserva. La duplicità identità di ciascuno dei due artisti, ha permesso la creazione di un impulso stilistico personale, sfaccettato nella sua forma e costantemente alimentato dalle personali fascinazioni del duo.

L’universo narrativo imbastito dagli artisti è anzitutto legato alla fantasia, canale principale e componente primaria ed imprescindibile di ciascuna delle loro opere. Le produzioni vivono in una costante tensione sia dal punto di vista cromatico, con un intenso utilizzo di toni accessi ed impattanti a contrasto con il binomio bianco e nero, sia da quello prettamente pittorico. Lo spettatore ha di fronte due differenti percorso, tra razionalità e fantasia, viene accolto da un stimolo votato all’iperrealismo posto a contrasto con elementi e strutture meccaniche. Quello che emerge è un costante equilibrio tra due forze repulsive, i corpi dei soggetti, potenti ed intrisi di immaginazione, si scontrano con la rigidezza e perfezione intrinseca delle macchine e degli strumenti raffigurati. Si tratta di un piglio visivo che si rifà quindi al reale, alterandone però la concezione e le regole, ci porta ad immergerci all’interno di un universo somigliante eppure dissimile, capace di farsi carico di riflessioni e spunti differenti sulle nostre stesse divagazioni mentali, sul modo in cui affrontiamo la quotidianità, plasmando nuove e interessanti visioni.

Dall’evocativo titolo “Highlighting machine n°1”, quest’ultima fatica dei Nevercrew raccoglie appieno quelli che sono gli stimoli tipici del lavoro del duo, che torna qui a proporre il curioso rapporto tra macchina e mondo naturale. Realizzato sulla Bülowstrasse 97, nei pressi della sede di Urban Nation, l’opera mette l’accento sulla duplice identità degli artisti. Ancora una volta veniamo a contatto quindi con elementi meccanici a confronto con stimoli altamente grafici. I primi vanno a dare forma e sostanza qui ad una nuova incarnazione tecnologica, contemporaneamente questa, viene messa a confronto con una vena maggiormente pittorica, attraverso la pittura di un nuova balena. A calamitare l’attenzione infine, l’intelligente utilizzo della luca presente sulla parete, che viene letteralmente utilizzata come cuore della macchina creando quindi una nuova e riuscitissima interazione tra lo spazio circostante e la pittura.

Proprio quest’ultimo punto rappresenta un nuovo ed inedito slancio, l’opera si pone come personale riflessione degli autori sulla percezione delle cose. Incanalando quindi le ombre e la luci generate del piccolo faro, gli artisti si interrogano nuovamente, in base ai differenti punti di vista, su cosa sia vero e cosa sia invece irreale stabilendo un punto di contatto proprio attraverso l’utilizzo della luca artificiale all’interno della loro stessa pittura. Pollice in su!

Ad accompagnare il nostro testo una lunga e bella serie di scatti, con le fasi di realizzazione del lavoro, ed il bel risultato finale, in attesa di nuovi aggiornamenti, dateci un occhiata, siamo certi che anche voi come noi non mancherete di apprezzare.

Thanks to The Artist for The Pics