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GORGO

Nelio x Duncan Passmore “LAOU / Collective Residency” (Recap)

Come promesso torniamo nuovamente a Wellington in Nuova Zelanda per andare a dare un occhiata i lavori presentati da Nelio e Duncan Passmore per la loro “LAOU / Collective Residency”, residenza che ha visto i due lavorare a stretto contatto durante il mese di Marzo.

Promosso e supportato da “Urban Dream Brokerage”, con lo scopo di riqualificare uno spazi in disuso nel centro della città, il progetto ci offre l’opportunità di approfondire e di chiudere il cerchio sull’esperienza dei due artisti in Nuova Zelanda.

In queste settimane ci siamo abbiamo spesso rivolto il nostro sguardo per le strade della cittadina neozelandese, sia Nelio che Duncan Passmore hanno infatti avuto modo di realizzare una nuova ed intensa serie di lavori. Ciascuno portando avanti il personale approccio stilistico, entrambi gli artisti si sono impegnati nella realizzazione di opere pittoriche differenti e profondamente interconnesse con stimoli e sviluppi pittorici inaspettati. Ispirati e supportati da interpreti locali come Ed Bats e Drypnz, gli interpreti hanno dato vita ad interventi capaci da una parte di mantenere l’identità tipica delle loro pittura, dall’altra sviluppare un alfabeto visivo, se possibile, ancora più viscerale. L’idea è quella di un confronto con lo spazio più criptico, parte dei percorsi e degli impulsi sviluppati viene infatti coperto, lasciato volutamente in bianco, con lo scopo di stimolare chi osserva che si ritrova così a comporre per conto proprio i vari intrecci astratti che da sempre caratterizzano le produzioni di entrambi.

Il duo ha avuto modo per tutto il mese di Marzo di realizzare all’interno “Th’ink” Studios, nella Lyell Bay, una nuova serie di interventi combinati che vanno di fatto a proseguire l’intensa collaborazione che da anni interessa i due autori.

Non nuovi a progetti di questo tipo, ricorderete “Isomorphic Collaborations” presentata lo scorso hanno a Lione, questo nuovo spunto continua quindi a portare avanti il lavoro combinato che da ormai sei anni vede i due interpreti a stretto contatto, sia in strada che in studio.

Il nome Laou, da cui derive questa nuova esperienza, si rifà direttamente al libro ‘Papalagi’, scritto da Eric Scheurmann nel 1920. In particolare si riferisce ad una riflessione sul testo scritto da Tuiavii, capo somoano, sull’idea che non vi sia alcun diritto di proprietà individuale all’interno delle loro cultura, dove parole come mio e tuo non esistono. Da qui Nelio e Duncan Passmore incentrato tutta la loro produzione, catalizzata da una nuova ed intensa serie di opere realizzate proprio durante i giorni di residenza e capaci ancora una volta di miscelare le differenti ricerca stilistiche e tematiche dei due grandi autori.

Ad accompagnare il nostro testo una bella ed intensa serie di scatti con tutti i dettagli dell’allestimento, il consiglio è quello di mettersi comodi, scrollate giù e dateci un occhiata, siamo certi che non mancherete di apprezzare.

The name “Laou” comes from the book “Papalagi,” written by Eric Scheurmann in the 1920’s. It refers to an alleged text written by Tuiavii, a Samoan chief, regarding the concept that there is no individual ownership within their culture, and words such as “mine” and “yours” do not exist. Using this as a reference point, Nelio (FR) & Duncan Passmore (UK) will be presenting an exhibition of collaborative works created as part of a residency program held in Lyall Bay at “Th’ink” Studios, during March 2015.

Nelio and Passmore have collaborated on murals and studio works for over 6 years, with the first official collaborative residency beginning last summer in Lyon, France. This year “LAOU” has seen a contribution from Ed Bats and Jon Drypnz.
With the support of the “Urban Dream Brokerage” the project inhabit a dissuesed space in the city centre.

The show is comprised of new works created here in Wellington during the month of March.

Thanks to The Artists for The Pics

Nelio x Duncan Passmore “LAOU / Collective Residency” (Recap)

Come promesso torniamo nuovamente a Wellington in Nuova Zelanda per andare a dare un occhiata i lavori presentati da Nelio e Duncan Passmore per la loro “LAOU / Collective Residency”, residenza che ha visto i due lavorare a stretto contatto durante il mese di Marzo.

Promosso e supportato da “Urban Dream Brokerage”, con lo scopo di riqualificare uno spazi in disuso nel centro della città, il progetto ci offre l’opportunità di approfondire e di chiudere il cerchio sull’esperienza dei due artisti in Nuova Zelanda.

In queste settimane ci siamo abbiamo spesso rivolto il nostro sguardo per le strade della cittadina neozelandese, sia Nelio che Duncan Passmore hanno infatti avuto modo di realizzare una nuova ed intensa serie di lavori. Ciascuno portando avanti il personale approccio stilistico, entrambi gli artisti si sono impegnati nella realizzazione di opere pittoriche differenti e profondamente interconnesse con stimoli e sviluppi pittorici inaspettati. Ispirati e supportati da interpreti locali come Ed Bats e Drypnz, gli interpreti hanno dato vita ad interventi capaci da una parte di mantenere l’identità tipica delle loro pittura, dall’altra sviluppare un alfabeto visivo, se possibile, ancora più viscerale. L’idea è quella di un confronto con lo spazio più criptico, parte dei percorsi e degli impulsi sviluppati viene infatti coperto, lasciato volutamente in bianco, con lo scopo di stimolare chi osserva che si ritrova così a comporre per conto proprio i vari intrecci astratti che da sempre caratterizzano le produzioni di entrambi.

Il duo ha avuto modo per tutto il mese di Marzo di realizzare all’interno “Th’ink” Studios, nella Lyell Bay, una nuova serie di interventi combinati che vanno di fatto a proseguire l’intensa collaborazione che da anni interessa i due autori.

Non nuovi a progetti di questo tipo, ricorderete “Isomorphic Collaborations” presentata lo scorso hanno a Lione, questo nuovo spunto continua quindi a portare avanti il lavoro combinato che da ormai sei anni vede i due interpreti a stretto contatto, sia in strada che in studio.

Il nome Laou, da cui derive questa nuova esperienza, si rifà direttamente al libro ‘Papalagi’, scritto da Eric Scheurmann nel 1920. In particolare si riferisce ad una riflessione sul testo scritto da Tuiavii, capo somoano, sull’idea che non vi sia alcun diritto di proprietà individuale all’interno delle loro cultura, dove parole come mio e tuo non esistono. Da qui Nelio e Duncan Passmore incentrato tutta la loro produzione, catalizzata da una nuova ed intensa serie di opere realizzate proprio durante i giorni di residenza e capaci ancora una volta di miscelare le differenti ricerca stilistiche e tematiche dei due grandi autori.

Ad accompagnare il nostro testo una bella ed intensa serie di scatti con tutti i dettagli dell’allestimento, il consiglio è quello di mettersi comodi, scrollate giù e dateci un occhiata, siamo certi che non mancherete di apprezzare.

The name “Laou” comes from the book “Papalagi,” written by Eric Scheurmann in the 1920’s. It refers to an alleged text written by Tuiavii, a Samoan chief, regarding the concept that there is no individual ownership within their culture, and words such as “mine” and “yours” do not exist. Using this as a reference point, Nelio (FR) & Duncan Passmore (UK) will be presenting an exhibition of collaborative works created as part of a residency program held in Lyall Bay at “Th’ink” Studios, during March 2015.

Nelio and Passmore have collaborated on murals and studio works for over 6 years, with the first official collaborative residency beginning last summer in Lyon, France. This year “LAOU” has seen a contribution from Ed Bats and Jon Drypnz.
With the support of the “Urban Dream Brokerage” the project inhabit a dissuesed space in the city centre.

The show is comprised of new works created here in Wellington during the month of March.

Thanks to The Artists for The Pics