Nawer x Sepe “Babilon Fabric” New Mural in Krakow
Ci spostiamo a Cracovia dove Nawer e Sepe tornano nuovamente a collaborare realizzando un nuovo ed eccellente intervento sulla facciata esterna di questa vecchie fabbrica di profumi e tessuti della bella città Polacca, nasce così “Babilon Fabric”.
Questa nuova collaborazione segna ancora una volta l’unione di due differenti e diametralmente opposti impianti visivi, da una parte le impressioni astratte del primo dall’altra le divagazioni figurative del secondo, tutto riunito all’interno di un unica cornice visiva. La miscela funziona alla perfezione e riesce attraverso un elevatissimo livello di dettaglio per entrambi gli universi proposti a coinvolgere e stupire l’osservatore.
Come abbiamo avuto spesso modo di vedere l’impronta visiva di Nawer appoggia le sue solide basi sulla volontà dell’artista di portare avanti un personale e peculiare impianto visivo, l’interprete sceglie un approccio comunque influenzato ad un indole astratta ma se maggiormente legato ad un impostazione di tipo geometrico, nell’idea dell’artista c’è infatti l’esigenza di muovere direttrici, linee e figure che possono andare a cambiare totalmente la percezione degli spazi e della superfici da parte di chi osserva le sue realizzazioni. Attraverso differenti palette cromatiche, con le quali da vita alle peculiari figure geometriche, l’interprete va ad innescare giochi di tridimensionalità e profondità interagendo con ciò che lo circonda ed elaborando una trama fitta e profonda. Gli elementi raffigurati dall’interprete vanno a creare una composizione dove tutte le grandi e piccole direttrici e le linee raffigurate che attraversano lo spazio, vanno ad intersecarsi all’interno in unico punto prima di proseguire la loro corsa, questi istanti raccolgono le differenti direzioni delle rette, attuando una sorta di zoom giocando con le inquadrature ed offrendoci una visione particolare e sfaccettata.
Dal canto suo Sepe invece sceglie un ottica come detto maggiormente figurativa adottando uno stile proprio e facilmente riconoscibile l’artista porta quindi avanti il particolare tratto visivo, riuscendo a creare una perfetta alchimia che, servendosi di unico range cromatico, unisce sotto un’unica veste le influenze illustrative, così come elementi appartenenti al fumetto, emergono in questo modo personaggi bizzarri, con il corpo sproporzionato e maggiormente accentuato verso il tronco centrale con gli arti, e la testa di dimensioni più piccole. Emerge così l’idea di una rappresentazione particolareggiata della fisicità umana, ed al contempo delle sua stessa fragilità interiore, le gambe così come le braccia e la mente, parti del corpo che muovono nel senso stretto e lato l’umanità, vanno quindi ad assottigliarsi rappresentando una sorta di fermo immagine della situazione umana in questo preciso momento storico.
E’ proprio l’unione di queste due differenti scelte stilistiche che da vita ad un opera ricca e caratteristica che restituisce una forte sensazione di movimento, le figure si spostano in conseguenza delle forme e degli elementi astratti raffigurati, sovrapponendosi e scomparendo negli stessi e spingendoci in questo modo ad osservare con cura ogni scampolo di parete.
Non aggiungiamo altro, vi lasciamo piuttosto alla consuete e ricca serie di scatti con un bel riepilogo della fasi di lavoro fino all’eccellente risultato finale, è tutto dopo il salto, dateci un occhiata siamo certi che anche voi come noi non mancherete di apprezzare il grande impatto del lavoro presentato dai due interpreti.
Pics Dziur via Sosm and The Artists