Natalia Rak – New Mural for Memorie Urbane Festival 2014
Continuiamo a spostarci sul litorale pontino, casa del Memorie Urbane Festival, tra gli artisti partecipanti troviamo Natalia Rak alla sua prima parete italiana, che ha da poco terminato questo bel intervento per le strade di Terracina.
Con Natalia Rak il Festival prosegue la sua stagione al femminile che vedrà dopo Hyuro (Covered) anche Alice Pasquini ed MP5 al lavoro per la kermesse – lavori che vedrete nei prossimi giorni – la quale porta in dote per il Festival tutto il suo peculiare approccio visivo.
La giovane artista Polacca raccoglie e porta avanti un impronta lavorativa caratterizzata anzitutto dalla scelta di una approccio tipicamente figurativo, in particolare l’autrice sceglie di ricerca una grave realisticità nel tratto che va direttamente a porsi in diretto contrasto con le scelte cromatiche attuate dalla stessa. I colori dei lavori dell’interprete vanno infatti in una direzione tipicamente calda sfociando in un ottica al limite dell’acido. Se l’impatto quindi risulto vero e vivo grazie a queste due precise scelte, a caratterizzare gli interventi è soprattutto però la volontà dell’artista di alimentare un dialogo con i luoghi di lavoro, con ciò che circonda le pareti innescando quindi una rapporto tra quanto dipinto e quanto invece è già presente sul territorio. Il legame quindi che si istaura tra la componente realizzativa ed il panorama, è forte ed imprescindibile, gli interventi, supportati da un tratto che si dimostra capace di esaltare sfumature o effetti di luce ed ombra, vanno quindi ad innescare un cambiamento radicale in ciò che ci troviamo di fronte. Un albero diventa l’occasione per vedere una gigantesca bambina intenta ad annaffiarlo oppure come in questo caso l’elemento di scoperta in una tematica che vede spesso coinvolti i bambini e la natura come unici e principali protagonisti del suo percorso lavorativo.
Per il Festival l’interprete porta avanti il peculiare impianto visivo e tematico andando a dipingere il volto di una ragazza intenta ad osservare con la lente di ingrandimento due piccole coccinelle, proprio la lente d’ingrandimento con il relativo effetto è il dettaglio – senza nulla togliere a tutto il resto – che calamita l’attenzione dello spettatore sull’opera.
Come consuetudine attraverso una bella serie di scatti, riviviamo assieme alcune fasi di realizzazione di quest’ultimo intervento fino al bel risultato finale, dateci un occhiata e se vi siete persi i precedenti interventi realizzati per il Festival vi invitiamo a darci un occhiata nella nostra apposita sezione, qui. Enjoy it.
Thanks to The Blind Eye Factory for The Pics