Mukanda Festival 2015 – A Complete Recap
Uno sguardo approfondito alle opere realizzate da Tellas, SBAGLIATO ed il Collettivo Orizzontale per lo scorso Mukanda Festival di Vico del Gargano.
In attesa di scoprire i lavori dell’edizione di quest’anno, andiamo quindi a dare un occhiata a quanto di buono fatto dall’Associazione Mukanda per il suo omonimo festival.
Per comprendere affondo le dinamiche che hanno portato alla creazione dell’evento, è bene anzitutto approfondire il termine Mukanda. Si tratta di un rito tipico di un popolo africano (ndembu) atto a segnare il passaggio dall’adolescenza alla vita adulta. Come spesso accade anche in altre culture, il rito prevede una prima fase di allontanamento dalla tribu, ed un successivo ritorno una volta affrontate le difficoltà della foresta e delle prove imposte. Si tratta di un processo atto a stimolare una maturazione ed una riflessione interpersonale.
Partendo da qui la Mukanda ricercata dall’associazione, con un ritorno all’utilizzo degli spazi del centro storico, fortemente abbandonati e lasciati a se stessi.
Il Mukanda Festival attraverso spettacoli musicali, talks ed appunto l’intervento di artisti di livello, vuole quindi riportare la vita all’interno dello splendido contesto del centro storico di Vico del Gargano.
Ciascuno degli autori scelti, offre quindi il personalissimo contributo andando a trasformare attivamente lo spazio cittadino. Tellas attraverso una delle sue iconiche pittura, dove la natura sintetizzata dal peculiare approccio estetico, torna a vibrare ed ad intercettare sensazioni ed impulsi personali, in un turbinio di elementi, forme e figure, come sempre variegato ed impattante. Gli SBAGLIATO espandono l’ambiente e le viuzze del centro storico attraverso le loro installazioni, qui più che mai consone a riattivare spazi perduti, celati e nascosti attraverso l’inserimento di elementi architettonici fittizie, capaci al tempo stesso di squarciare la linearità, aprendo l’ambiente ad infinite possibilità percettive. Infine il collettivo Orizzontale che ha lavorato ad una nuova installazione in legno. Un grande totem dal titolo Mudyi, realizzato in un workshop partecipativo, che vuole proprio essere il simbolo della riattivazione pensata dagli organizzatori, emulando l’albero sacro sotto il quale si svolge il rito della Mukanda.
Con gli scatti del making of e dei bei risultati finali, vi invitiamo a dare un occhiata alla ricca galleria dopo il salto. Stay tuned per nuovi aggiornamenti dalla cittadina e dal suo festival.
Thanks to The Festival for The Pics