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GORGO

MP5 “Open God” New Mural in Lugano

Con quest’ultima fatica realizzata da MP5 prosegue la serie di interventi che sta interessando la città di Lugano frutto del lavoro degli amici della Ego Gallery che proseguono nel portare avanti in parallelo alle mostre interessanti realizzazioni urbane.

Quest’ultima fatica si trova direttamente in centro città, esattamente sulla strada che ne corso degli anni ha visto i lavori di Agostino Iacurci, DEM, Sam3 e prosegue quindi l’interessante progetto urbano portato avanti proprio dalla galleria Svizzera. Dal titolo “Open God” con quest’ultimo intervento, situato proprio accanto alla spazi della Ego Gallery, MP5 va anzitutto ad ispirarsi al mito di Ganymede, il pastore di cui il Dio Zeus si innamorò e che per averlo sempre al suo fianco, secondo il racconto, decise di trasformarsi in un aquila.

Da qui parte lo spunto dell’interprete che va a cogliere tutti quegli aspetti legati all’iconografia del mito dove il ragazzo, unico uomo di cui si innamora il dio del tuono, viene sempre rappresentato come un ragazzo in balia degli eventi, laddove il primo a donare una carica sensuale al soggetto fu il grande Michelangelo. Raccogliendo appieno da questo grande calderone di elementi, l’interprete elabora una sua peculiare visione del mito andando a sviluppare un intervento che alimenta una serie di spunti ed accorgimenti nuovi che trovano proprio il loro giusto posto.

Nell’impostazione visiva tipica delle produzioni della grande artista Italiana appare anzitutto chiara la volontà della stessa di entrare in contatto diretto con la superfice di lavoro e con l’ambiente circostante, in modo da innescare da una parte in equilibrio sostanziale dall’altra una simbiosi forte e radica tra i soggetti dipinti e ciò che li circonda. L’aspetto pittorico è sicuramente legato al nero ed ad una impostazione fortemente influenzata dal mondo dei fumetti e dell’illustrazione, con un uso suggestivo del disegno a mezza tinta in un costante equilibrio tra bianco e nero. Proprio quest’ultimo negli ultimi tempi è stato incentivato dalla presenza di una terza tinta che potesse in un certo senso alimentare le figure ed i soggetti espressi ed al contempo donare maggior impatto ai risultati finali proposti.

Per quest’ultimo lavoro MP5 va però come detto ad innescare una serie di nuovi spunti, anzitutto la scelta di utilizzare come terzo colore quella della superfice di lavoro in modo da incentivare maggiormente il rapporto di simbiosi con gli spazi ed al contempo sfruttare la particolare architettura della parete. La lettura dell’artista del mito va invece a segnare un accettazione da parte di Ganymede della passione di Zeus, laddove il protagonista osserva lo spettatore, dall’alto della sua ascesa, con sguardo fiero e deciso mentre con la mano accarezza e tiene con se le zampe dell’aquila. Al contempo l’opera si dimostra capace di trasmettere e toccare spunti passionali e sensuali e nel suo risultato finale va ad interagire anche con gli spazi limitrofi la parete centrale, proprio qui l’artista rivendica la volontà di raccontare in modo sfaccettato storie attraverso spot differenti e non unicamente per mezzo di una sola parete. In questo senso l’opera finale si arricchisce di una serie di elementi limitrofi al muro, il cane da pastore ed i caproni che vanno in un certo senso ad intensificare la scena terrena in contrasto con l’ascesa del protagonista.

Non aggiungiamo altro, in calce al nostro testo piuttosto potete trovare la consueta serie di scatti con tutti i dettagli di quest’ultima fatica dell’artista, il consiglio è quello di mettersi comodi e darci un occhiata, siamo certi che non mancherete di apprezzare.

Thanks to The Artist for The Pics
Pics by Carlotta Zarattini

MP5 “Open God” New Mural in Lugano

Con quest’ultima fatica realizzata da MP5 prosegue la serie di interventi che sta interessando la città di Lugano frutto del lavoro degli amici della Ego Gallery che proseguono nel portare avanti in parallelo alle mostre interessanti realizzazioni urbane.

Quest’ultima fatica si trova direttamente in centro città, esattamente sulla strada che ne corso degli anni ha visto i lavori di Agostino Iacurci, DEM, Sam3 e prosegue quindi l’interessante progetto urbano portato avanti proprio dalla galleria Svizzera. Dal titolo “Open God” con quest’ultimo intervento, situato proprio accanto alla spazi della Ego Gallery, MP5 va anzitutto ad ispirarsi al mito di Ganymede, il pastore di cui il Dio Zeus si innamorò e che per averlo sempre al suo fianco, secondo il racconto, decise di trasformarsi in un aquila.

Da qui parte lo spunto dell’interprete che va a cogliere tutti quegli aspetti legati all’iconografia del mito dove il ragazzo, unico uomo di cui si innamora il dio del tuono, viene sempre rappresentato come un ragazzo in balia degli eventi, laddove il primo a donare una carica sensuale al soggetto fu il grande Michelangelo. Raccogliendo appieno da questo grande calderone di elementi, l’interprete elabora una sua peculiare visione del mito andando a sviluppare un intervento che alimenta una serie di spunti ed accorgimenti nuovi che trovano proprio il loro giusto posto.

Nell’impostazione visiva tipica delle produzioni della grande artista Italiana appare anzitutto chiara la volontà della stessa di entrare in contatto diretto con la superfice di lavoro e con l’ambiente circostante, in modo da innescare da una parte in equilibrio sostanziale dall’altra una simbiosi forte e radica tra i soggetti dipinti e ciò che li circonda. L’aspetto pittorico è sicuramente legato al nero ed ad una impostazione fortemente influenzata dal mondo dei fumetti e dell’illustrazione, con un uso suggestivo del disegno a mezza tinta in un costante equilibrio tra bianco e nero. Proprio quest’ultimo negli ultimi tempi è stato incentivato dalla presenza di una terza tinta che potesse in un certo senso alimentare le figure ed i soggetti espressi ed al contempo donare maggior impatto ai risultati finali proposti.

Per quest’ultimo lavoro MP5 va però come detto ad innescare una serie di nuovi spunti, anzitutto la scelta di utilizzare come terzo colore quella della superfice di lavoro in modo da incentivare maggiormente il rapporto di simbiosi con gli spazi ed al contempo sfruttare la particolare architettura della parete. La lettura dell’artista del mito va invece a segnare un accettazione da parte di Ganymede della passione di Zeus, laddove il protagonista osserva lo spettatore, dall’alto della sua ascesa, con sguardo fiero e deciso mentre con la mano accarezza e tiene con se le zampe dell’aquila. Al contempo l’opera si dimostra capace di trasmettere e toccare spunti passionali e sensuali e nel suo risultato finale va ad interagire anche con gli spazi limitrofi la parete centrale, proprio qui l’artista rivendica la volontà di raccontare in modo sfaccettato storie attraverso spot differenti e non unicamente per mezzo di una sola parete. In questo senso l’opera finale si arricchisce di una serie di elementi limitrofi al muro, il cane da pastore ed i caproni che vanno in un certo senso ad intensificare la scena terrena in contrasto con l’ascesa del protagonista.

Non aggiungiamo altro, in calce al nostro testo piuttosto potete trovare la consueta serie di scatti con tutti i dettagli di quest’ultima fatica dell’artista, il consiglio è quello di mettersi comodi e darci un occhiata, siamo certi che non mancherete di apprezzare.

Thanks to The Artist for The Pics
Pics by Carlotta Zarattini