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MOMO x Eltono – “Improbables” Installation at Bien Urban Festival

Apprezziamo molto il lavoro di MOMO, seguendone sempre gli spostamenti e mostrandovi le immagini dei suoi splendidi lavori. Il percorso artistico dell’Americano risulta molto interessante, è difficile trovare un connubio così forte tra esperienze di vita così forti ed al limite con un una capacità creativa fuori da comune che sfociano in incredibili opere.

L’ultimo approdo di MOMO riguarda direttamente l’esperienza al Bien Urban Festival di Besancon in Francia, qui l’artista ha collaborato con Eltono per dar vita ad un singolare progetto chiamato “Improbables”. Il progetto nasce dopo aver notato una serie di insenature e piccoli spazi non utilizzati all’interno dei muri della cittadina francese, i due artisti si sono poi impegnati a raccogliere legno di scarto da utilizzare e camminando in giro per la città hanno poi messo in posizione ogni singolo pezzo utilizzando né colla, né chiodi semplicemente un gioco d’incastri a tensione.

Il risultato finale sono 52 installazioni per tutto il quartiere di “Battant”, ogni singolo pezzo sembra più che un opera d’arte un lavoro di riparazione dello spazio occupato alla ben meglio, gli abitanti dal canto loro hanno positivamente accolto i lavori capendo subito che si trattava di un installazione in serie.

Semplice esercizio di stile o nuova svolta?

MOMO x Eltono – “Improbables” Installation at Bien Urban Festival

Apprezziamo molto il lavoro di MOMO, seguendone sempre gli spostamenti e mostrandovi le immagini dei suoi splendidi lavori. Il percorso artistico dell’Americano risulta molto interessante, è difficile trovare un connubio così forte tra esperienze di vita così forti ed al limite con un una capacità creativa fuori da comune che sfociano in incredibili opere.

L’ultimo approdo di MOMO riguarda direttamente l’esperienza al Bien Urban Festival di Besancon in Francia, qui l’artista ha collaborato con Eltono per dar vita ad un singolare progetto chiamato “Improbables”. Il progetto nasce dopo aver notato una serie di insenature e piccoli spazi non utilizzati all’interno dei muri della cittadina francese, i due artisti si sono poi impegnati a raccogliere legno di scarto da utilizzare e camminando in giro per la città hanno poi messo in posizione ogni singolo pezzo utilizzando né colla, né chiodi semplicemente un gioco d’incastri a tensione.

Il risultato finale sono 52 installazioni per tutto il quartiere di “Battant”, ogni singolo pezzo sembra più che un opera d’arte un lavoro di riparazione dello spazio occupato alla ben meglio, gli abitanti dal canto loro hanno positivamente accolto i lavori capendo subito che si trattava di un installazione in serie.

Semplice esercizio di stile o nuova svolta?