Moallaseconda “Synesthesia #1 – 34 Samples” for Project Rooms
Nuovo aggiornamento per Moallaseconda, il talento Italiano presenta il suo ultimo progetto, Project Rooms all’interno del quale, in questa sua prima incarnazione, l’autore va a riflettere sul senso di sinestesia attraverso differenti campi artistici.
Diciamolo subito, l’impatto con quest’ultimo elaborato dell’interprete ci ha parecchio scosso. Abituati a confrontarci essenzialmente con i differenti moti pittorici dell’artista, Moallaseconda presenta qui una sintesi delle sue differenti fascinazioni unendo, sotto un’unica performance, pittura, sonoro e video, andando a comporre questa prima parte del progetto.
Il progetto nasce anzitutto dalla particolare simbiosi che intercorre tra l’autore e gli spazi abbandonati. Stimolato da una particolare struttura, scandita da differenti stanze chiuse, l’interprete si lancia in una trasformazione attiva, per mezzo della pittura, all’interno di ambienti molto vicini a quelli in cui abitiamo. Inutile dire che la pittura nasce anzitutto da una forte relazione con l’ambiente circostante, con l’artista interessato come sempre a lavorare quanto più in relazione con le particolari superfici in cui si imbatte.
Successivamente al disegno murale, ecco affiancarsi una produzione video che, di fatto, rappresenta l’opera stessa.
Come dicevamo la prima parte del progetto è pensata per riflettere sulle sinestesie, campo che l’artista sta approfondendo attraverso un intensa produzione video e sonora. Attraverso quindi piani sensoriali differenti, il disegno, il suono, la situazione, ecco emerge questa prima parte del progetto.
Moallaseconda in questa sua sperimentazione propone un video composta da 34 clip differenti, esattamente come la stessa stanza viene trasformata attraverso 34 campioni di textures eterogenee. Accorciando e ripetendo o allungando ciascuna delle 34 parti, ogni campione è abbinato ad un tracciato video al fine di creare una composizione video sonora. Quella che emerge è una sinestesia composta dal disegno elaborato su parete, dal suono della ripresa, nella più totale casualità sonora, e da una seconda immagine, ovvero la camera che riprende in una casuale situazione ogni campionatura su parete, casualità visiva. Al tempo stesso il progetto muta profondamente il valore di una semplice stanza all’interno di una struttura abbandonata in campagna, fondendo differenti impulsi ed empatie e lasciando che lo spettatore colga e raccolga una propria impressione emotiva, attraverso differenti impulsi. Bello.
Ad accompagnare le nostre parole, immagini ed il video realizzato dall’autore, mettetevi comodi e dateci un occhiata, presto nuovi aggiornamenti sul progetto e sul lavoro dell’artista.
Thanks to The Artist for Video e Pics