Moallaseconda – New Mural in Villa Montalvo
Torniamo ad approfondire il lavoro di Moallaseconda, l’artista Italiano ha infatti da poco terminato questo nuovo intervento andando ad occupare questa parete all’interno del parco di Villa Montalvo nei pressi di Prato e Firenze.
L’impatto con questa nuova fatica di Moallaseconda mette a nudo un nuovo aspetto del caratteristico percorso fin qui portato avanti dall’interprete, si tratta in questo caso di una sorta di evoluzione visiva che sebbene si rivolga verso un approccio astratto, diversamente dalle declinazioni figurative che siamo soliti aspettarci, ne mantiene inalterata la profondità tematica andando a sviluppare i temi e gli spunti tipici dell’artista attraverso quindi una visione differente. Voltandoci di spalle ed osservando quanto fin qui proposto dall’interprete ci ritroviamo a vagare all’interno di un universo costruito ed impostato verso un ottica visiva che potesse unire il mistico con l’esoterico, con una ricchezza di personaggi bizzarri ma che al contempo offrivano una caratterizzazione forte e peculiare.
Moallaseconda cambia le carte in tavola, miscela gli elementi andando a semplificare il più possibile quelli che sono i cardini del proprio lavoro, spariscono i corpi che si trasformano qui in vere e proprie masse e forme che in una danza onirica si riversano all’interno della superfice di lavoro. All’interno di quest’ultime si sviluppano poi una serie di elementi, alcuni ricorrenti, che si legano al filone maggiormente figurativo dell’interprete, la barba dei suoi characters torna a fare capolino così come i cavi elettrici che da sempre producono e legano insieme le differenti sezioni degli interventi dell’artista. Approfondendo questo nuovo e differente impulso ci si rende immediatamente conto di come l’autore abbia voluto tentare un approccio decisamente più sperimentale andando letteralmente a traslare l’aspetto dei suoi personaggi in un masse nebulose, queste ultime potrebbero tranquillamente essere una lettura più emotiva degli stessi, una sorta di spirito che mantiene inalterate le esperienze ed i sentimenti dei characters ma che appare sotto una veste visiva differente, quasi intangibile e che in questo senso alimenta ancora di più l’elemento mistico ed onirico che da sempre investe le produzioni dell’artista.
Il risultato finale è quindi un opera che mantiene inalterati gli spunti e gli stimoli del lavoro dell’interprete ma che ne sposta la chiave di lettura che diviene quindi più criptica, maggiormente mobile con una forte impostazione rivolta verso un moto perpetuo, meno immediata e che in questo modo spinge chi osserva a raccogliere gli stimoli che gravitano dentro ed intorno all’esecuzione, perdendosi tra le pennellate e gli sviluppi inaspettati.
Come consuetudine in calce al nostro testo potete trovare una ricchissima serie di scatti con tutti i dettagli di quest’ultima fatica dell’artista, il consiglio è quello di darci un occhiata ma restate sintonizzati presto infatti nuovi aggiornamenti sul suo lavoro.
Thanks to The Artist for The Pics