Mioshe – New Piece for VillaOccupada Project

Continuiamo con piacere il nostro viaggio all’interno delle meraviglie realizzati per il Villa Occupada Project, è infatti il turno di togliere il velo sulla stanza realizzata dall’artista Francese Mioshe, un intervento catalizzato dalla particolare venatura illustrativa dell’interprete.

In questi ultimi giorni vi stiamo mostrando stanza per stanza uno dei progetti che maggiormente ci hanno colpito negli ultimi, si tratta di un particolare filone che sempre più sta interessando l’arte urbana e che vede gli artisti a confronto non con le iconiche pareti in strada ma piuttosto con un intera stanza in quella che diventa una rievocazione dello spirito primordiale della street art e scavando anche più affondo dei graffiti. La scelta di lavorare all’interno di edifici abbandonati e prossimi alla demolizione, permette un approccio certamente più ponderato unito alla possibilità di esprimersi in totale tranquillità ed al contempo alimentare degnamente quel sentore di effimero che agli albori accompagnava gli autori in strada.

Come detto la villa presa in carico dagli organizzatori del progetto verrà demolita ad inizio 2015 così come gli interventi, le installazioni ed i lavori, concepiti da 10 artisti Europei e dai 10 Sudamericani spariranno di conseguenza con la stessa struttura.

L’opera realizzata da Mioshe ci offre l’opportunità di calarci all’interno del particolare immaginario dell’interprete Francese, per quella che diviene senza troppi giri di parole una piacevole sorpresa sia dal punto di vista visivo che tematico.

Il tratto dell’artista è senza dubbio legato ad una fortissima influenza illustrativa, la pittura si fa quindi morbida ma al contempo altamente espressiva, a catalizzare la nostra attenzione sono sicuramente i peculiari personaggi che prendono vita all’interno delle produzioni dell’interprete e che ne rappresentano il perfetto volano espressivo e tematico. I soggetti di Mioshe risultano irregolari, sinuosi, prendono vita attraverso fattezze bizzarre, il corpo e sbilanciato negli arti ed al contempo riesce a suggerire una sorta di grande forza fisica. L’inaspettato arriva però osservando i paesaggi e gli scorci dove gli stessi soggetti vanno a muoversi, si tratta di contesti surreali che vanno a scolpire nella mente di chi osserva un sentimento di malinconia alimentando una riflessione sull’uomo e sulla società moderna.

In questo senso l’operato dell’interprete incontra una riflessione spietata, dura, che proprio per mezzo dei suoi stessi characters, tratteggiati spesso con maschere, va ad amplificare il senso di caduta e totale regressione del genere umano.

Nient’altro da aggiungere, vi lasciamo piuttosto ad una bella serie di scatti con tutti i dettagli dell’intervento, dateci un occhiata e restate sintonizzati qui sul Gorgo, nei prossimi giorni infatti proseguiremo il nostro viaggio all’interno del progetto Francese.

Thanks to The Project for The Pics