Millo for Memorie Urbane 2015
Ancora aggiornamenti dal Memorie Urbane 2015, tra gli ospiti al lavoro in questi giorni un altro autore Italiano, Millo, che ha da poco terminato di realizzare questa nuova pittura su questa piccola facciata a Gaeta.
L’intervento prende vita a pochi passa dal lavoro realizzato da Vesod (Covered) creando una bella alchimia tra i due differenti interventi.
Settimane di lavoro ci stanno mostrando come, quest’anno più che mai, la rassegna abbia voluto cambiare passo. C’è infatti la volontà di realizzare interventi in ben otto centri differenti ma soprattutto di chiamare per le strade di Gaeta, Fondi, Latina, Terracina, Arce, Priverno, Caserta e Valmontone, oltre quaranta artisti differenti, tra ospiti nazionali ed internazionali, questi ultimi spesso al primo intervento nel Bel Paese. È chiaro come quindi il progetto, quest’anno più che mai, abbia raggiunto proporzioni incredibili, calamitando l’attenzione grazie alla scelta di nomi spesso di primissimo livello e realtà poco conosciute comunque capaci e di valore.
Millo rappresenta un bel ritorno, già al lavoro qui nella passata edizione, l’artista propone una nuova ed intensa pittura, raccogliendo appieno da quelli che da sempre sono gli stimoli tematici e stilistici del suo operato. Lo spunto principale delle produzioni dell’autore, sta tutto nella volontà dello stesso di incarnare e sviluppare una peculiare riflessione sulla città e sul modo in cui la stessa viene vissuta dell’essere umano. La città diviene elemento protagonista, attraverso una caratterizzazione ed una rappresentazione ricchissima di elementi, un soggetto vivo, che respira e produce pensieri attraverso palazzi, cartelloni pubblicitari ed una sequenza incredibile di altri elementi architettonici. Quest’universo grande, macroscopico, si scontra inevitabilmente con quello più fragile, introspettivo e delicato dell’uomo. L’essere umano viene calato in questo contesto come figura enorme, un gigante che attraversa le viuzze della città confrontandosi con le altezze dei grattacieli, con le nuvole e con gli aerei che sorvolano i tetti. Un confronto che per Millo diviene complesso ed articolato. Al tempo stesso l’uomo risulta infatti smarrito, piegato dalle proprie emotività, dalla sensazioni e dagli stati d’animo personali. Calato all’interno di un contesto creato da lui stesso, una prigione di stimoli costanti, rapidi ed incessanti, difficili da gestire e da armonizzare con la propria esistenza.
È proprio la continua altalena tra spazio esterno, tra gli spunti e la velocità degli stessi, tra corpo interno, con i pensieri, gli stimoli della propria quotidianità, ad offrirci come risultato finale, uno spaccato dei tempi moderni, di un isolamento che, sempre di più, sta caratterizzando la nostra esistenza in questo particolare momento. E sta qui tutto il valore della produzione dell’autore italiano.
In attesa di nuovi aggiornamenti dalla rassegna e dall’interprete Italiano, vi lasciamo alla consueta e ricchissima serie di scatti con tutti i dettagli, le fasi del making of, di quest’ultima fatica dell’autore, è tutto dopo il salto, enjoy it.
Thanks to The Festival for The Pics
Pics by Flavia Fiengo