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GORGO

Mentalgassi for CHEAP Festival 2016

Con l’intervento del collettivo Mentalgassi, iniziamo il nostro full coverage su questa nuova edizione del CHEAP Festival di Bologna.

Primo dei cinque differenti interventi, ciascuno per ognuno degli altrettanti ospiti nazionali ed internazionali della rassegna Bolognese, questo primo lavoro prende vita all’interno del Fiera District.

Nato dall’unione di tre writer differenti a fine anni ‘90, i Mentalgassi dapprima si cimentano nell’utilizzo di nuove tecnologie attraverso le quali sviluppare il proprio peculiare immaginario. Da qui il passo è breve, con la volontà del trio di inserirsi all’interno dello spazio urbano attraverso le peculiari installazioni, fortemente legate agli elementi di arredo urbano, con i quali instaurare un profondo e sfaccettato dialogo. Dalle struttura cilindriche o semisferiche, come le campane per la raccolta del vetro, passando per fittoni, pali, recinzioni e cancellate, sono le superfici che gli autori prediligono.

Le produzioni dei Mentalgassi risultano facilmente riconoscibili. Il trio si fa notare per la particolare dose ironica dei loro lavori, con protagoniste le persone comuni, da loro stesse fotografate, in pose bizzarre e divertente, che vengono deformate nell’atto di trasformare ed adattarsi alle particolari superfici di lavoro. Si tratta di una sorta di “urban entertainment”, come gli stessi autori sottolineano, atto da una parte porre in essere un dialogo personale con la città, dall’altra offrire differenti punti di vista, spesso ironici e divertenti, dal forte impatto finale.

L’opera prende vita su questa struttura cilindirca a ridosso dei parcheggio degli edifici del complesso fieristico di Bologna. Quello che emerge è un ritratto di una anziana anonima, composta da circa 80 metri quadrati di carta, immortalata nell’atto di gonfiare un pallone di chewing gum. L’opera è di fatto una installazione, con un grande pallone di gomma installato proprio in prossimità della bocca.

Tutte le fasi del making of ed il bel risultato finale, nella lunga serie di scatti in calce al nostro testo, dateci un occhiata. Nei prossimi giorni proseguiremo il nostro tour tra le meraviglie del Festival.

Thanks to The Festival for The Pics
Pics by Michele Lapini

Mentalgassi for CHEAP Festival 2016

Con l’intervento del collettivo Mentalgassi, iniziamo il nostro full coverage su questa nuova edizione del CHEAP Festival di Bologna.

Primo dei cinque differenti interventi, ciascuno per ognuno degli altrettanti ospiti nazionali ed internazionali della rassegna Bolognese, questo primo lavoro prende vita all’interno del Fiera District.

Nato dall’unione di tre writer differenti a fine anni ‘90, i Mentalgassi dapprima si cimentano nell’utilizzo di nuove tecnologie attraverso le quali sviluppare il proprio peculiare immaginario. Da qui il passo è breve, con la volontà del trio di inserirsi all’interno dello spazio urbano attraverso le peculiari installazioni, fortemente legate agli elementi di arredo urbano, con i quali instaurare un profondo e sfaccettato dialogo. Dalle struttura cilindriche o semisferiche, come le campane per la raccolta del vetro, passando per fittoni, pali, recinzioni e cancellate, sono le superfici che gli autori prediligono.

Le produzioni dei Mentalgassi risultano facilmente riconoscibili. Il trio si fa notare per la particolare dose ironica dei loro lavori, con protagoniste le persone comuni, da loro stesse fotografate, in pose bizzarre e divertente, che vengono deformate nell’atto di trasformare ed adattarsi alle particolari superfici di lavoro. Si tratta di una sorta di “urban entertainment”, come gli stessi autori sottolineano, atto da una parte porre in essere un dialogo personale con la città, dall’altra offrire differenti punti di vista, spesso ironici e divertenti, dal forte impatto finale.

L’opera prende vita su questa struttura cilindirca a ridosso dei parcheggio degli edifici del complesso fieristico di Bologna. Quello che emerge è un ritratto di una anziana anonima, composta da circa 80 metri quadrati di carta, immortalata nell’atto di gonfiare un pallone di chewing gum. L’opera è di fatto una installazione, con un grande pallone di gomma installato proprio in prossimità della bocca.

Tutte le fasi del making of ed il bel risultato finale, nella lunga serie di scatti in calce al nostro testo, dateci un occhiata. Nei prossimi giorni proseguiremo il nostro tour tra le meraviglie del Festival.

Thanks to The Festival for The Pics
Pics by Michele Lapini